Buongiorno
I biscegliesi non sono capre
Il blog di Vito Troilo
mercoledì 13 giugno 2018
16.02
Bisceglie ha deciso: toccherà a uno fra Angelantonio Angarano e Gianni Casella, secondo l'esito del ballottaggio che si svolgerà domenica 24 giugno, assumere la guida dell'amministrazione comunale per un mandato di cinque anni. L'esclusione dal secondo turno è al contrario una sconfitta severa, evidente e netta per la coppia formata dai due ex primi cittadini Franco Napoletano e Francesco Spina, le cui carriere politiche sembrano inesorabilmente compromesse. Il voto del 10 giugno ha certificato il rilevante ingresso del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, sebbene col solo candidato sindaco Enzo Amendolagine; sancito il riscatto morale di Vittorio Fata, al quale ha evidentemente giovato la patente di "debole" affibbiatagli non si capisce ancora per quale motivo; dimostrato l'insufficiente peso del gruppo rappresentato da Tonia Spina per costituire un polo d'attrazione in un quadro amministrativo molto frammentato.
La proposta dell'avvocato Angarano ha colto nel segno: la coalizione "Un passo alla svolta", costruita con la prospettiva di mettere insieme competenze e valori a prescindere dalle venature politiche di ciascuno dei componenti, ha conquistato il primo posto e un ottimo gradimento fra l'elettorato biscegliese. Il leader del gruppo, forte anche del maggior numero di voti "solo sindaco" rispetto agli altri contendenti (304), è ora in pole position e dovrà proseguire con l'ascolto delle istanze anche di coloro che hanno scelto l'astensionismo. Toccherà lavorare sodo anche al commercialista Casella per catturare il consenso di chi non si è presentato a compiere il suo dovere in occasione del primo turno.
Suscita una certa curiosità il tentativo bizzarro, da parte di alcuni esponenti delle coalizioni escluse dal ballottaggio, di spostare l'attenzione del dibattito sulle loro intenzioni future: come se Bisceglie fosse ancora negli anni '80 e i voti si trasferissero magicamente dal primo al secondo turno a prescindere dalla volontà dei singoli cittadini. Qualsiasi eventuale endorsement nei confronti di uno dei due protagonisti dell'atto finale e persino un apparentamento non avrebbero alcun concreto significato. Chi ha perso non ha certo la forza per stabilire il risultato dell'ultimo round della competizione.
Chiunque immagini di poter calamitare migliaia di consensi esclusivamente indicando Angarano piuttosto che Casella mancherebbe di rispetto a se stesso, ai due contendenti e all'intelligenza. La partita è tra due candidati forti che hanno prevalso e rimetteranno sul tavolo le loro proposte per lo sviluppo della città. Un'epoca politico-amministrativa è già alle spalle secondo la chiara volontà manifestata dall'elettorato. I biscegliesi non sono capre ed è ora che qualcuno se ne faccia una ragione.
La proposta dell'avvocato Angarano ha colto nel segno: la coalizione "Un passo alla svolta", costruita con la prospettiva di mettere insieme competenze e valori a prescindere dalle venature politiche di ciascuno dei componenti, ha conquistato il primo posto e un ottimo gradimento fra l'elettorato biscegliese. Il leader del gruppo, forte anche del maggior numero di voti "solo sindaco" rispetto agli altri contendenti (304), è ora in pole position e dovrà proseguire con l'ascolto delle istanze anche di coloro che hanno scelto l'astensionismo. Toccherà lavorare sodo anche al commercialista Casella per catturare il consenso di chi non si è presentato a compiere il suo dovere in occasione del primo turno.
Suscita una certa curiosità il tentativo bizzarro, da parte di alcuni esponenti delle coalizioni escluse dal ballottaggio, di spostare l'attenzione del dibattito sulle loro intenzioni future: come se Bisceglie fosse ancora negli anni '80 e i voti si trasferissero magicamente dal primo al secondo turno a prescindere dalla volontà dei singoli cittadini. Qualsiasi eventuale endorsement nei confronti di uno dei due protagonisti dell'atto finale e persino un apparentamento non avrebbero alcun concreto significato. Chi ha perso non ha certo la forza per stabilire il risultato dell'ultimo round della competizione.
Chiunque immagini di poter calamitare migliaia di consensi esclusivamente indicando Angarano piuttosto che Casella mancherebbe di rispetto a se stesso, ai due contendenti e all'intelligenza. La partita è tra due candidati forti che hanno prevalso e rimetteranno sul tavolo le loro proposte per lo sviluppo della città. Un'epoca politico-amministrativa è già alle spalle secondo la chiara volontà manifestata dall'elettorato. I biscegliesi non sono capre ed è ora che qualcuno se ne faccia una ragione.