Cultura
"U màre nouste", la dichiarazione d'amore di Carlo Monopoli alla sua Bisceglie
Il tenore regala una perla di rara bellezza che merita di assurgere a "inno" della città
Mondo - sabato 15 maggio 2021
0.35
Trovare le parole, in circostanze del genere, forse è più superfluo che complicato. La bellezza struggente della perla rara che l'appassionata e voce del tenore Carlo Monopoli, la musica di Sergio Cangelli e le suggestive riprese aeree di Mino Pedone hanno contribuito a realizzare rende davvero difficile tratteggiare i contenuti valoriali e la portata del significato di "U màre nouste".
Un regalo talmente genuino, una dichiarazione d'amore così spontanea e viscerale da lasciare a bocca aperta. Non c'è nulla da aggiungere al cospetto di un'opera artistica di tale caratura, se non l'auspicio che il maggior numero possibile di biscegliesi, in tutto il mondo, possa avere il privilegio di ascoltare un brano le cui note dovrebbero risuonare anche e soprattutto nelle scuole. Se Bisceglie dovesse mai avere la necessità di un "inno" che ne rappresenti l'essenza, non ci sarebbe bisogno di alcuna ricerca. Carlo Monopoli riesce sempre a stupire per la naturalezza con cui dimostra, ogni volta, di essere un grande Artista di cui andar fieri. Non si può che dirgli, semplicemente: grazie.
Un regalo talmente genuino, una dichiarazione d'amore così spontanea e viscerale da lasciare a bocca aperta. Non c'è nulla da aggiungere al cospetto di un'opera artistica di tale caratura, se non l'auspicio che il maggior numero possibile di biscegliesi, in tutto il mondo, possa avere il privilegio di ascoltare un brano le cui note dovrebbero risuonare anche e soprattutto nelle scuole. Se Bisceglie dovesse mai avere la necessità di un "inno" che ne rappresenti l'essenza, non ci sarebbe bisogno di alcuna ricerca. Carlo Monopoli riesce sempre a stupire per la naturalezza con cui dimostra, ogni volta, di essere un grande Artista di cui andar fieri. Non si può che dirgli, semplicemente: grazie.