Buongiorno
Cambio di palinsesto
Il blog di Vito Troilo
martedì 2 maggio 2017
15.09
Niente servizi televisivi strappalacrime, niente articoli da click baiting, niente fiction celebrative: a quanto pare, una squadra di calcio pugliese, con la collaborazione di qualche giornalista povero ma senza padrone (anzi: povero proprio perché senza padrone), ha scombussolato i palinsesti immaginati da taluni. Dovranno farsene una ragione e magari riflettere sull'utilizzo patetico, sfrontato e irrispettoso che spesso si prova a fare delle tragedie, con una totale mancanza di riguardo, tatto e umanità nei confronti del prossimo. Una bella storia, che meriterebbe applausi a prescindere per i suoi significati esclusivamente tecnici, è stata strumentalizzata in modo disgustoso da elementi estranei: non i tifosi delle altre squadre ma autentici ignoranti della Serie D convinti di poter sfruttare lo sport per un punto in più di share hanno leso l'immagine del Trastevere, trasformando la simpatica e ammirevole sorpresa-realtà del girone H nella squadra più detestata del calcio dilettantistico italiano.
L'unica "colpa" imputabile all'ambiente trasteverino è il non aver mai preso le distanze da tutti quelli che hanno cercato di salire sul carro dei vincitori annunciati. La cattiva gestione della comunicazione seguita all'affaire Madrepietra (con la clamorosa ritrattazione, a distanza di appena 24 ore, della presunta aggressione mai avvenuta nei confronti di alcuni dirigenti) ha contribuito a innescare una spirale che ha triturato calciatori e staff tecnico. Tutto è finito sotto la lente d'ingrandimento di biscegliesi, nocerini, gravinesi, neretini e chi più ne ha, più ne metta: i troppi rigori a favore, le eccessive espulsioni degli avversari, persino le squalifiche di alcuni atleti che avrebbero dovuto affrontare il Trastevere nel turno successivo. Quello è stato il momento decisivo sotto il profilo psicologico. Sul campo ci ha pensato il Bisceglie, che la Lega Pro se l'è (quasi) presa a furia di risultati sensazionali, rimontando otto punti alla compagine romana con un ruolino di marcia clamoroso nel girone di ritorno: 39 punti in 16 gare, frutto di 12 successi e tre pareggi a fronte dell'unica sconfitta col Nardò.
Troupes televisive, giornalisti da strapazzo e sceneggiatori senza scrupoli hanno già fatto finta di non sapere più nulla del Trastevere un secondo dopo il triplice fischio del match di Nocera inferiore, abbandonando il pur meritevole collettivo di Aldo Gardini al suo destino.
In compenso, qualche mio collega buontempone si ricorderà del Bisceglie giusto il tempo di lucrare un pizzico di visibilità in questa settimana ma del resto sono certo che alla prima giornata del prossimo campionato di Lega Pro questa gente sarà altrove. L'auspicio è che buona parte degli occasionali che si apprestano a salire sul carro dei vincitori nerazzurrostellato comprenda che una squadra di calcio non è uno spazzolino da denti. Buonanotte.
L'unica "colpa" imputabile all'ambiente trasteverino è il non aver mai preso le distanze da tutti quelli che hanno cercato di salire sul carro dei vincitori annunciati. La cattiva gestione della comunicazione seguita all'affaire Madrepietra (con la clamorosa ritrattazione, a distanza di appena 24 ore, della presunta aggressione mai avvenuta nei confronti di alcuni dirigenti) ha contribuito a innescare una spirale che ha triturato calciatori e staff tecnico. Tutto è finito sotto la lente d'ingrandimento di biscegliesi, nocerini, gravinesi, neretini e chi più ne ha, più ne metta: i troppi rigori a favore, le eccessive espulsioni degli avversari, persino le squalifiche di alcuni atleti che avrebbero dovuto affrontare il Trastevere nel turno successivo. Quello è stato il momento decisivo sotto il profilo psicologico. Sul campo ci ha pensato il Bisceglie, che la Lega Pro se l'è (quasi) presa a furia di risultati sensazionali, rimontando otto punti alla compagine romana con un ruolino di marcia clamoroso nel girone di ritorno: 39 punti in 16 gare, frutto di 12 successi e tre pareggi a fronte dell'unica sconfitta col Nardò.
Troupes televisive, giornalisti da strapazzo e sceneggiatori senza scrupoli hanno già fatto finta di non sapere più nulla del Trastevere un secondo dopo il triplice fischio del match di Nocera inferiore, abbandonando il pur meritevole collettivo di Aldo Gardini al suo destino.
In compenso, qualche mio collega buontempone si ricorderà del Bisceglie giusto il tempo di lucrare un pizzico di visibilità in questa settimana ma del resto sono certo che alla prima giornata del prossimo campionato di Lega Pro questa gente sarà altrove. L'auspicio è che buona parte degli occasionali che si apprestano a salire sul carro dei vincitori nerazzurrostellato comprenda che una squadra di calcio non è uno spazzolino da denti. Buonanotte.