Territorio
Turismo, Coldiretti allarma: «Crack da oltre 600 milioni di euro nel 2021»
L'analisi dell'associazione: «Risultato dovuto al blocco quasi totale della stagione invernale»
Puglia - domenica 16 gennaio 2022
«Ammonta a oltre 600 milioni di euro il taglio delle spese turistiche in Puglia per l'intero anno 2021, rispetto a prima della pandemia, con un terzo delle perdite che hanno colpito i consumi di 20 mila ristoranti, pizzerie, trattorie e i 900 agriturismi, ma anche per l'acquisto di cibo di strada e souvenir agroalimentari delle vacanze». A confermarlo la Coldiretti in un'analisi, elaborata sulla base dei dati diffusi dall'Istat,
«Un risultato dovuto al blocco pressoché totale della stagione turistica invernale e della ripresa di quella estiva. A mancare all'appello sono stati soprattutto gli stranieri, fermi alle frontiere dall'avanzare dei contagi e dalla misure di restrizione adottate. In calo anche le presenze nazionali soprattutto nelle festività di fine anno. Sul territorio regionale ai primi posti di gradimento c'è l'offerta di olio di qualità all'85%, di prodotti agroalimentari all'83, paesaggi e colori per il 75%, l'ospitalità al 72% e l'offerta vitivinicola al 70%» ha aggiunto l'associazione.
«L'agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, il suo sviluppo aggiunge maggiore attrazione alla Puglia a beneficio dell'intera economia regionale. L'ospitalità nelle strutture agrituristiche assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all'occhiello del nostro turismo regionale» ha concluso il presidente di Terranostra Filippo De Miccolis Angelini.
«Un risultato dovuto al blocco pressoché totale della stagione turistica invernale e della ripresa di quella estiva. A mancare all'appello sono stati soprattutto gli stranieri, fermi alle frontiere dall'avanzare dei contagi e dalla misure di restrizione adottate. In calo anche le presenze nazionali soprattutto nelle festività di fine anno. Sul territorio regionale ai primi posti di gradimento c'è l'offerta di olio di qualità all'85%, di prodotti agroalimentari all'83, paesaggi e colori per il 75%, l'ospitalità al 72% e l'offerta vitivinicola al 70%» ha aggiunto l'associazione.
«L'agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, il suo sviluppo aggiunge maggiore attrazione alla Puglia a beneficio dell'intera economia regionale. L'ospitalità nelle strutture agrituristiche assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all'occhiello del nostro turismo regionale» ha concluso il presidente di Terranostra Filippo De Miccolis Angelini.