«Un patto per la cultura e il rilancio di economia e turismo»
Lettera aperta dell'imprenditore Antonio Mastrototaro al Sindaco Angarano
Egregio e illustrissimo signor Sindaco,
in questo momento complesso e difficile, diversamente dalle mie precedenti missive, le scrivo per manifestarLe alcune mie preoccupazioni e quesiti.
Ancor prima della pandemia, il tessuto commerciale, vera anima di un paese costretto a fronteggiare un'economia traballante e sofferente, ci proponeva commercianti, che con sacrificio, spirito di servizio, abnegazione e attaccamento alla propria attività, tenevano duro e contavano i giorni uno ad uno, per arrivare al mese di marzo, mese che consentiva loro (noi) quella boccata di ossigeno per riuscire a tirare avanti.
Quest'anno è arrivato il tanto agognato mese di marzo che purtroppo. oltre al sole, al tepore e ai colori, ha portato il maledetto virus, che ha obbligato il governo ad attuare il lockdown; una misura che oltre a privarci delle nostre attività, del nostro lavoro, ci ha tolto anche le libertà personali.
Sicuramente questo virus ha cambiato ognuno di noi e cambierà le nostre attività, il nostro lavoro e le nostre abitudini di vita. L'Italia e ancor più la Puglia, sono delle realtà fortemente legate all'economia turistica, che da questa emergenza risulterà una delle più danneggiate.
Mi chiedo (dal 4 maggio) e Le chiedo: quanti saranno gli esercenti che riusciranno a rialzare la propria saracinesca escludendo il rischio di chiuderla definitivamente?
Dobbiamo ridisegnare le nostre attività, i nostri ambienti di lavoro, la nostra accoglienza turistica. Dobbiamo trovare il modo, facendo tutti gli sforzi possibili, affinché i nostri lavoratori e collaboratori nella massima sicurezza, possano riprendere le attività, ma è necessario garantire anche un sicuro luogo di lavoro, agli ospiti, clienti e fruitori di servizi, spazi adeguati in grado di sconfiggere e contrastare anche la psicologia della paura.
Il turista credo che quest'estate sarà diverso, saremo "costretti" a puntare al turismo di prossimità possibilmente regionale o al massimo nazionale, sarà ancor più necessario valorizzare ogni singolo angolo e attività del nostro territorio.
Pertanto chiedo...
L'amministrazione ha per caso pensato di coinvolgere le associazioni e le imprese culturali della città per dar vita ad una rassegna estiva di eventi da svolgere in tutta la città, dal centro ai quartieri, da luglio a settembre? Perché non si è pensato, ad esempio ad un progetto di Bike-in con cinema e spettacoli nei vari parchi cittadini?
Si è per caso pensato a istituire un vero e proprio "Patto per la cultura", insieme ad associazioni e imprese culturali cittadine nell'ambito di un "Piano Bisceglie" finalizzato al rilancio della città post Covid? Oppure sulla falsariga di Bisceglie sull'onda 2019 si vuole dare spazio ad iniziative esclusivamente private?
Si è forse pensato a porre in essere iniziative da svolgere che potrebbero interessare diverse fasce della popolazione, sviluppate in varie location tra centro storico, quartieri, aree verdi e monumentali, la città dal centro ai quartieri, in luoghi pubblici e privati?
L' amministrazione ha pensato a un progetto da realizzare per dare una risposta, inedita e creativa, al desiderio di ripartire che accomuna tutti i biscegliesi?
Si è per caso posti come obiettivo quello di sostenere la ripresa delle attività economiche, commerciali e artigianali, attraverso un'offerta capace di attrarre un pubblico più ampio dalla provincia e da fuori e la necessità di trovare nuove forme di socialità e di svago dopo i difficili mesi di lockdown causato dall'emergenza sanitaria?
La stagione estiva 2020 non potrà evidentemente contare su grandi eventi musicali con artisti internazionali, pertanto perché non superare questo limite pensando a una formula innovativa per garantire un'estate vivace e ricca di eventi e nello stesso tempo permettere il rispetto delle disposizioni ad oggi in vigore che prevedono tra le altre quella del distanziamento sociale?
L' amministrazione ha per caso pensato di coinvolgere tutte le realtà culturali che operano sul nostro territorio, chiedendo loro di formulare proposte per micro-eventi da realizzare in centro e nei quartieri, per consentire ai cittadini di riappropriarsi dei luoghi e degli spazi della città riportando in essi occasioni di incontro e divertimento e supportando in tal modo anche gli operatori commerciali che hanno potuto da poco riaprire i negozi dopo un lungo periodo di inattività?
Negozi, bar, ristoranti, operatori dei servizi culturali e turistici avrebbero potuto trovare in questo progetto un alleato per attrarre pubblico nei loro esercizi, anche con la possibilità di un prolungamento delle aperture in orari serali.
Si è per caso pensato a un grande spazio attrezzato per accogliere il pubblico in assoluta sicurezza e rispetto delle disposizioni anti Covid, sfruttando il progetto Bike-in, e di progettare nuove modalità di offerta culturale per fronteggiare questa fase difficile proponendo un nuovo metodo di fruizione che sia davvero "sicuro" per ogni partecipante?
Oppure promuovendo festival della letteratura o musicali valorizzando anche location rivalutate solo durante le campagne elettorali, quali, casali, dolmen o grotte di Santa Croce?
Perché non fare diventare la bicicletta protagonista e mezzo privilegiato per spostarsi, sulla falsariga di quanto proposto dall'amministrazione mesi fa, rendendo le location raggiungibili in bici attraverso magari piste ciclabili che circondano la città e collegandole in ogni direzione coi comuni limitrofi?
Caro signor Sindaco,
unitamente alla sua giunta e ai consiglieri di maggioranza e opposizione, che forse leggono, Le chiedo (credendo nelle vostre figure) di assumersi l'impegno morale e istituzionale di adottare e porre in essere tutte quelle iniziative volte a generare quella potenza di fuoco di cui ha parlato in questi mesi anche il presidente Conte.
Si faccia portavoce, coinvolgendo, ognuno per le proprie competenze, i suoi colleghi sindaci, gli assessori regionali, il presidente della Regione Puglia, il governo nazionale e se serve, persino il presidente della Repubblica per contribuire a non decretare il fallimento e la chiusura delle partite Iva presenti sul territorio dopo questo timido spiraglio di luce estiva.
Cominci Lei, abbattendo per le aziende il carico tributario di competenza comunale.
Crei un protocollo comunale per i proprietari delle seconde case, oggi sfitte, spesso facenti parte di un commercio sommerso, concedendo loro qualora le mettessero sul mercato turistico reale delle agevolazioni.
Chieda, alle istituzioni competenti, l'abbattimento totale della quota Imu per l'annualità 2020 e la riduzione del 50% per la successiva annualità, l'esonero del carico contributivo dei lavorativi per il 2020/2021 e l'adozione di incentivi per le assunzioni.
Signor Sindaco,
le aziende sono in ginocchio, hanno riaperto, è vero, ma hanno bisogno di interventi tempestivi e straordinari, non si può continuare a temporeggiare; non c'è tempo, occorre fare presto e intervenire in modo corale e sinergico pubblico e privato, perché quando il torpore dell'estate sarà terminato, i danni dello tzunami saranno ancora più evidenti!
Sicuramente, io non conosco la soluzione esatta per rimediare a tutto questo, però possiedo la grinta da lottatore ferito che, anche se al tappeto, non vuole incassare il kappaò definitivo.
Dobbiamo fare l'impossibile per evitare il collasso!
In momenti straordinari servono interventi straordinari!
Tutti insieme dobbiamo puntellare, sostenere e affrontare questa drammatica situazione.
Signor Sindaco,
non infranga i nostri sogni. Il tessuto produttivo, l'ospitalità del territorio non possono farcela da soli: Lei ha l'obbligo come primo cittadino di lottare e condurre insieme a noi questa difficile impresa.
Uniti ce la faremo, dobbiamo farcela!
Questa missiva è scritta con il cuore da un biscegliese passionale, umile servitore di questo territorio, ma condivisa sicuramente da molti operatori economici (anche i più silenti).
Tutti insieme dobbiamo credere e sognare in grande, scommettendo sulla rinascita delle nostre attività!