Buongiorno
Fortissimo
Il blog di Vito Troilo
martedì 26 dicembre 2017
10.05
Fortissimo.
Il senso di comunità che si respira in questi giorni, declinato perfettamente attraverso alcune lodevoli iniziative che si rinnovano, come il pranzo di Natale Caritas presso le Vecchie Segherie Mastrototaro.
Fortissimo.
Il bisogno di riappropriarsi della città che ho interpretato nel constatare una crescita dei consumi presso gli esercizi commerciali biscegliesi. Sarà l'effetto delle festività ma qualcosa sembra muoversi. Toccherà agli operatori fornire dati dettagliati sull'andamento in queste settimane.
Fortissimo.
Il desiderio di raccontare un territorio, architrave sul quale è fondato il mio e il nostro lavoro quotidiano. Raccontarlo nel bene e nel male, restando sempre sopra le parti e reagendo con l'opportuna violenza (sottolineo: violenza) a qualche stupido ancora convinto che, nel 2018, sia possibile soltanto un giornalismo schierato o, peggio, servo. Cretini di diverse opinioni politiche, formazioni culturali e appartenenze sociali che non hanno ancora compreso (o fanno finta di non capire) il ruolo assolutamente centrale, e in ragione di questa responsabilità equidistante, di BisceglieViva.
«L'etica della professione impone di non fermarsi mai davanti alla verità ufficiale, né di mostrare, con presunzione intollerabile, di possederne una. Nell'era della post verità - in cui si contrappongono fatti alternativi a quelli veri - un cronista esperto, preparato, indipendente sarà sempre più utile e informato di un sofisticato algoritmo» ha scritto Ferruccio De Bortoli nel suo ultimo libro "Poteri forti (o quasi)". Sì, proprio quello del quale si sente discutere per il passaggio riguardante Maria Elena Boschi. Le memorie degli oltre quarant'anni di giornalismo di un grande maestro derubricate a contorno di una triste vicenda di ingerenze.
Una storia come tante, ritratto dei tentativi spesso ridicoli, che meriterebbero di essere raccolti e raccontati, della più bassa e impresentabile politica locale di interferire sui mezzi di comunicazione del territorio. Nell'era della post verità, figuratevi se uno come me può fermarsi alla verità ufficiale o pretendere di possederne una.
Prometto coerenza, equilibrio e impegno. Fortissimo. In fondo è il solo regalo di Natale utile per le migliaia di nostri lettori. Buonanotte.
Il senso di comunità che si respira in questi giorni, declinato perfettamente attraverso alcune lodevoli iniziative che si rinnovano, come il pranzo di Natale Caritas presso le Vecchie Segherie Mastrototaro.
Fortissimo.
Il bisogno di riappropriarsi della città che ho interpretato nel constatare una crescita dei consumi presso gli esercizi commerciali biscegliesi. Sarà l'effetto delle festività ma qualcosa sembra muoversi. Toccherà agli operatori fornire dati dettagliati sull'andamento in queste settimane.
Fortissimo.
Il desiderio di raccontare un territorio, architrave sul quale è fondato il mio e il nostro lavoro quotidiano. Raccontarlo nel bene e nel male, restando sempre sopra le parti e reagendo con l'opportuna violenza (sottolineo: violenza) a qualche stupido ancora convinto che, nel 2018, sia possibile soltanto un giornalismo schierato o, peggio, servo. Cretini di diverse opinioni politiche, formazioni culturali e appartenenze sociali che non hanno ancora compreso (o fanno finta di non capire) il ruolo assolutamente centrale, e in ragione di questa responsabilità equidistante, di BisceglieViva.
«L'etica della professione impone di non fermarsi mai davanti alla verità ufficiale, né di mostrare, con presunzione intollerabile, di possederne una. Nell'era della post verità - in cui si contrappongono fatti alternativi a quelli veri - un cronista esperto, preparato, indipendente sarà sempre più utile e informato di un sofisticato algoritmo» ha scritto Ferruccio De Bortoli nel suo ultimo libro "Poteri forti (o quasi)". Sì, proprio quello del quale si sente discutere per il passaggio riguardante Maria Elena Boschi. Le memorie degli oltre quarant'anni di giornalismo di un grande maestro derubricate a contorno di una triste vicenda di ingerenze.
Una storia come tante, ritratto dei tentativi spesso ridicoli, che meriterebbero di essere raccolti e raccontati, della più bassa e impresentabile politica locale di interferire sui mezzi di comunicazione del territorio. Nell'era della post verità, figuratevi se uno come me può fermarsi alla verità ufficiale o pretendere di possederne una.
Prometto coerenza, equilibrio e impegno. Fortissimo. In fondo è il solo regalo di Natale utile per le migliaia di nostri lettori. Buonanotte.