Economia e lavoro
Uva, Confagricoltura Bisceglie: «Campagna positiva, la distribuzione locale prediliga il nostro prodotto»
Il presidente Di Niso: «Le amministrazioni, a tutti i livelli, ci ascoltino di più»
Bisceglie - sabato 8 agosto 2020
Riscontri positivi. La campagna di raccolta dell'uva da tavola sta registrando segnali confortanti sul territorio biscegliese e della sesta provincia. Un andamento soddisfacente confermato dalle parole di Giuseppe Di Niso, presidente di Confagricoltura Bisceglie, che però non ha nascosto le criticità di una congiuntura economica resa ancora più complicata dall'emergenza epidemiologica.
«Siamo nel pieno del taglio delle varietà Victoria, Early red, Luisa. L'annata è finora contraddistinta da un alto livello qualitativo con buone quantità: tuttavia, l'andamento del mercato non è positivo, e non ci sono sentori di ripresa per i mesi futuri» ha spiegato.
«Produrre diventa sempre più difficile e oneroso, fra disciplinari ogni giorno più severi e inflessibili, costi di mano d'opera elevati, una macchina burocratica troppo articolata, attrezzature sempre più specializzate e costose; a tutte queste difficoltà si aggiunge poi, non per ultima in importanza, la concorrenza estera» ha aggiunto il numero uno di Confagricoltura Bisceglie riferendosi alla produzione a basso costo e alla legislazione più flessibile di altri Paesi, «che crea un divario di spese e difficoltà di produzione non indifferente».
Di Niso ha rimarcato l'abnegazione degli agricoltori: «Ogni mattina ci svegliamo e andiamo nei campi a fare il nostro dovere, con passione e dedizione, facendo attenzione a tutte le problematiche, creando occupazione e commercio. Ora però cominciamo a essere stanchi: la Grande Distribuzione del territorio dovrebbe sempre prediligere e preferire il prodotto nostrano ma troppo spesso questo non accade.
Vorremmo essere più ascoltati e seguiti dalle amministrazioni, a tutti i livelli, e invece su molti fronti siamo abbandonati a noi stessi».
Resta intatta la mission di Confagricoltura Bisceglie: «Garantire continuità al territorio e un futuro qui alle nuove generazioni così come i nostri nonni hanno fatto per noi» ha concluso Di Niso.
«Siamo nel pieno del taglio delle varietà Victoria, Early red, Luisa. L'annata è finora contraddistinta da un alto livello qualitativo con buone quantità: tuttavia, l'andamento del mercato non è positivo, e non ci sono sentori di ripresa per i mesi futuri» ha spiegato.
«Produrre diventa sempre più difficile e oneroso, fra disciplinari ogni giorno più severi e inflessibili, costi di mano d'opera elevati, una macchina burocratica troppo articolata, attrezzature sempre più specializzate e costose; a tutte queste difficoltà si aggiunge poi, non per ultima in importanza, la concorrenza estera» ha aggiunto il numero uno di Confagricoltura Bisceglie riferendosi alla produzione a basso costo e alla legislazione più flessibile di altri Paesi, «che crea un divario di spese e difficoltà di produzione non indifferente».
Di Niso ha rimarcato l'abnegazione degli agricoltori: «Ogni mattina ci svegliamo e andiamo nei campi a fare il nostro dovere, con passione e dedizione, facendo attenzione a tutte le problematiche, creando occupazione e commercio. Ora però cominciamo a essere stanchi: la Grande Distribuzione del territorio dovrebbe sempre prediligere e preferire il prodotto nostrano ma troppo spesso questo non accade.
Vorremmo essere più ascoltati e seguiti dalle amministrazioni, a tutti i livelli, e invece su molti fronti siamo abbandonati a noi stessi».
Resta intatta la mission di Confagricoltura Bisceglie: «Garantire continuità al territorio e un futuro qui alle nuove generazioni così come i nostri nonni hanno fatto per noi» ha concluso Di Niso.