Angolo verde
More selvatiche
Rubrica a cura del dottor Francesco Gentile (laureato in Farmacia)
domenica 14 aprile 2019
Il rovo selvatico ha grandi spine, simili a quelle delle rose, per cui il cespuglio è utilizzato, anche, per delimitare proprietà e poderi, con funzioni difensive.
La mora è un frutto composto da numerose piccole drupe, verdi al principio, poi rosse ed infine nerastre, a maturità. Se mangiata appena colta dai fusti di rovo selvatico, è più ricca di vitamine B9, C, E, ed anche, di fibra, minerali (potassio, manganese) ed antiossidanti. Da una ricerca, ancora, in fase sperimentale è emerso che il consumo di more, contrasta le malattie cardiovascolari e diminuisce il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.
I semi, grandi e numerosi, contengono buone quantità di acidi grassi Omega 3 ed Omega 6, proteine vegetali e fibra alimentare.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico
La mora è un frutto composto da numerose piccole drupe, verdi al principio, poi rosse ed infine nerastre, a maturità. Se mangiata appena colta dai fusti di rovo selvatico, è più ricca di vitamine B9, C, E, ed anche, di fibra, minerali (potassio, manganese) ed antiossidanti. Da una ricerca, ancora, in fase sperimentale è emerso che il consumo di more, contrasta le malattie cardiovascolari e diminuisce il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.
I semi, grandi e numerosi, contengono buone quantità di acidi grassi Omega 3 ed Omega 6, proteine vegetali e fibra alimentare.
Non credere ma verificare; chiedere sempre al medico