Spettacoli
Tupputi Cinema presenta la rassegna AmericaNoir
Quattro appuntamenti, uno per ogni martedì del mese di marzo, scelti dal Cineclub Canudo
Bisceglie - sabato 2 marzo 2019
8.52
Quattro appuntamenti, uno per ogni martedì del mese di marzo. Il Cineclub Canudo ha messo a punto la rassegna AmericaNoir, dedicata al cinema noir statunitense, primo appuntamento del programma di Tupputi Cinema 2019.
Il 5, 12, 19 e 26 marzo, alle 21:00, al secondo piano di Palazzo Tupputi, in via Cardinale Dell'Olio a Bisceglie, quattro proiezioni speciali in lingua originale con sottotitoli: un modo per riscoprire alcuni dei capolavori del cinema americano nella loro versione originale, non doppiata, restituendo alle opere filmiche l'autenticità del sonoro, una componente fondamentale se si pensa che ci riferiamo al cinema parlando comunemente di "audio-visivo".
I film saranno proposti anche nella loro versione integrale, ovvero senza i tagli di censura a cui questi film erano spesso sottoposti (quando riuscivano a superare le strette maglie del Codice Hays che ne limitava la produzione), per poter essere distribuiti nelle sale cinematografiche.
I titoli di questa prima rassegna di marzo sono quattro film di gangster, i cui protagonisti sono malavitosi di umili origini riconducibili alle organizzazioni criminali che operavano negli Stati Uniti negli anni del Proibizionismo (1920-1933). Questi film sono stati inseriti, non senza una piccola forzatura, in una rassegna sul cinema noir, in quanto considerati i precursori del genere: l'atmosfera e perfino alcuni aspetti formali legati alle scelte registiche di questi autori richiamano direttamente alcuni dei capolavori del periodo immediatamente successivo (che saranno proposti nelle successive rassegne di aprile e maggio), a partire dagli anni Quaranta, a cui si fa risalire la nascita del genere noir negli Usa.
Si comincia il 5 marzo alle ore 21 con la proiezione del film Little Caesar del 1930, considerato probabilmente il capostipite del genere gangster movie, circolato in Italia con il titolo "Piccolo Cesare" solo a partire dal 1963, poiché gli evidenti riferimenti alla nazionalità italiana del protagonista Rico (E. G. Robinson) e della sua banda di delinquenti fecero sì che durante il regime fascista fosse considerato offensivo dell'immagine degli italoamericani. Il contesto del film, come già detto, è quello del proibizionismo, introdotto dal diciottesimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America, della Grande Depressione e della trasformazione urbana dell'America post-bellica: tutti elementi che determinarono una progressiva riduzione di distanza tra mondo legale e malavita.
Il secondo appuntamento della rassegna è il 12 marzo, sempre alle 21, con la proiezione del film The Public Enemy (1931) di William A. Wellman, distribuito in Italia col titolo "Nemico pubblico" solo dopo oltre trent'anni, nel 1963, esattamente come per "Piccolo Cesare" e per gli stessi motivi, ovvero perché ritenuto offensivo verso l'Italia. In realtà anche in patria il film fu sottoposto a tagli a partire dal 1941, dieci anni dopo la sua proiezione ufficiale nel 1931, per effetto della censura che impose l'eliminazione di tre scene ritenute troppo audaci per l'epoca, anche per alcune allusioni all'omosessualità, annoverata tra le perversioni sessuali all'epoca del Codice Hays. Significativa è l'interpretazione di James Cagney ne ruolo di Tom Powers, una delle figure più riuscite di cattivo nella storia del cinema americano.
Il terzo appuntamento è il 19 marzo con un altro pilastro di questo genere cinematografico, ovvero Scarface (1932) di Howard Hawks e Richard Rosson, ancora una volta proibito dal fascismo e distribuito in Italia dalla Titanus nel 1947 con il titolo "Scarface – Lo sfregiato". Il film, prodotto da Howard Hughes nel 1930, fu distribuito in America due anni dopo, a seguito della rimozione delle scene più cruente, come imposto dalla censura, confinando la morte fuori campo per ben venti omicidi, mai filmati direttamente. Il film, ispirato alle gesta criminose di Al Capone (nel film Tony Camonte, interpretato da Paul Muni), è ambientato nella Chicago contemporanea, dove vige il proibizionismo e la criminalità organizzata si divide la città per le forniture illecite di alcolici.
L'ultimo appuntamento del 26 marzo è con il film Angels with Dirty Faces (1938) di Michael Curtiz, in cui ritroviamo nuovamente James Cagney nel ruolo del criminale, ma più crepuscolare e malinconico rispetto ai precedenti, quasi un eroe tragico, così come confermato dall'epilogo, molto diverso rispetto a quello degli altri tre film in rassegna. Qui le gesta malavitose del protagonista non sono vissute in prima persona sullo schermo, ma sono ripercorse con un espediente narrativo atto a segnalare una distanza da quel mondo criminale, da cui il protagonista sembra infine voler prendere le distanze. Dopo il furore dei primi anni Trenta con cui la censura aveva attaccato i primi film che avevano messo in scena il mondo della criminalità, questo genere cinematografico subisce una battuta d'arresto per poi riprendere in forma diversa alla metà dello stesso decennio.
L'ingresso è riservato ai soci tesserati del Cineclub Canudo. La tessera annuale costa 5 euro, l'abbonamento mensile ai quattro film sempre 5 euro.
Il 5, 12, 19 e 26 marzo, alle 21:00, al secondo piano di Palazzo Tupputi, in via Cardinale Dell'Olio a Bisceglie, quattro proiezioni speciali in lingua originale con sottotitoli: un modo per riscoprire alcuni dei capolavori del cinema americano nella loro versione originale, non doppiata, restituendo alle opere filmiche l'autenticità del sonoro, una componente fondamentale se si pensa che ci riferiamo al cinema parlando comunemente di "audio-visivo".
I film saranno proposti anche nella loro versione integrale, ovvero senza i tagli di censura a cui questi film erano spesso sottoposti (quando riuscivano a superare le strette maglie del Codice Hays che ne limitava la produzione), per poter essere distribuiti nelle sale cinematografiche.
I titoli di questa prima rassegna di marzo sono quattro film di gangster, i cui protagonisti sono malavitosi di umili origini riconducibili alle organizzazioni criminali che operavano negli Stati Uniti negli anni del Proibizionismo (1920-1933). Questi film sono stati inseriti, non senza una piccola forzatura, in una rassegna sul cinema noir, in quanto considerati i precursori del genere: l'atmosfera e perfino alcuni aspetti formali legati alle scelte registiche di questi autori richiamano direttamente alcuni dei capolavori del periodo immediatamente successivo (che saranno proposti nelle successive rassegne di aprile e maggio), a partire dagli anni Quaranta, a cui si fa risalire la nascita del genere noir negli Usa.
Si comincia il 5 marzo alle ore 21 con la proiezione del film Little Caesar del 1930, considerato probabilmente il capostipite del genere gangster movie, circolato in Italia con il titolo "Piccolo Cesare" solo a partire dal 1963, poiché gli evidenti riferimenti alla nazionalità italiana del protagonista Rico (E. G. Robinson) e della sua banda di delinquenti fecero sì che durante il regime fascista fosse considerato offensivo dell'immagine degli italoamericani. Il contesto del film, come già detto, è quello del proibizionismo, introdotto dal diciottesimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America, della Grande Depressione e della trasformazione urbana dell'America post-bellica: tutti elementi che determinarono una progressiva riduzione di distanza tra mondo legale e malavita.
Il secondo appuntamento della rassegna è il 12 marzo, sempre alle 21, con la proiezione del film The Public Enemy (1931) di William A. Wellman, distribuito in Italia col titolo "Nemico pubblico" solo dopo oltre trent'anni, nel 1963, esattamente come per "Piccolo Cesare" e per gli stessi motivi, ovvero perché ritenuto offensivo verso l'Italia. In realtà anche in patria il film fu sottoposto a tagli a partire dal 1941, dieci anni dopo la sua proiezione ufficiale nel 1931, per effetto della censura che impose l'eliminazione di tre scene ritenute troppo audaci per l'epoca, anche per alcune allusioni all'omosessualità, annoverata tra le perversioni sessuali all'epoca del Codice Hays. Significativa è l'interpretazione di James Cagney ne ruolo di Tom Powers, una delle figure più riuscite di cattivo nella storia del cinema americano.
Il terzo appuntamento è il 19 marzo con un altro pilastro di questo genere cinematografico, ovvero Scarface (1932) di Howard Hawks e Richard Rosson, ancora una volta proibito dal fascismo e distribuito in Italia dalla Titanus nel 1947 con il titolo "Scarface – Lo sfregiato". Il film, prodotto da Howard Hughes nel 1930, fu distribuito in America due anni dopo, a seguito della rimozione delle scene più cruente, come imposto dalla censura, confinando la morte fuori campo per ben venti omicidi, mai filmati direttamente. Il film, ispirato alle gesta criminose di Al Capone (nel film Tony Camonte, interpretato da Paul Muni), è ambientato nella Chicago contemporanea, dove vige il proibizionismo e la criminalità organizzata si divide la città per le forniture illecite di alcolici.
L'ultimo appuntamento del 26 marzo è con il film Angels with Dirty Faces (1938) di Michael Curtiz, in cui ritroviamo nuovamente James Cagney nel ruolo del criminale, ma più crepuscolare e malinconico rispetto ai precedenti, quasi un eroe tragico, così come confermato dall'epilogo, molto diverso rispetto a quello degli altri tre film in rassegna. Qui le gesta malavitose del protagonista non sono vissute in prima persona sullo schermo, ma sono ripercorse con un espediente narrativo atto a segnalare una distanza da quel mondo criminale, da cui il protagonista sembra infine voler prendere le distanze. Dopo il furore dei primi anni Trenta con cui la censura aveva attaccato i primi film che avevano messo in scena il mondo della criminalità, questo genere cinematografico subisce una battuta d'arresto per poi riprendere in forma diversa alla metà dello stesso decennio.
L'ingresso è riservato ai soci tesserati del Cineclub Canudo. La tessera annuale costa 5 euro, l'abbonamento mensile ai quattro film sempre 5 euro.