Politica
Una lista di centrosinistra con Puglia Popolare per le provinciali
Massimo Cassano: «Nella Bat corriamo con esponenti vicini a Francesco Spina e Filippo Caracciolo»
Puglia - giovedì 11 ottobre 2018
10.42
Si scaldano i motori per l'appuntamento di fine ottobre con le elezioni di secondo livello per il rinnovo dei sei consigli provinciali pugliesi e l'elezione di cinque presidenti (tutti fuorché quello della Bat: il mandato di Nicola Giorgino non è in scadenza).
Ha suscitato particolare interesse quanto dichiarato da Massimo Cassano, ex sottosegretario al lavoro nei governi Renzi e Gentiloni, al quotidiano "La gazzetta del mezzogiorno". Cassano, al centro delle polemiche riguardo il suo rientro nei ranghi del centrodestra cui è seguita la candidatura alle elezioni politiche con Forza Italia e un nuovo dietrofront suggellato dal sempre più probabile accordo con Michele Emiliano in prospettiva regionali 2020, ha collocato il suo movimento Puglia Popolare tra le forze in competizione, nella sesta provincia, per la coalizione di centrosinistra: «Nella Bat corriamo con una lista civica di centrosinistra che include anche esponenti vicini a Francesco Spina e Filippo Caracciolo» ha dichiarato, intervistato da Michele De Feudis.
Quanto svelato dall'ex senatore induce riflessioni riguardo le candidature al consiglio provinciale, che andranno definite in questi giorni. Spina, per quasi dodici anni sindaco di Bisceglie, è stato l'unico eletto nella massima assise cittadina del suo gruppo politico di riferimento diretto alle elezioni amministrative del 10 giugno scorso, nell'aggregazione a sostegno di Franco Napoletano, a sua volta consigliere comunale insieme all'esponente della lista civica "Il faro" Enrico Capurso.
La strada verso la composizione di un'unica lista provinciale espressione di tutto il centrosinistra sembra piuttosto tortuosa e nel caso di Bisceglie è davvero complicato collocare interi gruppi consiliari nei consueti reparti politici. Non ha un preciso colore politico né la maggioranza consiliare uscita dalle urne né gran parte dell'opposizione (si pensi ai quattro consiglieri eletti dalla coalizione a sostegno di Gianni Casella: sono di centrodestra o di centrosinistra?). E non è stato ancora chiarito l'equivoco a proposito della rappresentanza del Partito Democratico, dato che due suoi iscritti, Francesco Spina e Vittorio Fata, sono entrambi membri del consiglio comunale ma hanno fatto campagna elettorale su due schieramenti nettamente contrapposti. Sotto questo punto di vista ha ragione in pieno chi continua a ritenere Bisceglie un laboratorio politico d'avanguardia.
Ha suscitato particolare interesse quanto dichiarato da Massimo Cassano, ex sottosegretario al lavoro nei governi Renzi e Gentiloni, al quotidiano "La gazzetta del mezzogiorno". Cassano, al centro delle polemiche riguardo il suo rientro nei ranghi del centrodestra cui è seguita la candidatura alle elezioni politiche con Forza Italia e un nuovo dietrofront suggellato dal sempre più probabile accordo con Michele Emiliano in prospettiva regionali 2020, ha collocato il suo movimento Puglia Popolare tra le forze in competizione, nella sesta provincia, per la coalizione di centrosinistra: «Nella Bat corriamo con una lista civica di centrosinistra che include anche esponenti vicini a Francesco Spina e Filippo Caracciolo» ha dichiarato, intervistato da Michele De Feudis.
Quanto svelato dall'ex senatore induce riflessioni riguardo le candidature al consiglio provinciale, che andranno definite in questi giorni. Spina, per quasi dodici anni sindaco di Bisceglie, è stato l'unico eletto nella massima assise cittadina del suo gruppo politico di riferimento diretto alle elezioni amministrative del 10 giugno scorso, nell'aggregazione a sostegno di Franco Napoletano, a sua volta consigliere comunale insieme all'esponente della lista civica "Il faro" Enrico Capurso.
La strada verso la composizione di un'unica lista provinciale espressione di tutto il centrosinistra sembra piuttosto tortuosa e nel caso di Bisceglie è davvero complicato collocare interi gruppi consiliari nei consueti reparti politici. Non ha un preciso colore politico né la maggioranza consiliare uscita dalle urne né gran parte dell'opposizione (si pensi ai quattro consiglieri eletti dalla coalizione a sostegno di Gianni Casella: sono di centrodestra o di centrosinistra?). E non è stato ancora chiarito l'equivoco a proposito della rappresentanza del Partito Democratico, dato che due suoi iscritti, Francesco Spina e Vittorio Fata, sono entrambi membri del consiglio comunale ma hanno fatto campagna elettorale su due schieramenti nettamente contrapposti. Sotto questo punto di vista ha ragione in pieno chi continua a ritenere Bisceglie un laboratorio politico d'avanguardia.