Buongiorno
Buongiorno ministro, buon lavoro Francesco!
Il meritato riconoscimento a una delle menti migliori di questa nazione
mercoledì 4 settembre 2019
17.45
La nomina a ministro è per Francesco Boccia un meritatissimo riconoscimento. Non c'è persona in buona fede che possa ritenerlo inadatto a ricoprire un incarico governativo. Comunque la si voglia vedere sotto il profilo politico (e chi scrive non è certo un supporter del Partito Democratico!), Francesco è una delle menti migliori di questa nazione.
L'esponente dem biscegliese sarà il nuovo titolare del dicastero senza portafoglio agli affari regionali e alle autonomie. I più attenti avranno notato la delicatezza delle deleghe ricevute, specie in una fase nella quale è sul tavolo il tema, molto complesso, del processo delle autonomie regionali differenziate posto nel quadro del contratto dell'esecutivo precedente.
Il professor Boccia sarà chiamato a gestire una serie di questioni intricate, da uomo del Sud e soprattutto da profondo conoscitore delle dinamiche dell'economia. La sua preparazione, le doti di mediazione, la capacità di tenere il passo coi tempi che corrono lo rendono, a 51 anni, abbastanza maturo e scaltro da evitare le trappole della politica.
L'amico Francesco, un biscegliese orgoglioso delle sue origini al punto da portare in città un evento della caratura e del valore di DigithON, farà parte di un governo sulla cui genesi è possibile differire in termini di opinioni, costruito col misurino confidando nel mantenimento di un equilibrio precario nei rapporti, tutt'altro che distesi, tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Un esecutivo frutto del compromesso tra due partiti che hanno fatto pieno ricorso alla retorica del supremo interesse nazionale nel vano tentativo di dare credibilità a un'evidente operazione di palazzo, peraltro del tutto legittima, sebbene viziata dal terrore di un possibile ritorno alle urne.
Gli auspici sotto i quali il primo biscegliese giurerà da ministro della repubblica non sono certo dei migliori. Ma è proprio in ragione di questo dato di fatto che non si può che augurargli di dare il massimo, come ha fatto sempre nella vita. Buongiorno signor ministro, buon lavoro caro Francesco!
© riproduzione riservata
L'esponente dem biscegliese sarà il nuovo titolare del dicastero senza portafoglio agli affari regionali e alle autonomie. I più attenti avranno notato la delicatezza delle deleghe ricevute, specie in una fase nella quale è sul tavolo il tema, molto complesso, del processo delle autonomie regionali differenziate posto nel quadro del contratto dell'esecutivo precedente.
Il professor Boccia sarà chiamato a gestire una serie di questioni intricate, da uomo del Sud e soprattutto da profondo conoscitore delle dinamiche dell'economia. La sua preparazione, le doti di mediazione, la capacità di tenere il passo coi tempi che corrono lo rendono, a 51 anni, abbastanza maturo e scaltro da evitare le trappole della politica.
L'amico Francesco, un biscegliese orgoglioso delle sue origini al punto da portare in città un evento della caratura e del valore di DigithON, farà parte di un governo sulla cui genesi è possibile differire in termini di opinioni, costruito col misurino confidando nel mantenimento di un equilibrio precario nei rapporti, tutt'altro che distesi, tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Un esecutivo frutto del compromesso tra due partiti che hanno fatto pieno ricorso alla retorica del supremo interesse nazionale nel vano tentativo di dare credibilità a un'evidente operazione di palazzo, peraltro del tutto legittima, sebbene viziata dal terrore di un possibile ritorno alle urne.
Gli auspici sotto i quali il primo biscegliese giurerà da ministro della repubblica non sono certo dei migliori. Ma è proprio in ragione di questo dato di fatto che non si può che augurargli di dare il massimo, come ha fatto sempre nella vita. Buongiorno signor ministro, buon lavoro caro Francesco!
© riproduzione riservata