Buongiorno
È ancora più bello così
Mai come stavolta giustizia è stata fatta
mercoledì 24 luglio 2019
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In queste ore di gioia e sollievo per la meritata, giusta, quasi doverosa riammissione del Bisceglie calcio in Serie C, il pensiero corre a una persona speciale: Franco Caggianelli, un uomo la cui passione per i colori nerazzurrostellati è forse inarrivabile. E rende l'idea dello spessore umano del patron il fatto che Nicola Canonico, appena appresa la decisione del Collegio di garanzia del Coni, abbia subito telefonato a Franco per comunicargli la lieta notizia.
Non sono mai stato tenero col Canonico presidente della squadra di calcio: ho criticato le scelte con le quali non mi sono trovato concorde, ho concesso spazio a coloro che si sono risentiti per gli errori commessi nell'estate del 2018. Ma al tempo stesso non ho mai dubitato un solo secondo della bontà d'animo della persona, che ho difeso come tale e non come dirigente sportivo anche quando sarebbe stato molto più comodo adeguarsi all'opinione della stragrande maggioranza degli sportivi biscegliesi. Perché questo paese ha un bisogno incredibile di uomini che amano il calcio come lui.
«Se non sapete chiedere scusa non conoscete il coraggio vero». La lezione che Nicola ha lasciato alle centinaia di sostenitori del Bisceglie sulle gradinate del "Gustavo Ventura" è quella di una persona che ha saputo chinare la testa al cospetto di una storia ultracentenaria e fare "mea culpa", pur potendosi permettere di sorvolare in una serata nella quale chiunque, al suo posto, avrebbe finito per battere il petto e godersi un innegabile trionfo personale. Il presidente Canonico è fatto di tutt'altra pasta e l'ha dimostrato condividendo l'esultanza con la gente che gli è stata a fianco e coi supporters stellati; non è un caso che gli ultras, persone che fanno della mentalità uno stile di vita, abbiano compreso e apprezzato, siglando una pacificazione che onora il passo verso l'incontro del presidente e la maturità del gruppo organizzato.
Il futuro prossimo sarà contraddistinto dalle voci di mercato su una squadra da costruire, su questa C che in realtà è una B2, sulle suggestioni che l'affrontare ancora formazioni blasonate evocherà inevitabilmente. E si lascerà cadere ogni tipo di rivalsa nei confronti di chi ha fatto carne da macello nei dodici, lunghissimi giorni trascorsi dalla discutibile decisione della Federcalcio, clamorosamente sbugiardata (solo per evitare termini più pesanti) dal comitato olimpico.
È ancora più bello così ma per questa annata nerazzurra 2019-2020 tutti eviteranno volentieri le sofferenze appena lasciate alle spalle. Mai come stavolta giustizia è stata fatta. Su su le stelle!
© riproduzione riservata
Non sono mai stato tenero col Canonico presidente della squadra di calcio: ho criticato le scelte con le quali non mi sono trovato concorde, ho concesso spazio a coloro che si sono risentiti per gli errori commessi nell'estate del 2018. Ma al tempo stesso non ho mai dubitato un solo secondo della bontà d'animo della persona, che ho difeso come tale e non come dirigente sportivo anche quando sarebbe stato molto più comodo adeguarsi all'opinione della stragrande maggioranza degli sportivi biscegliesi. Perché questo paese ha un bisogno incredibile di uomini che amano il calcio come lui.
«Se non sapete chiedere scusa non conoscete il coraggio vero». La lezione che Nicola ha lasciato alle centinaia di sostenitori del Bisceglie sulle gradinate del "Gustavo Ventura" è quella di una persona che ha saputo chinare la testa al cospetto di una storia ultracentenaria e fare "mea culpa", pur potendosi permettere di sorvolare in una serata nella quale chiunque, al suo posto, avrebbe finito per battere il petto e godersi un innegabile trionfo personale. Il presidente Canonico è fatto di tutt'altra pasta e l'ha dimostrato condividendo l'esultanza con la gente che gli è stata a fianco e coi supporters stellati; non è un caso che gli ultras, persone che fanno della mentalità uno stile di vita, abbiano compreso e apprezzato, siglando una pacificazione che onora il passo verso l'incontro del presidente e la maturità del gruppo organizzato.
Il futuro prossimo sarà contraddistinto dalle voci di mercato su una squadra da costruire, su questa C che in realtà è una B2, sulle suggestioni che l'affrontare ancora formazioni blasonate evocherà inevitabilmente. E si lascerà cadere ogni tipo di rivalsa nei confronti di chi ha fatto carne da macello nei dodici, lunghissimi giorni trascorsi dalla discutibile decisione della Federcalcio, clamorosamente sbugiardata (solo per evitare termini più pesanti) dal comitato olimpico.
È ancora più bello così ma per questa annata nerazzurra 2019-2020 tutti eviteranno volentieri le sofferenze appena lasciate alle spalle. Mai come stavolta giustizia è stata fatta. Su su le stelle!
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