Angolo verde
Il dattero
Rubrica a cura del dottor Francesco Gentile (laureato in Farmacia)
lunedì 31 dicembre 2018
Il nome del dattero proviene dal greco "daktylos", dito: i frutti, infatti, sono tipicamente ovali, lunghi e stretti. Frutto noto già all'epoca degli Egizi che ne sfruttavano le proprietà, gustandone il sapore dei frutti freschi ed anche fatti fermentare, per creare delle bevande simili al nostro vino.
Ottime, le abbondanti quantità di fibre vegetali che forniscono i datteri freschi, assieme a vitamina A, a vitamine del gruppo B, come la vitamina B1, B2, B3, B5 ed alla vitamina C; ricchi di aminoacidi essenziali e di sali minerali.
Possono far abbassare il colesterolo, inoltre, sono un anti-infiammatorio naturale. Anche, per il cuore e la circolazione, questo frutto risulta utile, visto che è ricco di potassio e povero di sodio, poi, l'alto contenuto di ferro lo trasforma in un rimedio per l'anemia.
Attenti al consumo, se si soffre di diabete, insulino- resistenza o si è in sovrappeso.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico
Ottime, le abbondanti quantità di fibre vegetali che forniscono i datteri freschi, assieme a vitamina A, a vitamine del gruppo B, come la vitamina B1, B2, B3, B5 ed alla vitamina C; ricchi di aminoacidi essenziali e di sali minerali.
Possono far abbassare il colesterolo, inoltre, sono un anti-infiammatorio naturale. Anche, per il cuore e la circolazione, questo frutto risulta utile, visto che è ricco di potassio e povero di sodio, poi, l'alto contenuto di ferro lo trasforma in un rimedio per l'anemia.
Attenti al consumo, se si soffre di diabete, insulino- resistenza o si è in sovrappeso.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico