Buongiorno
Fenomenologia del consiglio comunale
Il blog di Vito Troilo
domenica 16 dicembre 2018
Pare sia accaduto di tutto e di più, quindi niente di rilevante per la vita quotidiana dei biscegliesi, nel corso delle due riunioni della massima assise cittadina che, con sprezzo del pericolo, sono state convocate nella stessa giornata (alle 10:00 del mattino e alle 16:30). La decisione di BisceglieViva di non seguire - per il momento - i "lavori" del consiglio comunale è corroborata dall'inconcludenza di maggioranza e opposizione, spesso accartocciate su questioni di lana caprina in attesa che, col nuovo anno, comincino a volare gli stracci e il "dibattito" trascenda - com'è facilmente prevedibile - sul personale. Qualche avvisaglia c'è già stata.
Preferiamo occuparci delle questioni che riguardano davvero Bisceglie piuttosto che sprecare tutte quelle ore della nostra vita per assistere al rimpallo delle colpe da una parte all'altra. Per una maggioranza che persegue la strategia deleteria del ritirare punti che essa stessa ha presentato all'ordine del giorno e comprende individualità che non sembrano aver compreso ancora il funzionamento di certi equilibri politici, l'opposizione ha mostrato spesso la sua eterogeneità, pur prevalendo nel complesso, specie per l'indiscutibile preparazione di alcuni suoi esponenti, in termini di capacità dialettica e in ragione di un'innegabile esperienza amministrativa.
Quel che resta dell'estenuante maratona di venerdì 14 dicembre nell'inospitale cornice dell'auditorium di Santa Croce (chissà se nel 2019 si tornerà finalmente a Palazzo San Domenico) è ben poco: l'inopportunità politico-amministrativa - che vale per qualsiasi maggioranza al mondo - di presentare due variazioni di bilancio a distanza così ravvicinata; l'incredibile ribaltamento dei ruoli riguardo la gestione della vicenda 167, dato che chi ha governato la città per 22 anni si è comportato come un qualsiasi passante alla vista di due che si danno del "cornuto" per una precedenza non rispettata; l'approvazione - quella sì benaugurante - del regolamento per l'istituzione della commissione pari opportunità. Sulla quale, tanto per cambiare, il consesso è riuscito ancora una volta a dividersi. Siete fantastici. Grazie.
Preferiamo occuparci delle questioni che riguardano davvero Bisceglie piuttosto che sprecare tutte quelle ore della nostra vita per assistere al rimpallo delle colpe da una parte all'altra. Per una maggioranza che persegue la strategia deleteria del ritirare punti che essa stessa ha presentato all'ordine del giorno e comprende individualità che non sembrano aver compreso ancora il funzionamento di certi equilibri politici, l'opposizione ha mostrato spesso la sua eterogeneità, pur prevalendo nel complesso, specie per l'indiscutibile preparazione di alcuni suoi esponenti, in termini di capacità dialettica e in ragione di un'innegabile esperienza amministrativa.
Quel che resta dell'estenuante maratona di venerdì 14 dicembre nell'inospitale cornice dell'auditorium di Santa Croce (chissà se nel 2019 si tornerà finalmente a Palazzo San Domenico) è ben poco: l'inopportunità politico-amministrativa - che vale per qualsiasi maggioranza al mondo - di presentare due variazioni di bilancio a distanza così ravvicinata; l'incredibile ribaltamento dei ruoli riguardo la gestione della vicenda 167, dato che chi ha governato la città per 22 anni si è comportato come un qualsiasi passante alla vista di due che si danno del "cornuto" per una precedenza non rispettata; l'approvazione - quella sì benaugurante - del regolamento per l'istituzione della commissione pari opportunità. Sulla quale, tanto per cambiare, il consesso è riuscito ancora una volta a dividersi. Siete fantastici. Grazie.