Angolo verde
Il carciofo
Rubrica a cura di Francesco Gentile (Laurea in Farmacia)
domenica 10 dicembre 2017
Originario del Medioriente, nel IV secolo avanti Cristo era coltivato dagli arabi che lo chiamavano "karshuf" (o kharshaf), da cui l'attuale termine.
Si ricorda l'uso di una varietà di carciofo selvatico, chiamato col nome di cynara, nella cucina dell'antica Roma.
In cucina si fa largo uso del carciofo del quale si utilizzano i fiori non ancora sbocciati mentre, a scopo terapeutico, si utilizzano le foglie, dal sapore molto amaro.
Questi ortaggi hanno molte fibre e minerali. Contengono molto ferro, sono in grado di provocare un aumento del flusso biliare e riescono ad abbassare il livello del colesterolo.
Sono dotati di proprietà regolatrici dell'appetito, molto apprezzati per le caratteristiche toniche e disintossicanti ed alcuni studi indicano, nei carciofi, proprietà antiossidanti.
È sconsigliato l'uso in caso di gravidanza od allattamento, in caso di ipersensibilità ad uno o più componenti presenti nella pianta.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico
Si ricorda l'uso di una varietà di carciofo selvatico, chiamato col nome di cynara, nella cucina dell'antica Roma.
In cucina si fa largo uso del carciofo del quale si utilizzano i fiori non ancora sbocciati mentre, a scopo terapeutico, si utilizzano le foglie, dal sapore molto amaro.
Questi ortaggi hanno molte fibre e minerali. Contengono molto ferro, sono in grado di provocare un aumento del flusso biliare e riescono ad abbassare il livello del colesterolo.
Sono dotati di proprietà regolatrici dell'appetito, molto apprezzati per le caratteristiche toniche e disintossicanti ed alcuni studi indicano, nei carciofi, proprietà antiossidanti.
È sconsigliato l'uso in caso di gravidanza od allattamento, in caso di ipersensibilità ad uno o più componenti presenti nella pianta.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico