Scuola
Un incontro con gli studenti riguardo la legge sul "fine vita"
Evento nell'auditorium dell'istituto "Sergio Cosmai" a 10 anni dalla morte di Eluana Englaro
Bisceglie - lunedì 11 febbraio 2019
8.48
Sabato 9 febbraio, nell'auditorium dell'istituto d'istruzione secondaria superiore "Sergio Cosmai" di Bisceglie, si è tenuto un incontro informativo dal titolo "Liberi di scegliere", riservato alle classi quarte e quinte.
L'evento si è svolto a 10 anni dalla morte di Eluana Englaro, con la partecipazione di Norberto Guerriero, referente regionale dell'associazione "Luca Coscioni", che ha illustrato ai ragazzi il percorso umano e legale che ha condotto all'approvazione della legge sul fine vita (legge n° 219 del 22 dicembre 2017).
Le storie di Eluana Englaro, Fabiano Antoniani (dj Fabo) e Piergiorgio Welby, e le loro personali battaglie per l'autodeterminazione hanno costituito tre momenti chiave in cui la necessità di un cambiamento normativo è stato posto con forza all'attenzione dell'opinione pubblica e del legislatore.
La legge 219 consente oggi di esprimere non solo il consenso alle cure, ma anche il dissenso informato a sottoporsi a determinati trattamenti terapeutici, liberando così dalla responsabilità penale il medico e l'operatore sanitario. La relazione tra paziente e medico e il coinvolgimento della famiglia del paziente, secondo Guerriero, risultano rafforzati da questa legge.
Sul fronte opposto, il dottor Felice Spaccavento, medico rianimatore, si è soffermato sulla necessità e il dovere, da parte del medico, di adempiere sempre alla volontà del paziente, sia essa quella di voler vivere ad ogni costo, o al contrario, quella di volersene andare in silenzio ma sedato profondamente e senza dolore.
Il dottor Spaccavento ha raccontato del suo vissuto quotidiano, dello sforzo di dover operare in strutture non sempre ben attrezzate, di pazienti che si aggrappano a qualsiasi speranza terapeutica e di quelli che vogliono una morte "dignitosa".
Oggi, fortunatamente, le leggi consentono al medico e al paziente di avere diverse scelte teapeutiche, ma altri nuovi orizzonti si stanno aprendo e la libertà di scelta diventerà ancora più ampia. «Il paziente, in ogni caso, va sempre messo al centro di tutto» ha spiegato il medico.
Al termine del dibattito, gli allievi sono intervenuti con diverse domande ad entrambi gli ospiti che hanno spronato i ragazzi a documentarsi, ricercare, studiare le varie leggi e le diverse modalità di scelta terapeutica per una maggiore consapevolezza e una maggiore libertà di scelta di ciascuno.
La mattinata si è conclusa con grandi applausi e ringraziamenti agli ospiti intervenuti e con un grande arricchimento su un argomento complesso e delicato quale quello della libertà di scegliere a quali terapie sottoporsi.
L'incontro è stato organizzato e condotto dagli insegnanti Giovanni Salvemini e Grazia Coppolecchia.
L'evento si è svolto a 10 anni dalla morte di Eluana Englaro, con la partecipazione di Norberto Guerriero, referente regionale dell'associazione "Luca Coscioni", che ha illustrato ai ragazzi il percorso umano e legale che ha condotto all'approvazione della legge sul fine vita (legge n° 219 del 22 dicembre 2017).
Le storie di Eluana Englaro, Fabiano Antoniani (dj Fabo) e Piergiorgio Welby, e le loro personali battaglie per l'autodeterminazione hanno costituito tre momenti chiave in cui la necessità di un cambiamento normativo è stato posto con forza all'attenzione dell'opinione pubblica e del legislatore.
La legge 219 consente oggi di esprimere non solo il consenso alle cure, ma anche il dissenso informato a sottoporsi a determinati trattamenti terapeutici, liberando così dalla responsabilità penale il medico e l'operatore sanitario. La relazione tra paziente e medico e il coinvolgimento della famiglia del paziente, secondo Guerriero, risultano rafforzati da questa legge.
Sul fronte opposto, il dottor Felice Spaccavento, medico rianimatore, si è soffermato sulla necessità e il dovere, da parte del medico, di adempiere sempre alla volontà del paziente, sia essa quella di voler vivere ad ogni costo, o al contrario, quella di volersene andare in silenzio ma sedato profondamente e senza dolore.
Il dottor Spaccavento ha raccontato del suo vissuto quotidiano, dello sforzo di dover operare in strutture non sempre ben attrezzate, di pazienti che si aggrappano a qualsiasi speranza terapeutica e di quelli che vogliono una morte "dignitosa".
Oggi, fortunatamente, le leggi consentono al medico e al paziente di avere diverse scelte teapeutiche, ma altri nuovi orizzonti si stanno aprendo e la libertà di scelta diventerà ancora più ampia. «Il paziente, in ogni caso, va sempre messo al centro di tutto» ha spiegato il medico.
Al termine del dibattito, gli allievi sono intervenuti con diverse domande ad entrambi gli ospiti che hanno spronato i ragazzi a documentarsi, ricercare, studiare le varie leggi e le diverse modalità di scelta terapeutica per una maggiore consapevolezza e una maggiore libertà di scelta di ciascuno.
La mattinata si è conclusa con grandi applausi e ringraziamenti agli ospiti intervenuti e con un grande arricchimento su un argomento complesso e delicato quale quello della libertà di scegliere a quali terapie sottoporsi.
L'incontro è stato organizzato e condotto dagli insegnanti Giovanni Salvemini e Grazia Coppolecchia.