100 passi con Fox
Se non puoi essere un pino sul monte...
Il Parco Sant'Andrea e le conseguenze delle mancate potature
domenica 4 febbraio 2018
Fox, ma che ti guardi? Cosa? Un albero spiaggiato? Ok non tirare, ho capito che tutti ne hanno già approfittato per marcarlo da chioma a radici, tranne te. Ma questo non significa che dobbiamo andarci a schiantare. Un passo alla volta e, visto che il cancello è aperto, ci arriviamo.
Ammazzete, certo che è bello grosso pure il fosso che ha scavato, altro che orma di dinosauro. Se n'è venuto sano sano con tutte le radici e si è schiantato contro il cipresso, i cartelli, il marciapiedi…
Tu dici davvero che a giudicare dagli odori sta così da un paio di settimane? E da quando saresti in grado di datare le pipì dei tuoi consimili? Fammi il piacere.
Roba da matti, sti cani che si mettono a fare i saputelli.
Però su una cosa ha ragione: l'albero è ko dall'unica notte di maltempo che si è abbattuta su Bisceglie nel 2018. Sono passate più di due settimane.
Molte di più ne sono trascorse da quando qualcuno si è affacciato con un paio di cesoie ai pini del parco Sant'Andrea.
Da settembre 2016, da quando fu firmato il contratto di 273.000 euro per la manutenzione ordinaria del verde urbano per 24 mesi con la Mondo Nuovo srl di Melito, pare che la ditta non abbia mai messo piede qui. Eppure il contratto prevede la manutenzione ordinaria onnicomprensiva di tutto il patrimonio arboreo del comune di Bisceglie. Il fatto è strano.
La dimensione delle chiome dei pini è un indicatore chiaro dello stato dell'arte: in proporzione è come se la cima di un cavolfiore poggiasse sullo stelo di una rosa. C'è da meravigliarsi che quella notte ne sia venuto giù soltanto uno.
Più volte attivisti pentastellati e consiglieri del Pd hanno chiesto spiegazioni sulla manutenzione del verde a Bisceglie. Su abbattimenti evitabili, potature fuori stagione a volte radicali, punteruoli rossi che vanno allegramente infettando quello che trovano sottomano e non vengono bloccati, fino al decesso dell'albero e a tutti i costi di smaltimento a cui porta.
«Nulla accade per caso» – spiegò il vicesindaco Vittorio Fata in un consiglio comunale a giugno 2017 – dopo che i consiglieri di opposizione avevano fatto la conta di quello che era accaduto in pochi mesi: 77 pini, 21 palme, 2 alberi di acacia, un cipresso e un fico abbattuti, per un totale di 102 piante salutate in nome della pubblica incolumità. Affermazione che, nel caso specifico, tutto sommato poteva calzare.
Ma quel pino disteso in pieno parco da due settimane, seppur messo in sicurezza, che ci sta a fare, se tutti i dovuti interventi di potatura sono stati attuati come da contratto?
Se non puoi essere un pino sulla vetta del monte,
sii una canna nella valle,
ma sii la migliore.
M.L. King
Ammazzete, certo che è bello grosso pure il fosso che ha scavato, altro che orma di dinosauro. Se n'è venuto sano sano con tutte le radici e si è schiantato contro il cipresso, i cartelli, il marciapiedi…
Tu dici davvero che a giudicare dagli odori sta così da un paio di settimane? E da quando saresti in grado di datare le pipì dei tuoi consimili? Fammi il piacere.
Roba da matti, sti cani che si mettono a fare i saputelli.
Però su una cosa ha ragione: l'albero è ko dall'unica notte di maltempo che si è abbattuta su Bisceglie nel 2018. Sono passate più di due settimane.
Molte di più ne sono trascorse da quando qualcuno si è affacciato con un paio di cesoie ai pini del parco Sant'Andrea.
Da settembre 2016, da quando fu firmato il contratto di 273.000 euro per la manutenzione ordinaria del verde urbano per 24 mesi con la Mondo Nuovo srl di Melito, pare che la ditta non abbia mai messo piede qui. Eppure il contratto prevede la manutenzione ordinaria onnicomprensiva di tutto il patrimonio arboreo del comune di Bisceglie. Il fatto è strano.
La dimensione delle chiome dei pini è un indicatore chiaro dello stato dell'arte: in proporzione è come se la cima di un cavolfiore poggiasse sullo stelo di una rosa. C'è da meravigliarsi che quella notte ne sia venuto giù soltanto uno.
Più volte attivisti pentastellati e consiglieri del Pd hanno chiesto spiegazioni sulla manutenzione del verde a Bisceglie. Su abbattimenti evitabili, potature fuori stagione a volte radicali, punteruoli rossi che vanno allegramente infettando quello che trovano sottomano e non vengono bloccati, fino al decesso dell'albero e a tutti i costi di smaltimento a cui porta.
«Nulla accade per caso» – spiegò il vicesindaco Vittorio Fata in un consiglio comunale a giugno 2017 – dopo che i consiglieri di opposizione avevano fatto la conta di quello che era accaduto in pochi mesi: 77 pini, 21 palme, 2 alberi di acacia, un cipresso e un fico abbattuti, per un totale di 102 piante salutate in nome della pubblica incolumità. Affermazione che, nel caso specifico, tutto sommato poteva calzare.
Ma quel pino disteso in pieno parco da due settimane, seppur messo in sicurezza, che ci sta a fare, se tutti i dovuti interventi di potatura sono stati attuati come da contratto?
Se non puoi essere un pino sulla vetta del monte,
sii una canna nella valle,
ma sii la migliore.
M.L. King