Buongiorno
Onda corta, altro che "estate migliore"...
Continuare a negare l'evidenza non cambierà la realtà
venerdì 2 agosto 2019
16.10
Contrariamente a quanto sostenuto con ironia malferma da qualche isolato buontempone, forse nel tentativo di autoconvincersi, l'impressione generale riguardo l'andamento di Bisceglie sull'onda è, per ora, negativa. Sarebbe sufficiente girare la città e provare a uscire dal cerchio delle amicizie consolidate per farsi un'idea concreta di ciò che i biscegliesi pensano a proposito del cartellone estivo. Un esercizio che al giornalista riesce semplicissimo, a chi amministra - se non riesce a dimostrarsi di larghe vedute - molto meno.
Sarei davvero poco sincero coi lettori se non definissi gli eventi a pagamento con Sergio Cammariere e Giordana Angi per quello che sono stati realmente: due flop totali. Le scarse 300 presenze al concerto dell'artista calabrese di lunedì 29 luglio e il Teatro Mediterraneo mezzo vuoto per lo spettacolo della giovane interprete italo-francese di giovedì 1 agosto sono dati incontrovertibili di un doppio fallimento. Chiamarlo diversamente sarebbe ingiusto e non contribuirebbe a far sì che chi ha commesso questi errori rifletta sulle contromisure da adottare in futuro per evitarli.
Cammariere si è esibito in una cornice purtroppo desolante: c'era da aspettarselo, considerato l'appeal tutt'altro che nazional-popolare di un musicista il cui pubblico costituisce una nicchia: da raggiungere, da coccolare, da stimolare.
Quanto a Giordana, i fatti sono chiari: il suo show, inizialmente previsto e annunciato all'Arena del Mare, è stato spostato al Teatro Mediterraneo a causa del numero troppo basso di tagliandi venduti. La seconda classificata nell'edizione 2019 del talent "Amici" ha cantato nella suggestiva struttura del lungomare davanti a non più di 400 paganti. Forse il costo del biglietto d'ingresso è stato ritenuto troppo alto; è probabile abbia giocato in sfavore della data biscegliese la forte esposizione dell'interprete sul territorio nelle ultime settimane, tra il firmacopie alla Feltrinelli di Bari del 12 luglio e l'apparizione nella tappa tranese di Battiti Live domenica 16.
L'auspicio è che tutto ciò sia stato vagliato da coloro che hanno scommesso sulla buona riuscita dei due appuntamenti. La sensazione è che il calendario di Bisceglie sull'onda abbia risentito di una certa inesperienza e paghi un pizzico di approssimazione di troppo: come si può, allo stesso tempo, immaginare di concedere via Nazario Sauro sia per la cena in bianco che per lo street food, eventi così agli antipodi? Non era possibile, fra l'altro, evitare la concomitanza tra lo stesso street food e la splendida rassegna musicale Mac Boat a così pochi metri di distanza? Che senso ha avuto piazzare lo street food di fianco a via La Spiaggia? Nessuno si è reso conto di quanto la situazione stonasse totalmente col contesto?
Il cartellone è privo di un evento musicale gratuito per tutti i gusti: Bisceglie, sotto questo punto di vista, è da meno a comuni come San Ferdinando (Boombadash), Trinitapoli (Arisa) e persino Margherita (Orietta Berti). Solo l'amore per la propria città induce a evitare paragoni improponibili con Molfetta, Trani e Barletta.
L'onda è corta e tentare di risollevare la situazione, a questo punto, appare difficilissimo. La città avrà perduto un'altra estate per immaginarsi differente. Ho sempre suggerito, per esempio, l'idea di organizzare un festival musicale con la partecipazione di artisti da alcuni paesi dell'Europa orientale, in particolare quella balcanica: qualcosa che non si fa da nessun'altra parte in Italia (con l'eccezione del Trieste film festival che però riguarda il cinema) e che credo - potrei naturalmente sbagliarmi - susciterebbe curiosità, innescando forme inedite di turismo, non soltanto interno. Quest'anno non sarei stato ascoltato comunque: del resto, per qualcuno, questa è «l'estate migliore, per capacità organizzativa, varietà di contenuti e attrattività delle proposte» e gli ex dovrebbero «solo imparare». Si è visto... Eccome se si è visto!
Questo è il cartellone estivo che qualsiasi città vorrebbe... fosse quello dei comuni limitrofi. Purtroppo. Continuare a negare l'evidenza non cambierà la realtà. Facciamoci coraggio e cerchiamo, tutti insieme, di salvare il salvabile.
© riproduzione riservata
Sarei davvero poco sincero coi lettori se non definissi gli eventi a pagamento con Sergio Cammariere e Giordana Angi per quello che sono stati realmente: due flop totali. Le scarse 300 presenze al concerto dell'artista calabrese di lunedì 29 luglio e il Teatro Mediterraneo mezzo vuoto per lo spettacolo della giovane interprete italo-francese di giovedì 1 agosto sono dati incontrovertibili di un doppio fallimento. Chiamarlo diversamente sarebbe ingiusto e non contribuirebbe a far sì che chi ha commesso questi errori rifletta sulle contromisure da adottare in futuro per evitarli.
Cammariere si è esibito in una cornice purtroppo desolante: c'era da aspettarselo, considerato l'appeal tutt'altro che nazional-popolare di un musicista il cui pubblico costituisce una nicchia: da raggiungere, da coccolare, da stimolare.
Quanto a Giordana, i fatti sono chiari: il suo show, inizialmente previsto e annunciato all'Arena del Mare, è stato spostato al Teatro Mediterraneo a causa del numero troppo basso di tagliandi venduti. La seconda classificata nell'edizione 2019 del talent "Amici" ha cantato nella suggestiva struttura del lungomare davanti a non più di 400 paganti. Forse il costo del biglietto d'ingresso è stato ritenuto troppo alto; è probabile abbia giocato in sfavore della data biscegliese la forte esposizione dell'interprete sul territorio nelle ultime settimane, tra il firmacopie alla Feltrinelli di Bari del 12 luglio e l'apparizione nella tappa tranese di Battiti Live domenica 16.
L'auspicio è che tutto ciò sia stato vagliato da coloro che hanno scommesso sulla buona riuscita dei due appuntamenti. La sensazione è che il calendario di Bisceglie sull'onda abbia risentito di una certa inesperienza e paghi un pizzico di approssimazione di troppo: come si può, allo stesso tempo, immaginare di concedere via Nazario Sauro sia per la cena in bianco che per lo street food, eventi così agli antipodi? Non era possibile, fra l'altro, evitare la concomitanza tra lo stesso street food e la splendida rassegna musicale Mac Boat a così pochi metri di distanza? Che senso ha avuto piazzare lo street food di fianco a via La Spiaggia? Nessuno si è reso conto di quanto la situazione stonasse totalmente col contesto?
Il cartellone è privo di un evento musicale gratuito per tutti i gusti: Bisceglie, sotto questo punto di vista, è da meno a comuni come San Ferdinando (Boombadash), Trinitapoli (Arisa) e persino Margherita (Orietta Berti). Solo l'amore per la propria città induce a evitare paragoni improponibili con Molfetta, Trani e Barletta.
L'onda è corta e tentare di risollevare la situazione, a questo punto, appare difficilissimo. La città avrà perduto un'altra estate per immaginarsi differente. Ho sempre suggerito, per esempio, l'idea di organizzare un festival musicale con la partecipazione di artisti da alcuni paesi dell'Europa orientale, in particolare quella balcanica: qualcosa che non si fa da nessun'altra parte in Italia (con l'eccezione del Trieste film festival che però riguarda il cinema) e che credo - potrei naturalmente sbagliarmi - susciterebbe curiosità, innescando forme inedite di turismo, non soltanto interno. Quest'anno non sarei stato ascoltato comunque: del resto, per qualcuno, questa è «l'estate migliore, per capacità organizzativa, varietà di contenuti e attrattività delle proposte» e gli ex dovrebbero «solo imparare». Si è visto... Eccome se si è visto!
Questo è il cartellone estivo che qualsiasi città vorrebbe... fosse quello dei comuni limitrofi. Purtroppo. Continuare a negare l'evidenza non cambierà la realtà. Facciamoci coraggio e cerchiamo, tutti insieme, di salvare il salvabile.
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