Angolo verde
La bieta
Rubrica a cura del dottor Francesco Gentile (laureato in Farmacia)
lunedì 27 agosto 2018
La bieta, detta anche erbetta o bietola, nella sua specie originaria, fu oggetto di raccolta alimentare fin dalla preistoria, essendo diffusa spontaneamente nei litorali sabbiosi del bacino del Mediterraneo.
La nominazione "bieta" deriva dal celtico e significa rosso, per via della costolatura e della radice che rosseggiano.
Questa verdura, molto digeribile e saziante, ha un alto contenuto di sali minerali e vitamine; il suo consumo è consigliato in caso di cistiti o malattie renali per le proprietà rinfrescanti e diuretiche.
Svolge una profonda azione disintossicante; stimola la produzione di bile e succhi gastrici che favoriscono la digestione. Presenta proprietà antianemiche, in virtù del notevole contenuto di acido folico e ferro.
Infine, per il contenuto in fibre, aiuta la motilità intestinale ed è indicata in caso di stitichezza.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico
La nominazione "bieta" deriva dal celtico e significa rosso, per via della costolatura e della radice che rosseggiano.
Questa verdura, molto digeribile e saziante, ha un alto contenuto di sali minerali e vitamine; il suo consumo è consigliato in caso di cistiti o malattie renali per le proprietà rinfrescanti e diuretiche.
Svolge una profonda azione disintossicante; stimola la produzione di bile e succhi gastrici che favoriscono la digestione. Presenta proprietà antianemiche, in virtù del notevole contenuto di acido folico e ferro.
Infine, per il contenuto in fibre, aiuta la motilità intestinale ed è indicata in caso di stitichezza.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico