Vittorio Fata. <span>Foto Antonio Lopopolo</span>
Vittorio Fata. Foto Antonio Lopopolo
Politica

Vittorio Fata: «Piano formativo comunale, un altro pasticcio dell’amministrazione»

Il consigliere di opposizione: «Se tutto fosse stato programmato per tempo e prima delle iscrizioni all’anno scolastico successivo non saremmo in questa situazione»

«L'amministrazione comunale ha combinato un altro pasticcio. Eppure, già nell'ottobre 2018, in consiglio comunale, avevo invitato il sindaco e la giunta a convocare i dirigenti scolastici in tempi brevi al fine di conoscere il loro fabbisogno e proporre un'assegnazione dei plessi scolastici condivisa tra i quattro circoli di Bisceglie». Lo ha affermato il consigliere di minoranza Vittorio Fata in una nota dettagliata sulla situazione, piuttosto intricata, del piano formativo comunale.

«Con la passata amministrazione abbiamo provveduto a mettere in sicurezza gli immobili esistenti e a costruirne altri: la scuola "Sandro Pertini" nella zona 167, la scuola "don Pino Puglisi" in via Cadorna, la scuola "Santa Rita" in via Terlizzi, la scuola "Dino Abbascià" nel centro storico e una nuova scuola da intitolare vicino all'ospedale civile. Ben 5 nuove strutture che si aggiungono a quelle esistenti.
Circa 2 anni fa provvedemmo a chiudere il plesso di Salnitro per ristrutturarlo e trasferimmo gli alunni fra centro storico ("Abbascià"), plesso di Carrara reddito e scuola di via Cadorna ("Puglisi"). Istituimmo il trasporto interamente gratuito degli studenti, che partiva dal quartiere salnitro (fermata in piazza Vittorio Emanuele) per raggiungere Carrara reddito (davanti all'ufficio postale) e via Cadorna con l'obiettivo di evitare il disagio delle distanze da coprire» ha sottolineato.

«In quella riunione del consiglio comunale chiesi di convocare una conferenza di servizi coi dirigenti scolastici (lo facevo con cadenza mensile) e condividere la nuova geografia scolastica con l'assegnazione dei vari plessi. Mi chiedo: tutto ciò è stato fatto? Dalle cronache si evince di no, è evidente semmai una certa improvvisazione e la mano destra non pare sapere cosa faccia la mano sinistra tanto che gli assessori comunicano col sindaco attraverso atti scritti per conoscenza (sic!)…
Per mantenere i quattro circoli didattici a Bisceglie è indispensabile un progetto di equilibrio della popolazione scolastica» ha aggiunto Fata.

«Ora una domanda mi sorge spontanea: come mai, dopo la ristrutturazione della scuola di Salnitro, i trasferimenti provvisori verso i plessi di via Cadorna e Carrara reddito non sono aboliti, evitando così un inutile e dispendioso servizio di trasporto degli alunni? Si potrebbe immaginare di potenziare il trasporto degli studenti delle scuole superiori…

Eppure Salnitro disporrà di numerosi ambienti in più, e sicuri, rispetto a due anni fa. Come mai il sindaco non ha invitato il dirigente del quarto circolo didattico a riportare armi e bagagli nella sede originale rimessa a nuovo? Perché la segreteria di Salnitro non ritorna a Salnitro?» ha evidenziato.

«I plessi assegnati provvisoriamente al quarto circolo sono 3. Il primo è la scuola "Puglisi" di via Cadorna con 5 sezioni di scuola dell'infanzia. Il secondo è "Santa Rita" in via Terlizzi con altre 3 sezioni di scuola dell'infanzia. Il terzo è la scuola "Dino Abbascià" nel centro storico per le classi della primaria, più una classe dislocata nella scuola dell'infanzia "Falcone e Borsellino". Direzione e uffici di segreteria furono invece trasferiti provvisoriamente nel plesso di Carrara Reddito, nei locali che erano adibiti a laboratorio multimediale che necessitano di essere ripristinati.

Le aule a disposizione nel plesso Salnitro sono anche troppe per l'attuale situazione numerica degli alunni e, anche facendo rientrare tutti, rimarrebbe tanto di quello spazio che mai sarà riempito visto il numero degli alunni. A gennaio, momento di iscrizioni, i genitori e insegnanti desideravamo conoscere gli indirizzi del sindaco poiché è quello il periodo dei trasferimenti. Così facendo è stato tolto ai genitori il diritto di scegliere l'istituto dove far frequentare i propri figli e ai docenti, oltre che il diritto di optare per un'altra sede con la richiesta di trasferimento. Genitori e docenti non possono essere considerati come pedine solo per un tornaconto numerico ed economico!
Si dimentica anche che a breve diverse aule del primo circolo ("Edmondo De Amicis") saranno interessate da lavori di ristrutturazione (anche questo, con spirito collaborativo, lo segnalo in largo anticipo). Ci si chiede dove saranno allocate provvisoriamente?

La logica sarebbe stata quella di liberare il plesso Cadorna (essendo centrale) e renderlo "di passaggio" fino al ripristino di tutte le situazioni di disagio nei vari circoli che devono subire lavori di ristrutturazione già finanziati dalla precedente amministrazione. I genitori delle bambine e dei bambini che frequentano plessi "Puglisi" e "Santa Rita", appartenenti al quarto circolo erano consapevoli del rientro a Salnitro e non avevano nulla da eccepire, anzi, risparmierebbero il tragitto! Per non parlare poi della didattica che è diventata pura finzione per quanto riguarda la continuità per primaria e infanzia» ha rilevato.

«Se il tutto fosse stato fatto con una attenta e tempestiva programmazione (come avevo richiesto mesi fa) l'emergenza - se di emergenza si tratta realmente - della "Don Tonino Bello" poteva essere risolta agevolmente con plessi scolastici attigui al rione del secondo circolo senza gravare sui bilanci comunali con le spese di trasporto degli alunni. Questo andava fatto a novembre-dicembre scorso in maniera tale che le famiglie sapevano dove iscrivevano i propri figli. Ma forse la nostra amministrazione non sa che le iscrizioni si presentano entro gennaio.

Cosa fare adesso? Mettetevi a lavorare seriamente ed evitate i disagi alle famiglie. Procedete a una sana e razionale redistribuzione dei numerosi plessi a vostra disposizione. Gli alunni, i nostri figli, il nostro futuro merita maggior rispetto» ha concluso Vittorio Fata.
  • Vittorio Fata
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