Politica
Uso delle acque reflue in agricoltura, Caracciolo: «A Bisceglie si attende il progetto»
Il presidente del gruppo Pd in consiglio regionale commenta le ricognizioni sugli impianti di depurazione della Bat
Bisceglie - sabato 20 febbraio 2021
1.27
È tempo di verifiche, su tutto il territorio della Provincia Bat, delle condizioni degli impianti di depurazione per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura. L'effetto immediato di quanto emerso nel corso del tavolo istituzionale tenutosi lo scorso 10 febbraio in Regione è l'avvio delle attvità di ricognizione, come ha annunciato il consigliere regionale barlettano Filippo Caracciolo, presidente del gruppo del Partito Democratico nella massima assise pugliese.
«A Bisceglie e Trani si attende che le rispettive amministrazioni comunali procedano a redigere i progetti riguardanti il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura attraverso la realizzazione di tutte le opere di raccolta e distribuzione della risorsa irrigua» ha puntualizzato l'esponente dem, sostenendo al contempo che «l'obiettivo per le strutture di Andria e Barletta - le prime visitate - è utilizzare l'acqua a fini irrigui (ma anche industriali e civili) a partire dalla stagione 2022. Ad Andria, in particolare, è stata accertata la fine dei lavori di potenziamento del depuratore eseguiti da Aqp e pertanto la stessa azienda procederà a redigere la progettazione per l'adeguamento dell'impianto all'utilizzo in agricoltura. Imminente la richiesta di dissequestro dell'impianto attualmente in possesso dell'autorità giudiziaria, passaggio quest'ultimo necessario per procedere all'attivazione».
L'auspicio, in buona sostanza, è che la situazione sia sbloccata in tempi rapidi anche a Bisceglie, mentre «a Margherita di Savoia avranno inizio a breve i lavori di realizzazione della rete irrigua da parte del Consorzio di bonifica della Capitanata. A Trinitapoli sono state realizzate sia le opere di raccolta (vascone) e distribuzione delle acque che quelle riguardanti l'affinamento delle acque sul depuratore da parte di Aqp. A San Ferdinando, Minervino Murge, Spinazzola, Barletta, Andria e Trinitapoli sono inoltre stati finanziati interventi di adeguamento alle norme in materia di salute e sicurezza, emissioni in atmosfera e disciplina delle acque meteoriche di dilavamento» ha aggiunto Caracciolo, confermando l'impegno della Regione Puglia per il riutilizzo delle acque reflue a fini irrigui, «una sfida che intendiamo portare a termine per la crescita economica ed ambientale di tutto il territorio».
«A Bisceglie e Trani si attende che le rispettive amministrazioni comunali procedano a redigere i progetti riguardanti il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura attraverso la realizzazione di tutte le opere di raccolta e distribuzione della risorsa irrigua» ha puntualizzato l'esponente dem, sostenendo al contempo che «l'obiettivo per le strutture di Andria e Barletta - le prime visitate - è utilizzare l'acqua a fini irrigui (ma anche industriali e civili) a partire dalla stagione 2022. Ad Andria, in particolare, è stata accertata la fine dei lavori di potenziamento del depuratore eseguiti da Aqp e pertanto la stessa azienda procederà a redigere la progettazione per l'adeguamento dell'impianto all'utilizzo in agricoltura. Imminente la richiesta di dissequestro dell'impianto attualmente in possesso dell'autorità giudiziaria, passaggio quest'ultimo necessario per procedere all'attivazione».
L'auspicio, in buona sostanza, è che la situazione sia sbloccata in tempi rapidi anche a Bisceglie, mentre «a Margherita di Savoia avranno inizio a breve i lavori di realizzazione della rete irrigua da parte del Consorzio di bonifica della Capitanata. A Trinitapoli sono state realizzate sia le opere di raccolta (vascone) e distribuzione delle acque che quelle riguardanti l'affinamento delle acque sul depuratore da parte di Aqp. A San Ferdinando, Minervino Murge, Spinazzola, Barletta, Andria e Trinitapoli sono inoltre stati finanziati interventi di adeguamento alle norme in materia di salute e sicurezza, emissioni in atmosfera e disciplina delle acque meteoriche di dilavamento» ha aggiunto Caracciolo, confermando l'impegno della Regione Puglia per il riutilizzo delle acque reflue a fini irrigui, «una sfida che intendiamo portare a termine per la crescita economica ed ambientale di tutto il territorio».