Attualità
Un'altra emozionante liberazione in mare di caretta caretta
Tre esemplari, presi in cura dal centro di recupero tartarughe marine del Wwf di Molfetta, sono tornati
Bisceglie - mercoledì 25 aprile 2018
16.07
Non è stata certo casuale la scelta del 25 aprile. Lo staff del centro recupero tartarughe marine del Wwf di Molfetta, guidato da Pasquale Salvemini, ha colto la concomitanza del calendario per effettuare una liberazione... nel giorno della Festa della Liberazione.
Tre esemplari di caretta caretta, recuperati dalle marinerie di Bisceglie e Trani con reti a strascico e tenuti in degenza per circa una settimana sono stati rimessi in mare in un'atmosfera di grande emozione, per l'entusiasmo delle decine di persone che hanno assistito all'evento, fra cui tantissimi bambini. Splendido il colpo d'occhio delle imbarcazioni messe a disposizione dal Circolo della Vela e coordinate dai mezzi di Bisceglie Approdi che, salpate dal porto, hanno fatto sosta a circa un miglio di distanza per l'attesissimo avvenimento.
Una delle tre tartarughe curate ha presentato sintomi da patologia di gas embolico, casistica relativamente recente e in fase di studio che colpisce gli amatissimi animali soprattutto nella fase di risalita delle reti. I ricercatori del Dipartimento di medicina veterinaria dell'Università degli studi "Aldo Moro" di Bari hanno posto l'attenzione su questo fenomeno. L'immersione dei tre esemplari, salutata dagli applausi e dai sorrisi, specie quelli dei più piccoli, costituisce senza dubbio la ricompensa più grande per i volontari del Centro recupero tartarughe marine del Wwf di Molfetta.
Tre esemplari di caretta caretta, recuperati dalle marinerie di Bisceglie e Trani con reti a strascico e tenuti in degenza per circa una settimana sono stati rimessi in mare in un'atmosfera di grande emozione, per l'entusiasmo delle decine di persone che hanno assistito all'evento, fra cui tantissimi bambini. Splendido il colpo d'occhio delle imbarcazioni messe a disposizione dal Circolo della Vela e coordinate dai mezzi di Bisceglie Approdi che, salpate dal porto, hanno fatto sosta a circa un miglio di distanza per l'attesissimo avvenimento.
Una delle tre tartarughe curate ha presentato sintomi da patologia di gas embolico, casistica relativamente recente e in fase di studio che colpisce gli amatissimi animali soprattutto nella fase di risalita delle reti. I ricercatori del Dipartimento di medicina veterinaria dell'Università degli studi "Aldo Moro" di Bari hanno posto l'attenzione su questo fenomeno. L'immersione dei tre esemplari, salutata dagli applausi e dai sorrisi, specie quelli dei più piccoli, costituisce senza dubbio la ricompensa più grande per i volontari del Centro recupero tartarughe marine del Wwf di Molfetta.