Buongiorno
Misogini senza speranza
Il blog di Vito Troilo
martedì 8 agosto 2017
17.05
Non mi va di utilizzare troppi giri di parole per spiegare in cosa consiste la questione, anche perchè è una storia disgustosa che si trascina da troppo tempo.
Qualcuno, ignobilmente confuso fra i tanti bravi e seri giornalisti del territorio, non sopporta che Serena Ferrara abbia capacità superiori e sia più brava. Perché è una donna. Perché secondo questi deficienti (nel senso che deficitano in termini di capacità) una donna non avrebbe neppure diritto a esercitare la professione giornalistica. Se avessero lavorato con maggiore impegno e imparato meglio, da piccoli, l'ortografia e la grammatica italiana, forse non sarebbero costretti ad agire in questo modo squallido.
Qualcun altro, purtroppo confuso tra le tante persone meritevoli che indossano con onore una qualsiasi divisa, ritiene che Serena Ferrara, in quanto donna, non abbia gli stessi diritti di altri cronisti, magari amici.
Quest'abitudine molto strana di trattare male solo determinati giornalisti, specialmente se donne e in particolare, come accaduto a Serena, mentre erano sole sul posto (perchè è davvero curioso che quando mi capita di accompagnarla queste cose non accadano), va stroncata. Siamo stanchi di questi atteggiamenti ridicoli. Comportamenti infantili e inutili che in ogni caso non impediscono a BisceglieViva di affermare la sua totale superiorità, certificata dal favore dei lettori. Perché chi legge se ne sbatte del fatto che un articolo possa essere scritto da un uomo o da una donna e apprezza la qualità, lo spessore culturale, il significato di ciò che si scrive a prescindere dalle amicizie dell'autore o dell'autrice dell'articolo. Con buona pace di quattro misogini frustrati e senza speranza. Buonanotte.
Qualcuno, ignobilmente confuso fra i tanti bravi e seri giornalisti del territorio, non sopporta che Serena Ferrara abbia capacità superiori e sia più brava. Perché è una donna. Perché secondo questi deficienti (nel senso che deficitano in termini di capacità) una donna non avrebbe neppure diritto a esercitare la professione giornalistica. Se avessero lavorato con maggiore impegno e imparato meglio, da piccoli, l'ortografia e la grammatica italiana, forse non sarebbero costretti ad agire in questo modo squallido.
Qualcun altro, purtroppo confuso tra le tante persone meritevoli che indossano con onore una qualsiasi divisa, ritiene che Serena Ferrara, in quanto donna, non abbia gli stessi diritti di altri cronisti, magari amici.
Quest'abitudine molto strana di trattare male solo determinati giornalisti, specialmente se donne e in particolare, come accaduto a Serena, mentre erano sole sul posto (perchè è davvero curioso che quando mi capita di accompagnarla queste cose non accadano), va stroncata. Siamo stanchi di questi atteggiamenti ridicoli. Comportamenti infantili e inutili che in ogni caso non impediscono a BisceglieViva di affermare la sua totale superiorità, certificata dal favore dei lettori. Perché chi legge se ne sbatte del fatto che un articolo possa essere scritto da un uomo o da una donna e apprezza la qualità, lo spessore culturale, il significato di ciò che si scrive a prescindere dalle amicizie dell'autore o dell'autrice dell'articolo. Con buona pace di quattro misogini frustrati e senza speranza. Buonanotte.