Politica
Videoconferenza di ItaliaViva Bat col sottosegretario agli esteri Scalfarotto
Al confronto, organizzato dai coordinatori provinciali Baldini e Crudele, ha partecipato anche il presidente di Confindustria Bari-Bat Fontana
BAT - giovedì 23 aprile 2020
10.05
La videoconferenza organizzata lo scorso 18 aprile dai coordinatori provinciali per la Bat di Italia Viva, la biscegliese Gabriella Baldini e il barlettano Ruggiero Crudele, è durata oltre due ore. Tra i partecipanti, il sottosegretario agli esteri Ivan Scalfarotto, che nell'attuale Governo detiene alcune delle competenze in materia di commercio estero. «Bisogna uscire da una contrapposizione in stile novecentesco fra capitale e lavoro, così come da quella fra il lavoro e l'ambiente» ha affermato. «Il lavoro sano in un'azienda sana è il miglior welfare da costruire».
Un contributo interessante alla discussione l'ha fornito Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari-Bat, introducendo il concetto di "capitale umano" motore della crescita delle imprese.
Il sottosegretario si è poi soffermato sul suo specifico campo di competenza governativo, sottolineando di avere discusso con il Ministro Di Maio sul tema della ripresa produttiva, premessa indispensabile per la ripresa dell'export, tradizionale pilastro del nostro Pil (l'Italia è il nono Paese esportatore al mondo). Secondo Scalfarotto, in tutto il mondo l'Italia continua a essere apprezzata per le sue eccellenze, e non è diminuita la voglia d'Italia e la disponibilità dei mercati esteri ad attenderci. Ma questa attesa non potrà essere infinita.
Le considerazioni di Scalfarotto, anche su sollecitazione degli intervenuti (in particolare su questo tema hanno portato il loro contributo Michele Ciniero e Nicola Ventafridda), si sono intrecciate con le importanti proposte della ministra Teresa Bellanova riguardo le politiche agricole, della cui prioritaria rilevanza ha delineato gli aspetti Fabio Santeramo, docente di agraria all'Università degli Studi di Foggia, per sottolineare il sostegno dovuto a questo settore primario dell'economia locale, e in particolare le filiere di prodotti deperibili e stagionali (ortofrutticoli, floricoli…) a rischio per mancanza di manodopera stagionale, per le difficoltà del settore dei trasporti e per la riduzione del commercio estero.
Ivan Scalfarotto ha poi richiamato il recente successo raccolto da Italia Viva e "En marche" al Parlamento Europeo, dove è stata approvata a maggioranza la proposta dei "recovery bond" (è di particolare importanza che abbiano sposato questa linea gli eurodeputati del partito del premier olandese Rutte), come pure rimarcato nel suo intervento da Pino Mastropasqua che ha allargato la riflessione al possibile utilizzo di Cassa depositi e prestiti per emettere un bond garantito dallo Stato senza pesare sul debito dello Stato stesso. Se il Consiglio Europeo ratificherà questa decisione, ci ritroveremmo a vivere una svolta epocale, che però –ha rimarcato Scalfarotto - imporrà doveri di serietà e maggiore credibilità anche al nostro Paese, che potrebbe davvero, nel dopo Covid-19, avviarsi verso un nuovo Rinascimento, come auspicato da Gennaro Rociola che ha evidenziato l'improcrastinabile necessità di sburocratizzazione e revisione della pressione fiscale per favorire l'imprenditorialità nel Paese.
Fra gli intervenuti, da tutti i comuni della Bat, Nunzia Di Gennaro, Francesco Inchingolo, Angelo Di Gioia, Raffaella Gerardi, Savino Montecchi, Cosimo Delvecchio, Gioacchino Lamacchia, Paolo Doronzo, Antonio Todisco, Mimì Crescente e due laureandi, Domiziana e Francesco, responsabilmente rimasti a Milano e Torino.
Un contributo interessante alla discussione l'ha fornito Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari-Bat, introducendo il concetto di "capitale umano" motore della crescita delle imprese.
Il sottosegretario si è poi soffermato sul suo specifico campo di competenza governativo, sottolineando di avere discusso con il Ministro Di Maio sul tema della ripresa produttiva, premessa indispensabile per la ripresa dell'export, tradizionale pilastro del nostro Pil (l'Italia è il nono Paese esportatore al mondo). Secondo Scalfarotto, in tutto il mondo l'Italia continua a essere apprezzata per le sue eccellenze, e non è diminuita la voglia d'Italia e la disponibilità dei mercati esteri ad attenderci. Ma questa attesa non potrà essere infinita.
Le considerazioni di Scalfarotto, anche su sollecitazione degli intervenuti (in particolare su questo tema hanno portato il loro contributo Michele Ciniero e Nicola Ventafridda), si sono intrecciate con le importanti proposte della ministra Teresa Bellanova riguardo le politiche agricole, della cui prioritaria rilevanza ha delineato gli aspetti Fabio Santeramo, docente di agraria all'Università degli Studi di Foggia, per sottolineare il sostegno dovuto a questo settore primario dell'economia locale, e in particolare le filiere di prodotti deperibili e stagionali (ortofrutticoli, floricoli…) a rischio per mancanza di manodopera stagionale, per le difficoltà del settore dei trasporti e per la riduzione del commercio estero.
Ivan Scalfarotto ha poi richiamato il recente successo raccolto da Italia Viva e "En marche" al Parlamento Europeo, dove è stata approvata a maggioranza la proposta dei "recovery bond" (è di particolare importanza che abbiano sposato questa linea gli eurodeputati del partito del premier olandese Rutte), come pure rimarcato nel suo intervento da Pino Mastropasqua che ha allargato la riflessione al possibile utilizzo di Cassa depositi e prestiti per emettere un bond garantito dallo Stato senza pesare sul debito dello Stato stesso. Se il Consiglio Europeo ratificherà questa decisione, ci ritroveremmo a vivere una svolta epocale, che però –ha rimarcato Scalfarotto - imporrà doveri di serietà e maggiore credibilità anche al nostro Paese, che potrebbe davvero, nel dopo Covid-19, avviarsi verso un nuovo Rinascimento, come auspicato da Gennaro Rociola che ha evidenziato l'improcrastinabile necessità di sburocratizzazione e revisione della pressione fiscale per favorire l'imprenditorialità nel Paese.
Fra gli intervenuti, da tutti i comuni della Bat, Nunzia Di Gennaro, Francesco Inchingolo, Angelo Di Gioia, Raffaella Gerardi, Savino Montecchi, Cosimo Delvecchio, Gioacchino Lamacchia, Paolo Doronzo, Antonio Todisco, Mimì Crescente e due laureandi, Domiziana e Francesco, responsabilmente rimasti a Milano e Torino.