Economia e lavoro
Unibat e Fivap sul commercio ambulante: «Opportunità lavorative per tutti anche a Bisceglie»
Le due associazioni di categoria difendono l'amministrazione comunale
Bisceglie - domenica 24 marzo 2019
14.57
«I tepori della primavera riscaldano gli animi a Bisceglie e all'attacco frontale all'amministrazione comunale, evidentemente di matrice polisindacale vista la presenza della schiera di sostenitori e i trascorsi politici, anche recentissimi, di tali soggetti, la risposta viene dalle norme che disciplinano il settore del commercio ma anche da quelle scritte che disciplinano i rapporti tra imprese e da quelle non scritte che tutelano sempre e comunque la dignità delle persone, di tutte le persone». Questo il tenore di una nota inviata nella mattinata di domenica 24 marzo dalle associazioni di categoria Unibat e Unionecommercio Fivap.
«Una situazione amministrativa definita disastrosa da tali soggetti, alcuni anche rappresentanti di associazioni o società di capitali con evidenti interessi nella città di Bisceglie, accecati da un evidente giudizio "condizionato" visto che fino a qualche settimana fa la pensavano molto diversamente» è aggiunto nella lunga e dettagliata comunicazione sottoscritta dalle associazioni, che rimarcano di essere «sganciate dalla politica» e di «non aver aderito ad alcuna costituzione di sodalizi e associazioni miste con la politica, quindi con le amministrazioni comunali che stanno sottoscrivendo atti notarili proprio per la costituzione di tali organismi misti. Due associazioni molto presenti ed attive sul territorio che trovano proprio il plusvalore nella loro assoluta indipendenza e autonomia, sempre rivendicata, in tutte le sedi e per questo scomode al "sistema"».
Unibat e Fivap hanno sottolineato: «Esiste una norma molto chiara e precisa che vige in Puglia e che è stata condivisa quindi nessuno osi pensare che tale norma possa essere violata se non addirittura abusata da parte di appartenenti a particolari sodalizi o società organizzate. La norma regionale è nota a tutti e recentemente è stata molto ben illustrata da parte dell'ufficio di presidenza di Unimpresa, quindi dalla massima espressione sindacale in campo amministrativo sul territorio.
Da quell'analisi normativa emerge con chiarezza una posizione avallata in toto dalla regione Puglia e dalla stessa regione messa nero su bianco, quindi bene stanno facendo il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e l'assessore alle attività economiche Gianni Naglieri a perseguire la strada dell'affermazione del diritto e dei diritti, di tutti.
Qualora qualcuno possa lontanamente credere che il sol fatto di aver avuto il privilegio di "sperimentare" talune opportunità in via esclusiva ed escludente ciò debba avere rilevanza e valore di "privilegio" o di inesistente diritto acquisito allora davvero la battaglia di civiltà e di legalità dei neo amministratori biscegliesi assume valore di portata storica e capiamo anche quanto ciò possa dar fastidio a tutta una schiera di personaggi, compresi quei politici di vecchio corso ma evidentemente ancora non rassegnati alla sconfitta elettorale, i quali sbaglierebbero nel perseverare sostegno a posizioni assolutamente di retroguardia e non conformi.
A Bisceglie sono già da mesi sul tavolo dell'amministrazione comunale proposte operative e serie per garantire a tutti i commercianti, anche sulle aree pubbliche, nuove opportunità lavorative, proprio come accaduto a Molfetta ed in tanti altri comuni delle province Bari e Bat dove le occasioni di mercati straordinari hanno rappresentato un successo proprio perché aperte a tutti i concessionari, anche mediante l'utilizzo del principio di rotazione. Il principio, in quei comuni, è stato avallato e sostenuto con forza proprio da associazioni che, invece, a Bisceglie vorrebbero disapplicarlo senza giustificato motivo. Nel diritto non esiste il vantaggio esclusivo quando si parla di aree pubbliche e di beni comuni. Questo sia chiaro. Nessuno può pensare di attuare alcuna forma di vantaggio, addirittura di natura economica, mediante utilizzo di beni comuni. Questo è chiaro a tutti e nessuno può far finta di non sapere o peggio di ignorarlo.
Sulla scorta di quelle proposte operative, sulla scorta di un calendario già presentato da associazioni biscegliesi, bisogna agire nel solco normativo, senza pregiudizi e senza vantaggi che risulterebbero illegittimi e metterebbero seriamente a rischio proprio l'integrità politica e la buona amministrazione di Angarano, di Naglieri e dell'intera giunta biscegliese che, evidentemente, vuole dare segnali di discontinuità con procedure che devono essere inquadrate nel solco normativo perché solo in quel modo non potrebbero essere messe in discussione quindi dare anche la giusta serenità nell'amministrare una città straordinaria qual è quella di Bisceglie.
Il dibattito è apertissimo ed è inutile che venga esercitato con monosillabi sui social da parte di sostenitori biechi e abbagliati. Che sia un dibattito pubblico, serio e articolato, aperto, su tutti i temi del commercio a Bisceglie, compresi i mercati e il documento strategico del commercio, unitamente all'analisi ed all'esternazione delle tantissime opportunità di finanziamento e di progresso commerciale che a Bisceglie, proprio coloro che oggi si schierano strumentalmente non hanno saputo cogliere, trascurandole colpevolmente e per incapacità. A questo nostro invito dovrebbero aderire coloro che si celano dietro le tastiere nere dei computer a scrivere denigrando le persone e ferendole in modo becero se non addirittura vigliacchesco, approfittando dell'assenza dell'interlocutore».
«Una situazione amministrativa definita disastrosa da tali soggetti, alcuni anche rappresentanti di associazioni o società di capitali con evidenti interessi nella città di Bisceglie, accecati da un evidente giudizio "condizionato" visto che fino a qualche settimana fa la pensavano molto diversamente» è aggiunto nella lunga e dettagliata comunicazione sottoscritta dalle associazioni, che rimarcano di essere «sganciate dalla politica» e di «non aver aderito ad alcuna costituzione di sodalizi e associazioni miste con la politica, quindi con le amministrazioni comunali che stanno sottoscrivendo atti notarili proprio per la costituzione di tali organismi misti. Due associazioni molto presenti ed attive sul territorio che trovano proprio il plusvalore nella loro assoluta indipendenza e autonomia, sempre rivendicata, in tutte le sedi e per questo scomode al "sistema"».
Unibat e Fivap hanno sottolineato: «Esiste una norma molto chiara e precisa che vige in Puglia e che è stata condivisa quindi nessuno osi pensare che tale norma possa essere violata se non addirittura abusata da parte di appartenenti a particolari sodalizi o società organizzate. La norma regionale è nota a tutti e recentemente è stata molto ben illustrata da parte dell'ufficio di presidenza di Unimpresa, quindi dalla massima espressione sindacale in campo amministrativo sul territorio.
Da quell'analisi normativa emerge con chiarezza una posizione avallata in toto dalla regione Puglia e dalla stessa regione messa nero su bianco, quindi bene stanno facendo il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e l'assessore alle attività economiche Gianni Naglieri a perseguire la strada dell'affermazione del diritto e dei diritti, di tutti.
Qualora qualcuno possa lontanamente credere che il sol fatto di aver avuto il privilegio di "sperimentare" talune opportunità in via esclusiva ed escludente ciò debba avere rilevanza e valore di "privilegio" o di inesistente diritto acquisito allora davvero la battaglia di civiltà e di legalità dei neo amministratori biscegliesi assume valore di portata storica e capiamo anche quanto ciò possa dar fastidio a tutta una schiera di personaggi, compresi quei politici di vecchio corso ma evidentemente ancora non rassegnati alla sconfitta elettorale, i quali sbaglierebbero nel perseverare sostegno a posizioni assolutamente di retroguardia e non conformi.
A Bisceglie sono già da mesi sul tavolo dell'amministrazione comunale proposte operative e serie per garantire a tutti i commercianti, anche sulle aree pubbliche, nuove opportunità lavorative, proprio come accaduto a Molfetta ed in tanti altri comuni delle province Bari e Bat dove le occasioni di mercati straordinari hanno rappresentato un successo proprio perché aperte a tutti i concessionari, anche mediante l'utilizzo del principio di rotazione. Il principio, in quei comuni, è stato avallato e sostenuto con forza proprio da associazioni che, invece, a Bisceglie vorrebbero disapplicarlo senza giustificato motivo. Nel diritto non esiste il vantaggio esclusivo quando si parla di aree pubbliche e di beni comuni. Questo sia chiaro. Nessuno può pensare di attuare alcuna forma di vantaggio, addirittura di natura economica, mediante utilizzo di beni comuni. Questo è chiaro a tutti e nessuno può far finta di non sapere o peggio di ignorarlo.
Sulla scorta di quelle proposte operative, sulla scorta di un calendario già presentato da associazioni biscegliesi, bisogna agire nel solco normativo, senza pregiudizi e senza vantaggi che risulterebbero illegittimi e metterebbero seriamente a rischio proprio l'integrità politica e la buona amministrazione di Angarano, di Naglieri e dell'intera giunta biscegliese che, evidentemente, vuole dare segnali di discontinuità con procedure che devono essere inquadrate nel solco normativo perché solo in quel modo non potrebbero essere messe in discussione quindi dare anche la giusta serenità nell'amministrare una città straordinaria qual è quella di Bisceglie.
Il dibattito è apertissimo ed è inutile che venga esercitato con monosillabi sui social da parte di sostenitori biechi e abbagliati. Che sia un dibattito pubblico, serio e articolato, aperto, su tutti i temi del commercio a Bisceglie, compresi i mercati e il documento strategico del commercio, unitamente all'analisi ed all'esternazione delle tantissime opportunità di finanziamento e di progresso commerciale che a Bisceglie, proprio coloro che oggi si schierano strumentalmente non hanno saputo cogliere, trascurandole colpevolmente e per incapacità. A questo nostro invito dovrebbero aderire coloro che si celano dietro le tastiere nere dei computer a scrivere denigrando le persone e ferendole in modo becero se non addirittura vigliacchesco, approfittando dell'assenza dell'interlocutore».