Buongiorno
Il titolo del Bisceglie a Bari: breve storia di un miraggio
Il blog di Vito Troilo
giovedì 12 luglio 2018
19.06
Il caldo può tirare brutti scherzi. Sarà questo, in fondo, il motivo per cui, senza alcuna ragionevole "pezza d'appoggio" giornalistica, si è diffusa la voce secondo la quale Nicola Canonico avrebbe preso in considerazione l'ipotesi di spostare il titolo sportivo dell'A. S. Bisceglie a Bari consentendo, seppure sotto mentite spoglie, al club biancorosso di partecipare, col nome della Vecchia stella del sud, al campionato di Serie C.
Più che un'indiscrezione di stampa, un racconto sceneggiato. Il comprensibile dramma umano e sportivo vissuto in queste ore da migliaia di sostenitori della compagine del capoluogo pugliese, sempre sull'orlo del precipizio e con la concreta prospettiva di ritrovarsi magari in Serie D a vivere i derby con Taranto e Audace Cerignola anziché le appassionanti sfide con Lecce e Foggia nel torneo cadetto, vale tanti di quei clic che non par vero, a taluni, poter forzare la mano e lasciarsi condurre nel campo della fantasia.
«È consuetudine associare al mio nome i destini di società in crisi» si è limitato a spiegare l'imprenditore edile di Palo del colle, impegnato nella definizione dell'organico nerazzurro, affidato al nuovo tecnico Ciro Ginestra (che al più tardi sarà presentato ufficialmente lunedì prima della partenza del Bisceglie per il ritiro in Abruzzo).
Canonico è spesso ritenuto un perfetto salvatore di qualsiasi patria. L'impressione è che qualche buontempone abbia cercato di coinvolgerlo in una vicenda fallimentare alla quale è assolutamente estraneo, forse calcolando di poterne danneggiare l'ascesa elettorale (a Bari, nel 2019, si terranno le amministrative e la coalizione di cui fa parte il patron stellato, guidata dall'ex presidente del consiglio comunale Pasquale Di Rella, è in crescita), incurante del "rischio" di mettere in cattiva luce un dirigente sportivo che, fino a prova contraria e al contrario di altri, ha mantenuto gli impegni assunti. Lo certifica l'ottenimento della licenza nazionale per la partecipazione alla Serie C.
Del Bisceglie.
Più che un'indiscrezione di stampa, un racconto sceneggiato. Il comprensibile dramma umano e sportivo vissuto in queste ore da migliaia di sostenitori della compagine del capoluogo pugliese, sempre sull'orlo del precipizio e con la concreta prospettiva di ritrovarsi magari in Serie D a vivere i derby con Taranto e Audace Cerignola anziché le appassionanti sfide con Lecce e Foggia nel torneo cadetto, vale tanti di quei clic che non par vero, a taluni, poter forzare la mano e lasciarsi condurre nel campo della fantasia.
«È consuetudine associare al mio nome i destini di società in crisi» si è limitato a spiegare l'imprenditore edile di Palo del colle, impegnato nella definizione dell'organico nerazzurro, affidato al nuovo tecnico Ciro Ginestra (che al più tardi sarà presentato ufficialmente lunedì prima della partenza del Bisceglie per il ritiro in Abruzzo).
Canonico è spesso ritenuto un perfetto salvatore di qualsiasi patria. L'impressione è che qualche buontempone abbia cercato di coinvolgerlo in una vicenda fallimentare alla quale è assolutamente estraneo, forse calcolando di poterne danneggiare l'ascesa elettorale (a Bari, nel 2019, si terranno le amministrative e la coalizione di cui fa parte il patron stellato, guidata dall'ex presidente del consiglio comunale Pasquale Di Rella, è in crescita), incurante del "rischio" di mettere in cattiva luce un dirigente sportivo che, fino a prova contraria e al contrario di altri, ha mantenuto gli impegni assunti. Lo certifica l'ottenimento della licenza nazionale per la partecipazione alla Serie C.
Del Bisceglie.