Spettacoli
Un secolo di emozioni al Politeama di Bisceglie tra storia e memoria
100 anni celebrati sul palco, con la conduzione di Maria Teresa Ruta
Bisceglie - giovedì 19 dicembre 2024
10.25
Nella serata di ieri, mercoledì 18 dicembre, il Teatro Politeama ha celebrato il suo centenario, con una serata ricca di emozioni, ricordi e cultura. A condurre l'evento, intitolato "100 anni di emozioni", Maria Teresa Ruta che ha rievocato un secolo di storia, attraverso racconti, musica e danza, messi insieme dal celebre regista e coreografo Fredy Franzutti con il Balletto del Sud, in una celebrazione che ha unito passato e presente, restituendo al pubblico l'intensità di un luogo che ha fatto della cultura la sua missione.
Come ha raccontato Ruta, il Politeama nacque nel 1924, grazie all'impegno e alla lungimiranza di tre famiglie: Ricchiuti, Valente e Camero che oggi, alla terza generazione, continuano a mantenere viva la passione che all'epoca ha reso possibile la realizzazione di questo progetto.
Tutto ebbe inizio con un commerciante, Mario Ricchiuti e un elettricista, Crescenzio Camero, che portarono per la prima volta un proiettore cinematografico a Bisceglie. Il rudimentale cinematografo "Stella d'Italia" presentava film muti, accompagnati al pianoforte dal maestro Curci. Questo fu solo l'inizio.
L'inaugurazione ufficiale del Politeama avvenne il 18 dicembre del 1924, in un periodo di grandi fermenti culturali: nello stesso anno nascevano la Goldwyn Mayer, la prima autostrada Milano-Varese, e le prime trasmissioni radiofoniche italiane. Dal cinema alla prosa, dalla lirica al varietà, il Politeama ha ospitato alcuni dei più grandi eventi culturali del secolo scorso. La sala si rinnovò negli anni '30, con poltroncine rosse e una moderna cabina di proiezione, mentre nel dopoguerra il Politeama divenne il fulcro della vita sociale e culturale del territorio. Negli anni '50 la programmazione offriva un film diverso ogni sera, attirando spettatori da ogni angolo della regione, con film come: Catene, Pane Amore e Fantasia e La Ciociara che registrarono incassi da record.
Il Politeama ha sempre mantenuto viva la tradizione teatrale. La programmazione degli anni '70 e '80 vide la presenza di grandi nomi. I veglioni e gli spettacoli di varietà contribuirono a far sognare il pubblico, portando sul palco artisti del calibro di Mina, Adriano Celentano e Nicola di Bari.
Claudio Valente, rappresentante della famiglia fondatrice, ha raccontato con emozione: "Questo teatro non è solo un luogo fisico, ma un puzzle della memoria che racconta la storia di un territorio, delle sue tradizioni e della sua civiltà".
Anche il sindaco, Angelantonio Angarano, ha ricordato il ruolo chiave del Politeama, come luogo in cui innovazione e tradizione si incontrano, in un perfetto connubio. Grazie alla sua capacità di anticipare le mode e di lavorare in sintonia con il pubblico, il Politeama ha assunto un ruolo centrale nella vita della comunità.
Nel corso della serata, si sono susseguiti interventi significativi, tra cui, quelli di Massimo Valente e Pompeo Camero, che hanno offerto preziosi contributi nel ripercorrere la storia e l'importanza del Politeama e l'intervento di Aldo Patruno che ha affermato: "Beato quel padre che riesce a dare ai propri figli radici e ali" e il Politeama, con i suoi 100 anni di storia, ha fatto proprio questo.
La serata si è conclusa con l'augurio che il Politeama continui ad essere il simbolo di una comunità viva e appassionata, fungendo da ponte tra vecchie e nuove generazioni, continuando ad intrattenerci, per altri 100 anni.
Come ha raccontato Ruta, il Politeama nacque nel 1924, grazie all'impegno e alla lungimiranza di tre famiglie: Ricchiuti, Valente e Camero che oggi, alla terza generazione, continuano a mantenere viva la passione che all'epoca ha reso possibile la realizzazione di questo progetto.
Tutto ebbe inizio con un commerciante, Mario Ricchiuti e un elettricista, Crescenzio Camero, che portarono per la prima volta un proiettore cinematografico a Bisceglie. Il rudimentale cinematografo "Stella d'Italia" presentava film muti, accompagnati al pianoforte dal maestro Curci. Questo fu solo l'inizio.
L'inaugurazione ufficiale del Politeama avvenne il 18 dicembre del 1924, in un periodo di grandi fermenti culturali: nello stesso anno nascevano la Goldwyn Mayer, la prima autostrada Milano-Varese, e le prime trasmissioni radiofoniche italiane. Dal cinema alla prosa, dalla lirica al varietà, il Politeama ha ospitato alcuni dei più grandi eventi culturali del secolo scorso. La sala si rinnovò negli anni '30, con poltroncine rosse e una moderna cabina di proiezione, mentre nel dopoguerra il Politeama divenne il fulcro della vita sociale e culturale del territorio. Negli anni '50 la programmazione offriva un film diverso ogni sera, attirando spettatori da ogni angolo della regione, con film come: Catene, Pane Amore e Fantasia e La Ciociara che registrarono incassi da record.
Il Politeama ha sempre mantenuto viva la tradizione teatrale. La programmazione degli anni '70 e '80 vide la presenza di grandi nomi. I veglioni e gli spettacoli di varietà contribuirono a far sognare il pubblico, portando sul palco artisti del calibro di Mina, Adriano Celentano e Nicola di Bari.
Claudio Valente, rappresentante della famiglia fondatrice, ha raccontato con emozione: "Questo teatro non è solo un luogo fisico, ma un puzzle della memoria che racconta la storia di un territorio, delle sue tradizioni e della sua civiltà".
Anche il sindaco, Angelantonio Angarano, ha ricordato il ruolo chiave del Politeama, come luogo in cui innovazione e tradizione si incontrano, in un perfetto connubio. Grazie alla sua capacità di anticipare le mode e di lavorare in sintonia con il pubblico, il Politeama ha assunto un ruolo centrale nella vita della comunità.
Nel corso della serata, si sono susseguiti interventi significativi, tra cui, quelli di Massimo Valente e Pompeo Camero, che hanno offerto preziosi contributi nel ripercorrere la storia e l'importanza del Politeama e l'intervento di Aldo Patruno che ha affermato: "Beato quel padre che riesce a dare ai propri figli radici e ali" e il Politeama, con i suoi 100 anni di storia, ha fatto proprio questo.
La serata si è conclusa con l'augurio che il Politeama continui ad essere il simbolo di una comunità viva e appassionata, fungendo da ponte tra vecchie e nuove generazioni, continuando ad intrattenerci, per altri 100 anni.