Buongiorno
Angarano e l'equivoco filosofale
Il passaggio di Rossano Sasso alla Lega costringerà il sindaco a una scelta di campo?
martedì 7 maggio 2019
11.31
L'adesione di Rossano Sasso alla Lega - nell'aria da settimane fra coloro che vivono nella realtà e seguono le evoluzioni politiche territoriali - ha provocato profondo sgomento negli ambienti dell'amministrazione comunale di Bisceglie.
L'indiscutibile merito di questa mossa - propiziata da Rocco Prete, leghista e salviniano dalla prima ora - è l'aver ricordato improvvisamente a sindaco, assessori e consiglieri comunali di maggioranza di essere in carica. Non è escluso che Angelantonio Angarano, coi suoi tempi, si decida a mettere Sasso alla porta; è pur vero che non l'ha fatto nemmeno quando l'esponente della massima assise cittadina, eletto nella lista civica "Bisceglie svolta", diretta espressione del gruppo più vicino al sindaco, gli ha rivolto un messaggio inequivocabile su facebook («Fai un favore a tutti. Dimettiti»).
Una parte non trascurabile dell'attuale maggioranza (e una quota dei sette assessori che formano la giunta) è contrassegnata dalla chiara appartenenza a movimenti di centrosinistra, che sulla carta dovrebbero essere in contrapposizione con la coalizione di centrodestra, che sempre sulla carta, sui territori, sarebbe formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Non sarà facile spiegare come, per esempio, Gianni Naglieri possa allo stesso tempo dichiarare il suo endorsement per Sergio Silvestris alle elezioni europee e affermare la contrarietà alla presenza di un leghista in maggioranza. Per quanto sia comprensibile il suo disagio umano e personale, come quello di Roberta Rigante e di Mauro Lorusso che provengono dal Partito Democratico, di Peppo Ruggieri e Gigi Di Tullio le cui radici sono indubbiamente di sinistra, diventa davvero complicato, a questo punto, definire civica l'amministrazione Angarano.
Rossano Sasso potrebbe finire molto presto fra i banchi della minoranza, rappresentante di un partito che - comunque la si voglia vedere - governa l'Italia col Movimento 5 Stelle e al netto di clamorose sorprese vincerà le europee conquistando il primo posto su tutto il territorio nazionale e potrebbe divenire la prima forza politica anche a Bisceglie nella competizione del 26 maggio.
Rossano Sasso naturalmente non è fascista ma non mancherà certo chi avrà la faccia tosta di definirlo tale, pur di dargli addosso. Il suo passaggio alla Lega potrebbe risolvere l'equivoco che intrappola giunta e maggioranza: se la sua casacca non avesse diritto di partecipazione, allora quest'amministrazione sarebbe da considerare di centrosinistra, definendo perciò gli assessori Angelo Consiglio, Dodo Storelli e Tonia Spina e i consiglieri Massimo Mastrapasqua, Sergio Ferrante, Loredana Bianco, Franco Coppolecchia, Michele De Noia non più di centrodestra.
Viceversa, se la Lega dovesse farne parte, non è dato di sapere come potrebbero coesistere col carroccio i componenti della giunta Gianni Naglieri e Roberta Rigante e i consiglieri di centrosinistra Di Tullio, Ruggieri, Lorusso, Innocenti e Giuseppe Losapio.
È un momento molto delicato e questa volta Angelantonio Angarano sarà chiamato a prendere una decisione chiara e in tempi rapidi. Qualsiasi tentennamento o soluzione di compromesso lo esporrebbe a ulteriori, pesanti attacchi. Altro che Harry Potter: qui di filosofale c'è solo l'equivoco sulla natura di un'amministrazione che a furia di ritenersi civica ha perso l'identità. Sempre che ne abbia mai avuta una.
© riproduzione riservata
L'indiscutibile merito di questa mossa - propiziata da Rocco Prete, leghista e salviniano dalla prima ora - è l'aver ricordato improvvisamente a sindaco, assessori e consiglieri comunali di maggioranza di essere in carica. Non è escluso che Angelantonio Angarano, coi suoi tempi, si decida a mettere Sasso alla porta; è pur vero che non l'ha fatto nemmeno quando l'esponente della massima assise cittadina, eletto nella lista civica "Bisceglie svolta", diretta espressione del gruppo più vicino al sindaco, gli ha rivolto un messaggio inequivocabile su facebook («Fai un favore a tutti. Dimettiti»).
Una parte non trascurabile dell'attuale maggioranza (e una quota dei sette assessori che formano la giunta) è contrassegnata dalla chiara appartenenza a movimenti di centrosinistra, che sulla carta dovrebbero essere in contrapposizione con la coalizione di centrodestra, che sempre sulla carta, sui territori, sarebbe formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Non sarà facile spiegare come, per esempio, Gianni Naglieri possa allo stesso tempo dichiarare il suo endorsement per Sergio Silvestris alle elezioni europee e affermare la contrarietà alla presenza di un leghista in maggioranza. Per quanto sia comprensibile il suo disagio umano e personale, come quello di Roberta Rigante e di Mauro Lorusso che provengono dal Partito Democratico, di Peppo Ruggieri e Gigi Di Tullio le cui radici sono indubbiamente di sinistra, diventa davvero complicato, a questo punto, definire civica l'amministrazione Angarano.
Rossano Sasso potrebbe finire molto presto fra i banchi della minoranza, rappresentante di un partito che - comunque la si voglia vedere - governa l'Italia col Movimento 5 Stelle e al netto di clamorose sorprese vincerà le europee conquistando il primo posto su tutto il territorio nazionale e potrebbe divenire la prima forza politica anche a Bisceglie nella competizione del 26 maggio.
Rossano Sasso naturalmente non è fascista ma non mancherà certo chi avrà la faccia tosta di definirlo tale, pur di dargli addosso. Il suo passaggio alla Lega potrebbe risolvere l'equivoco che intrappola giunta e maggioranza: se la sua casacca non avesse diritto di partecipazione, allora quest'amministrazione sarebbe da considerare di centrosinistra, definendo perciò gli assessori Angelo Consiglio, Dodo Storelli e Tonia Spina e i consiglieri Massimo Mastrapasqua, Sergio Ferrante, Loredana Bianco, Franco Coppolecchia, Michele De Noia non più di centrodestra.
Viceversa, se la Lega dovesse farne parte, non è dato di sapere come potrebbero coesistere col carroccio i componenti della giunta Gianni Naglieri e Roberta Rigante e i consiglieri di centrosinistra Di Tullio, Ruggieri, Lorusso, Innocenti e Giuseppe Losapio.
È un momento molto delicato e questa volta Angelantonio Angarano sarà chiamato a prendere una decisione chiara e in tempi rapidi. Qualsiasi tentennamento o soluzione di compromesso lo esporrebbe a ulteriori, pesanti attacchi. Altro che Harry Potter: qui di filosofale c'è solo l'equivoco sulla natura di un'amministrazione che a furia di ritenersi civica ha perso l'identità. Sempre che ne abbia mai avuta una.
© riproduzione riservata