Politica
Un'altra tegola per l'amministrazione, Vittoria Sasso rassegna le dimissioni
«Profondamente delusa per un progetto che non si è mai realizzato e per essere rimasta da sola». La giunta Angarano perde un altro assessore
Bisceglie - lunedì 13 gennaio 2020
10.40
«Esprimo la profonda delusione per un progetto civico nel quale ho fortemente creduto ma che purtroppo non si è mai realizzato e per la totale solitudine in cui mi sono ritrovata a operare». Con queste parole, amare e al tempo stesso perentorie, Vittoria Sasso ha annunciato le dimissioni dall'incarico di assessore comunale di Bisceglie allo sport, alle politiche giovanili e al servizio civile, alla formazione, alle politiche educative e scolastiche.
Prima suffragata nella lista Sinergie per Bisceglie con 234 preferenze, Vittoria Sasso è stata scelta per far parte della giunta guidata dal sindaco Angelantonio Angarano nel luglio del 2018. Ora, la netta presa di distanze da un'amministrazione «che negli ultimi tempi sta dando sempre più l'idea di una stentata sopravvivenza e ha lasciato la città in balia di se stessa».
Le dimissioni di Vittoria Sasso - protocollate nella mattinata di lunedì 13 gennaio - seguono di poche settimane l'identica decisione assunta da Tonia Spina, rimpiazzata da Rosalia Sette. Il primo cittadino dovrà adesso nominare una terza componente femminile dell'esecutivo per tornare nelle condizioni di deliberare secondo quanto previsto dalle normative.
Prima suffragata nella lista Sinergie per Bisceglie con 234 preferenze, Vittoria Sasso è stata scelta per far parte della giunta guidata dal sindaco Angelantonio Angarano nel luglio del 2018. Ora, la netta presa di distanze da un'amministrazione «che negli ultimi tempi sta dando sempre più l'idea di una stentata sopravvivenza e ha lasciato la città in balia di se stessa».
Le dimissioni di Vittoria Sasso - protocollate nella mattinata di lunedì 13 gennaio - seguono di poche settimane l'identica decisione assunta da Tonia Spina, rimpiazzata da Rosalia Sette. Il primo cittadino dovrà adesso nominare una terza componente femminile dell'esecutivo per tornare nelle condizioni di deliberare secondo quanto previsto dalle normative.