Buongiorno
Il silenzio degli incerti
Il blog di Vito Troilo
martedì 9 gennaio 2018
10.12
Fra le tante passioni di chiara matrice est-europea, l'unica che non ha mai fatto breccia nel mio cuore è sempre stata quella per gli scacchi. Eppure, in queste ultime settimane, ho avvertito la netta sensazione di vivere in una città nella quale, all'improvviso, diversi personaggi politici hanno sviluppato una particolare propensione per la nobile disciplina.
Contrariamente a quanto si sarebbe potuto immaginare la scorsa estate, il 2018 è cominciato senza che nessun o nessuna biscegliese abbia ufficializzato la sua intenzione di candidarsi a sindaco. Moltissimi cittadini, lettori di "Buonanotte" e di BisceglieViva a questo punto saranno tentati dal rispondere, di getto, che è meglio così. L'esercizio della democrazia è la più alta forma di confronto dialogico che l'uomo abbia mai conosciuto e in ogni caso qualcuno bisognerà pur incaricare di salire a Palazzo San Domenico e formare una giunta che amministri questo comune, contando su una maggioranza qualificata (e possibilmente parlante) in consiglio comunale.
Il quadro è bloccato come in un'interminabile partita a scacchi nella quale si susseguono prudenti contromosse in attesa che qualcuno si esponga uscendo allo scoperto. Le decisioni di un certo rilievo sono state rinviate a un momento successivo alla composizione delle liste per le candidature alle elezioni politiche del 4 marzo: l'ennesima proroga, stavolta al 25 gennaio, potrebbe non rivelarsi risolutiva perché, c'è da scommetterci, una volta in febbraio e avviata la campagna elettorale per i due rami del Parlamento, a prescindere dal numero e dall'identità dei biscegliesi candidati a uno scranno romano, vorrai mica "bruciarti" annunciando l'impegno alle amministrative senza attendere, per valutare cause e immaginare le ripercussioni locali, i risultati delle politiche?
Il campo è ancora occupato dai vari "guru", autentici Hannibal Lecter di casa nostra, pronti a entrare nella parte che fu magistralmente interpretata da Anthony Hopkins per pronunciare la fatidica frase: «Sto per avere un vecchio amico per cena stasera». È proprio il silenzio degli incerti. Buonanotte.
Contrariamente a quanto si sarebbe potuto immaginare la scorsa estate, il 2018 è cominciato senza che nessun o nessuna biscegliese abbia ufficializzato la sua intenzione di candidarsi a sindaco. Moltissimi cittadini, lettori di "Buonanotte" e di BisceglieViva a questo punto saranno tentati dal rispondere, di getto, che è meglio così. L'esercizio della democrazia è la più alta forma di confronto dialogico che l'uomo abbia mai conosciuto e in ogni caso qualcuno bisognerà pur incaricare di salire a Palazzo San Domenico e formare una giunta che amministri questo comune, contando su una maggioranza qualificata (e possibilmente parlante) in consiglio comunale.
Il quadro è bloccato come in un'interminabile partita a scacchi nella quale si susseguono prudenti contromosse in attesa che qualcuno si esponga uscendo allo scoperto. Le decisioni di un certo rilievo sono state rinviate a un momento successivo alla composizione delle liste per le candidature alle elezioni politiche del 4 marzo: l'ennesima proroga, stavolta al 25 gennaio, potrebbe non rivelarsi risolutiva perché, c'è da scommetterci, una volta in febbraio e avviata la campagna elettorale per i due rami del Parlamento, a prescindere dal numero e dall'identità dei biscegliesi candidati a uno scranno romano, vorrai mica "bruciarti" annunciando l'impegno alle amministrative senza attendere, per valutare cause e immaginare le ripercussioni locali, i risultati delle politiche?
Il campo è ancora occupato dai vari "guru", autentici Hannibal Lecter di casa nostra, pronti a entrare nella parte che fu magistralmente interpretata da Anthony Hopkins per pronunciare la fatidica frase: «Sto per avere un vecchio amico per cena stasera». È proprio il silenzio degli incerti. Buonanotte.