Religioni
Una tesi sul Sinodo diocesano a cura di Don Mimmo Gramegna
Il sacerdote biscegliese la discuterà alla Pontificia Università Lateranense in Roma
BAT - domenica 13 giugno 2021
Don Mimmo Gramegna, 39enne sacerdote biscegliese, discuterà il prossimo 15 giugno una tesi di dottorato in teologia dal titolo "Il primo Sinodo diocesano di Trani-Barletta-Bisceglie (2012-2016) dopo l'unificazione del 1986. Contributo e prospettive nell'attuale contesto teologico ed ecclesiale" nell'aula Pio XI della Pontificia Università Lateranense in Roma.
Gramegna, nato a Molfetta ma cresciuto a Bisceglie, è stato ordinato presbitero il 7 dicembre 2006. Ha svolto per il suo ministero per tre anni a Corato, quindi nel 2009 è stato nominato vicario parrocchiale dello Spirito Santo in Trani, divenendone parroco dal 28 giugno 2015. È stato responsabile della pastorale giovanile, segretario della segreteria pastorale, sotto-segretario durante il primo Sinodo diocesano e ricopre l'incarico di coordinatore della Scuola diocesana di formazione.
«Lo studio nasce da un evento ecclesiale qual è stato il primo Sinodo diocesano della Chiesa di Trani-Barletta-Bisceglie, dal tema "Per una Chiesa mistero di comunione e di missione" che mi ha visto personalmente coinvolto come sottosegretario negli anni 2012-2016» ha scritto don Mimmo Gramegna nella sua tesi. «Un momento storico a 26 anni dall'unificazione dell'Arcidiocesi (1986), a cinquant'anni dall'inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962), a vent'anni dalla promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992), durante l'Anno della fede indetto da Papa Benedetto XVI e iniziato l'11 ottobre 2012.
L'intento è quello di legare l'esperienza del primo Sinodo diocesano dopo l'unificazione dell'Arcidiocesi alla storia della mia Chiesa locale, non solo alla biografia del Vescovo che lo ha convocato, così da lasciare traccia evidente dell'evento stesso nella memoria ecclesiale. Fu evento che non dimenticherò mai per l'impegno richiestomi, per la lieta manovalanza, per il padre e pastore Giovan Battista che lo ha tenacemente voluto, per l'eloquente e trasparente immagine di Chiesa che ho contemplato negli oltre quattrocento sinodali e per avermi spronato ad iniziare e concludere questo studio, affezionandomi alla sinodalità come l'identità, la forma e lo stile di Chiesa più incoraggiante dell'ecclesiologia contemporanea».
Il lavoro è stato seguito dal relatore professor Angelo Lameri e dai correlatori professor Giovanni Tangorra e professor Luigi Michele de Palma. La tesi consta di quattro capitoli: La vocazione sinodale del Popolo di Dio; Il Sinodo diocesano epifania di una porzione del Popolo di Dio; Il contesto storico-ecclesiale del Sinodo diocesano nella Chiesa locale di Trani-Barletta-Bisceglie; Il primo Sinodo diocesano dopo l'unificazione del 1986: metodo, cronologia, costituzioni sinodali, recezione, contributo e prospettive.
Gramegna, nato a Molfetta ma cresciuto a Bisceglie, è stato ordinato presbitero il 7 dicembre 2006. Ha svolto per il suo ministero per tre anni a Corato, quindi nel 2009 è stato nominato vicario parrocchiale dello Spirito Santo in Trani, divenendone parroco dal 28 giugno 2015. È stato responsabile della pastorale giovanile, segretario della segreteria pastorale, sotto-segretario durante il primo Sinodo diocesano e ricopre l'incarico di coordinatore della Scuola diocesana di formazione.
«Lo studio nasce da un evento ecclesiale qual è stato il primo Sinodo diocesano della Chiesa di Trani-Barletta-Bisceglie, dal tema "Per una Chiesa mistero di comunione e di missione" che mi ha visto personalmente coinvolto come sottosegretario negli anni 2012-2016» ha scritto don Mimmo Gramegna nella sua tesi. «Un momento storico a 26 anni dall'unificazione dell'Arcidiocesi (1986), a cinquant'anni dall'inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962), a vent'anni dalla promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992), durante l'Anno della fede indetto da Papa Benedetto XVI e iniziato l'11 ottobre 2012.
L'intento è quello di legare l'esperienza del primo Sinodo diocesano dopo l'unificazione dell'Arcidiocesi alla storia della mia Chiesa locale, non solo alla biografia del Vescovo che lo ha convocato, così da lasciare traccia evidente dell'evento stesso nella memoria ecclesiale. Fu evento che non dimenticherò mai per l'impegno richiestomi, per la lieta manovalanza, per il padre e pastore Giovan Battista che lo ha tenacemente voluto, per l'eloquente e trasparente immagine di Chiesa che ho contemplato negli oltre quattrocento sinodali e per avermi spronato ad iniziare e concludere questo studio, affezionandomi alla sinodalità come l'identità, la forma e lo stile di Chiesa più incoraggiante dell'ecclesiologia contemporanea».
Il lavoro è stato seguito dal relatore professor Angelo Lameri e dai correlatori professor Giovanni Tangorra e professor Luigi Michele de Palma. La tesi consta di quattro capitoli: La vocazione sinodale del Popolo di Dio; Il Sinodo diocesano epifania di una porzione del Popolo di Dio; Il contesto storico-ecclesiale del Sinodo diocesano nella Chiesa locale di Trani-Barletta-Bisceglie; Il primo Sinodo diocesano dopo l'unificazione del 1986: metodo, cronologia, costituzioni sinodali, recezione, contributo e prospettive.