Attualità
«Un click per impoverire la comunità»
Amara riflessione di Massimo Valente sulla scarsa sinergia tra scuola e territorio e sull'abuso di acquisti on line
Bisceglie - lunedì 2 dicembre 2019
11.12
Massimo Valente, osteopata, titolare della libreria Abbraccio alla vita e tra i soci del Teatro Politeama, ha affidato alcune sue riflessioni al dibattito pubblico.
«Se è vero che una delle missioni della scuola è formare il bambino che crescerà, l'uomo che entrerà a far parte della comunità, allora la scuola dovrebbe leggere i tranelli commerciali che si celano dietro i grandi e-commerce che governano il mondo» ha affermato.
«Se non riesce a pensare quanto possa essere dannoso incentivare il consumismo a sfavore delle piccole comunità cittadine come la nostra, la scuola ha fallito in parte la sua missione perché sfornerà bambini non attenti alla salvaguardia del territorio.
Proprio in questo periodo, a ridosso del Natale, periodo in cui i commercianti sperano di risollevare la propria attività, gioca un ruolo fondamentale tentare di far circolare il denaro all'interno delle città e non negli sconosciuti circuiti online.
Quando si decide di dare dei soldi a una multinazionale per acquisti che potremmo benissimo fare sotto casa stiamo decidendo di spostare il nostro denaro dalla comunità in cui viviamo verso un paradiso fiscale che esiste solo per pochi.
Quando decidete invece di acquistare dal commerciante che con tanti sforzi e determinazione cerca di andare avanti per il bene della propria comunità, ebbene in quel momento state facendo una buona azione o per lo meno un'azione mirata al bene della collettività e non del singolo, che certamente non siete voi.
Vi sembrerà di risparmiare acquistando su internet, ma non è così perché il denaro disperso è il denaro che non ritornerà nelle vostre scuole, nelle vostre attività, nelle vostre case.
Questo è un concetto semplice, che potrebbe essere spiegato efficacemente e a tutti, ma quando è la scuola che veicola messaggi opposti allora c'è da preoccuparsi.
Una delle ultime trovate di Amazon è coinvolgere le scuole nel circuito delle vendite: proprio nel giorno in cui tutti i commercianti biscegliesi hanno affisso il manifesto che certifica la loro unione per la sopravvivenza commerciale, proprio in questo giorno una delle scuole di Bisceglie ha aderito a "Un click per la scuola" grazie alla quale la scuola domanda alle famiglie di privarsi del loro denaro per acquistare da una delle peggiori realtà commerciali anche perché non versa le dovute tasse come qualsiasi altro esercente.
Dopo tutti gli sforzi della Confcommercio e dei commercianti stessi, questa è una pessima notizia e arriva proprio dalla scuola» ha concluso Massimo Valente.
«Se è vero che una delle missioni della scuola è formare il bambino che crescerà, l'uomo che entrerà a far parte della comunità, allora la scuola dovrebbe leggere i tranelli commerciali che si celano dietro i grandi e-commerce che governano il mondo» ha affermato.
«Se non riesce a pensare quanto possa essere dannoso incentivare il consumismo a sfavore delle piccole comunità cittadine come la nostra, la scuola ha fallito in parte la sua missione perché sfornerà bambini non attenti alla salvaguardia del territorio.
Proprio in questo periodo, a ridosso del Natale, periodo in cui i commercianti sperano di risollevare la propria attività, gioca un ruolo fondamentale tentare di far circolare il denaro all'interno delle città e non negli sconosciuti circuiti online.
Quando si decide di dare dei soldi a una multinazionale per acquisti che potremmo benissimo fare sotto casa stiamo decidendo di spostare il nostro denaro dalla comunità in cui viviamo verso un paradiso fiscale che esiste solo per pochi.
Quando decidete invece di acquistare dal commerciante che con tanti sforzi e determinazione cerca di andare avanti per il bene della propria comunità, ebbene in quel momento state facendo una buona azione o per lo meno un'azione mirata al bene della collettività e non del singolo, che certamente non siete voi.
Vi sembrerà di risparmiare acquistando su internet, ma non è così perché il denaro disperso è il denaro che non ritornerà nelle vostre scuole, nelle vostre attività, nelle vostre case.
Questo è un concetto semplice, che potrebbe essere spiegato efficacemente e a tutti, ma quando è la scuola che veicola messaggi opposti allora c'è da preoccuparsi.
Una delle ultime trovate di Amazon è coinvolgere le scuole nel circuito delle vendite: proprio nel giorno in cui tutti i commercianti biscegliesi hanno affisso il manifesto che certifica la loro unione per la sopravvivenza commerciale, proprio in questo giorno una delle scuole di Bisceglie ha aderito a "Un click per la scuola" grazie alla quale la scuola domanda alle famiglie di privarsi del loro denaro per acquistare da una delle peggiori realtà commerciali anche perché non versa le dovute tasse come qualsiasi altro esercente.
Dopo tutti gli sforzi della Confcommercio e dei commercianti stessi, questa è una pessima notizia e arriva proprio dalla scuola» ha concluso Massimo Valente.