Attualità
Vaccini, Astrazeneca sarà somministrato solo agli over 60
Ufficializzata la nuova disposizione. La Puglia pronta ad adeguarsi
Italia - sabato 12 giugno 2021
14.30
Il vaccino Astrazeneca sarà utilizzato soltanto alle persone ultra 60enni. È la decisione presa dal ministero della salute e comunicata in conferenza stampa nelle scorse ore. Chi ha meno di 60 anni e attende la seconda dose sarà indirizzato verso la "vaccinazione eterologa", ovvero nel ricevere un'altra tipologia di siero (Pfizer o Moderna in questo caso).
«Abbiamo ritenuto opportuno rivalutare le indicazioni all'uso del vaccino a vettore adenovirale di Astrazeneca, considerando anche il mutato scenario epidemiologico. Il rapporto tra benefici della somministrazione e rischi declinati, come trombosi in seni inusuali, cambia non solo in funzione dell'età, ma proprio per il mutato scenario» ha affermato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.
In merito a questa novità, il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha sottolineato: «C'è la sostenibilità logistica, ci sarà un minimo impatto sul piano, ma ritengo che tra luglio e agosto riusciremo a mitigare, se non azzerare, questo impatto. Siamo a oltre 40milioni e 700mila vaccinazioni, che sono circa il 49% di italiani raggiunti da una prima dose. A fine settembre dobbiamo arrivare ad almeno l'80% dei cittadini italiani».
La Puglia è pronta ad attuare immediatamente le nuove disposizioni: «Sono circa 37mila le seconde dosi di Astrazeneca programmate per le prossime settimane a cittadini under 60: a loro verrà somministrato Pfizer o Moderna secondo le indicazioni nazionali. Parliamo di un quantitativo assolutamente compatibile con le nostre scorte, questa indicazione del Cts non impatterà dunque sulla nostra campagna vaccinale e gli appuntamenti non subiranno slittamenti» ha dichiarato l'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco.
«Abbiamo ritenuto opportuno rivalutare le indicazioni all'uso del vaccino a vettore adenovirale di Astrazeneca, considerando anche il mutato scenario epidemiologico. Il rapporto tra benefici della somministrazione e rischi declinati, come trombosi in seni inusuali, cambia non solo in funzione dell'età, ma proprio per il mutato scenario» ha affermato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.
In merito a questa novità, il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha sottolineato: «C'è la sostenibilità logistica, ci sarà un minimo impatto sul piano, ma ritengo che tra luglio e agosto riusciremo a mitigare, se non azzerare, questo impatto. Siamo a oltre 40milioni e 700mila vaccinazioni, che sono circa il 49% di italiani raggiunti da una prima dose. A fine settembre dobbiamo arrivare ad almeno l'80% dei cittadini italiani».
La Puglia è pronta ad attuare immediatamente le nuove disposizioni: «Sono circa 37mila le seconde dosi di Astrazeneca programmate per le prossime settimane a cittadini under 60: a loro verrà somministrato Pfizer o Moderna secondo le indicazioni nazionali. Parliamo di un quantitativo assolutamente compatibile con le nostre scorte, questa indicazione del Cts non impatterà dunque sulla nostra campagna vaccinale e gli appuntamenti non subiranno slittamenti» ha dichiarato l'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco.