Attualità
«Vaccino ai medici liberi professionisti». Lettera di Delveccho a Lopalco
Il presidente dell'Omceo Bat: «Al momento non è nota una loro collocazione in una scala di priorità»
Puglia - giovedì 11 marzo 2021
«Gli ordini dei medici di Puglia in due diverse occasioni l'hanno incontrata per chiederle di includere tra le categorie da sottoporre a vaccinazione anti-Covid i medici liberi professionisti, impegnati nell'attività clinica quotidiana e pertanto a contatto con i propri assistiti alla medesima stregua dei colleghi ancora in attività nell'ambito delle strutture pubbliche e/o private» ha dichiarato il dottor Dino Delvecchio, presidente dell'Omceo Bat in una lettera rivolta all'assessore alla sanità regionale Pier Luigi Lopalco e per conoscenza al direttore generale dell'Asl Bt e al direttore dipartimento igiene e prevenzione Asl Bt.
«Condividerà che si tratta di operatori sanitari che, in virtù della tipologia della loro utenza e per la numerosità dei potenziali contatti con la stessa, costituiscono una categoria a forte rischio di contagio sia per se stessi che per i cittadini che a loro afferiscono. Ad oggi non è nota la collocazione di tali professionisti in una scala di priorità. Qualora richiesto necessario, siamo disponibili a collaborare con il Dipartimento di igiene territoriale nell'organizzazione logistica della vaccinazione, mettendo a disposizione la propria struttura organizzativa» ha aggiunto.
«Pur consapevoli delle limitate disponibilità operative che le sono consentite dalle oggettive difficoltà imposte dalla crisi epidemica in atto, le chiediamo di volerci informare dello stato di avanzamento della problematica sollevata e insieme le rinnoviamo l'invito a voler accogliere le legittime istanze di una componente importante della professione impegnata nella tutela della salute pubblica» ha concluso Delvecchio.
«Condividerà che si tratta di operatori sanitari che, in virtù della tipologia della loro utenza e per la numerosità dei potenziali contatti con la stessa, costituiscono una categoria a forte rischio di contagio sia per se stessi che per i cittadini che a loro afferiscono. Ad oggi non è nota la collocazione di tali professionisti in una scala di priorità. Qualora richiesto necessario, siamo disponibili a collaborare con il Dipartimento di igiene territoriale nell'organizzazione logistica della vaccinazione, mettendo a disposizione la propria struttura organizzativa» ha aggiunto.
«Pur consapevoli delle limitate disponibilità operative che le sono consentite dalle oggettive difficoltà imposte dalla crisi epidemica in atto, le chiediamo di volerci informare dello stato di avanzamento della problematica sollevata e insieme le rinnoviamo l'invito a voler accogliere le legittime istanze di una componente importante della professione impegnata nella tutela della salute pubblica» ha concluso Delvecchio.