Cultura
Una nuova questione meridionale nel libro di Andrea Del Monaco
Presentato al Make Art su iniziativa dell'associazione GiovanIdee
Bisceglie - lunedì 11 dicembre 2017
12.40
Accordi, manovre finanziarie, distribuzione dei fondi, politica monetaria, trovano nell'Unione Europea uno scenario nel quale si manifesta uno squilibrio tra gli oneri e i vantaggi, tra gli impegni e i benefici, attribuiti a ciascun Stato membro.
Fuori da ogni slogan populista che vede l'Europa come uno dei bersagli preferiti, Andrea Del Monaco con il suo libro "Sud colonia tedesca. La questione meridionale oggi", spiega perchè le misure decise a Bruxelles si sono rivelate spesso "una fregatura" per l'Italia.
Il libro (edizioni Ediesse) è stato presentato domenica al Make Art per iniziativa dell'associazione Giovani Idee. Oltre all'autore, erano presenti Angelantonio Angarano di Bisceglie Svolta e Michele Dell'Edera del Partito del Sud.
Austerità è la parola che maggiormente si associa all'idea attuale dell'Europa, ma questa austerità che si esprime principalmente con i vincoli di bilancio europei (dai parametri di Maastricht in poi), come si legge nella prefazione di Marcello Minenna al libro, "allontanano sempre più il Sud dal Nord Italia. E il Sud Europa dal Nord Europa".
Del Monaco arricchisce la sua analisi con tabelle che riportano numerosi dati: dagli effetti depressivi sul pil del mezzogiorno -rispetto al resto del Paese- delle finanziarie degli ultimi anni pro-austerità (cioè un micidiale combinato di taglio agli investimenti e di aumento delle tasse), fino al taglio indiretto sul Fondo di Sviluppo e Coesione, quel fondo di 46 miliardi da spendere nel ciclo 2014-2020 che per buona parte (35 miliardi) è stato rinviato a dopo il 2020 e qusto significa che mancano soldi per finire infrastrutture importanti per il meridione come la ferrovia Napoli-Bari-Lecce-Taranto.
Dall'altra parte l'Italia ha partecipato in modo consistente al fondo salva Stati, un sostegno finanziario alle banche francesi e tedesche che avevano prestato soldi alle banche della Grecia e della Spagna che a loro volta erogavano credito al consumo per acquistare prodotti dell'industria tedesca come le auto della Wolkswagen. Banche francesi e tedesche erano esposte per oltre 200 miliardi di euro, l'Italia avrebbe dovuto contribuire al salvataggio solo nella misura della sua esposizione (20 miliardi), ma così non è andata. «Il salvataggio delle banche francesi e tedesche dal fallimento -racconta Del Monaco- è stato scaricato sui contribuenti. All'Italia è costato 58 miliardi di euro».
Numerose le domande dal pubblico, con la significativa partecipazione dei ragazzi dell'associazione Giovani Idee. Al termine della serata, fuori dal dibattito, l'autore ha riflettuto con alcuni organizzatori dell'incontro: «Due ragazzi di 20 anni hanno letto il mio libro e ne hanno voluto discutere. C'è speranza per il futuro allora».
Fuori da ogni slogan populista che vede l'Europa come uno dei bersagli preferiti, Andrea Del Monaco con il suo libro "Sud colonia tedesca. La questione meridionale oggi", spiega perchè le misure decise a Bruxelles si sono rivelate spesso "una fregatura" per l'Italia.
Il libro (edizioni Ediesse) è stato presentato domenica al Make Art per iniziativa dell'associazione Giovani Idee. Oltre all'autore, erano presenti Angelantonio Angarano di Bisceglie Svolta e Michele Dell'Edera del Partito del Sud.
Austerità è la parola che maggiormente si associa all'idea attuale dell'Europa, ma questa austerità che si esprime principalmente con i vincoli di bilancio europei (dai parametri di Maastricht in poi), come si legge nella prefazione di Marcello Minenna al libro, "allontanano sempre più il Sud dal Nord Italia. E il Sud Europa dal Nord Europa".
Del Monaco arricchisce la sua analisi con tabelle che riportano numerosi dati: dagli effetti depressivi sul pil del mezzogiorno -rispetto al resto del Paese- delle finanziarie degli ultimi anni pro-austerità (cioè un micidiale combinato di taglio agli investimenti e di aumento delle tasse), fino al taglio indiretto sul Fondo di Sviluppo e Coesione, quel fondo di 46 miliardi da spendere nel ciclo 2014-2020 che per buona parte (35 miliardi) è stato rinviato a dopo il 2020 e qusto significa che mancano soldi per finire infrastrutture importanti per il meridione come la ferrovia Napoli-Bari-Lecce-Taranto.
Dall'altra parte l'Italia ha partecipato in modo consistente al fondo salva Stati, un sostegno finanziario alle banche francesi e tedesche che avevano prestato soldi alle banche della Grecia e della Spagna che a loro volta erogavano credito al consumo per acquistare prodotti dell'industria tedesca come le auto della Wolkswagen. Banche francesi e tedesche erano esposte per oltre 200 miliardi di euro, l'Italia avrebbe dovuto contribuire al salvataggio solo nella misura della sua esposizione (20 miliardi), ma così non è andata. «Il salvataggio delle banche francesi e tedesche dal fallimento -racconta Del Monaco- è stato scaricato sui contribuenti. All'Italia è costato 58 miliardi di euro».
Numerose le domande dal pubblico, con la significativa partecipazione dei ragazzi dell'associazione Giovani Idee. Al termine della serata, fuori dal dibattito, l'autore ha riflettuto con alcuni organizzatori dell'incontro: «Due ragazzi di 20 anni hanno letto il mio libro e ne hanno voluto discutere. C'è speranza per il futuro allora».