Angolo verde
La carota selvatica
Rubrica a cura di Francesco Gentile (Laurea in Farmacia)
giovedì 14 dicembre 2017
La carota selvatica era ben conosciuta dagli antichi ed è menzionata sia da scrittori greci che latini.
Il nome carota è stato scritto, per la prima volta, in un libro di cucina, da Apicio Cælius (230 dopo Cristo).
La carota selvatica era molto considerata ed apprezzata, nei tempi antichi, per le sue proprietà medicinali.
Possono essere usati: la pianta intera; i semi maturi.
I semi della carota selvatica sono usati, in genere, per eliminare i calcoli renali.
L'ortaggio, carota coltivata, è: un eccellente fonte del precursore di vitamina A; una buona fonte di fibre e potassio; aiuta a prevenire la cecità notturna; può concorrere ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue; può essere usata esternamente, raspata fresca, per curare dermatite e scottature lievi.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico
Il nome carota è stato scritto, per la prima volta, in un libro di cucina, da Apicio Cælius (230 dopo Cristo).
La carota selvatica era molto considerata ed apprezzata, nei tempi antichi, per le sue proprietà medicinali.
Possono essere usati: la pianta intera; i semi maturi.
I semi della carota selvatica sono usati, in genere, per eliminare i calcoli renali.
L'ortaggio, carota coltivata, è: un eccellente fonte del precursore di vitamina A; una buona fonte di fibre e potassio; aiuta a prevenire la cecità notturna; può concorrere ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue; può essere usata esternamente, raspata fresca, per curare dermatite e scottature lievi.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico