Buongiorno
#ProLocostaiSerena
Il blog di Vito Troilo
domenica 13 agosto 2017
10.27
Fare comunicazione non è per tutti: richiede competenza, professionalità, una particolare conoscenza delle dinamiche sociali, specie dal momento in cui sono spariti i filtri e i gradi di separazione tra fruitore e fonte dell'informazione.
Il guaio di questi tempi è che cani e porci si sono convinti, in ragione del fatto di disporre degli strumenti tecnici necessari, di poter gestire la comunicazione di un evento, di un'azienda, di un'associazione sportiva o culturale senza però comprendere un'emerita mazza delle possibili ricadute negative di un loro utilizzo distorto.
«Quando un giornalista si occupa di qualsiasi materia deve assolutamente informarsi ed avere piena cognizione di causa dell'argomento, altrimenti si spara nel mucchio disinformando» avrebbe (il condizionale è d'obbligo) affermato Vincenzo De Feudis, presidente della Pro Loco di Bisceglie, in merito a una questione di lana caprina sollevata a proposito di un pezzo del blog "Il pizzicotto" nel quale il nostro direttore ha rimarcato gli effetti spiacevoli conseguenti alla chiusura dello sportello Iat. La cui natura, lo ha poi ulteriormente ribadito Serena Ferrara di modo che proprio tutti ci arrivassero a capirlo, è differente rispetto a quella delle Pro Loco.
Il buon Vincenzo De Feudis si è sentito chiamato in causa in una vicenda totalmente estranea alla Pro Loco e, senza dubbio mal consigliato, ha sparato una nota pavida, nascondendosi nel generico e non citandoci. Un evitabile infortunio comunicativo nel tentativo, ne sono convinto, di far parlare un po', attraverso il più seguito mezzo di comunicazione della città, di un ente dimenticato da tutti che a Bisceglie, negli ultimi anni, ha saputo organizzare solo qualche concorso fotografico.
Altrove, a quanto pare, la Pro Loco sembra piuttosto efficace: quella di Monte Urano, notissimo borgo di 8280 abitanti della provincia di Fermo, nelle Marche, ha addirittura organizzato, il 2 agosto del 2016, un concerto della superstar internazionale Anastacia.
La Pro Loco di Bisceglie si è comportata come quella donna di Ragusa che nel 2010 pianse la morte di un parente al funerale sbagliato. È nostro desiderio augurare il meglio a quest'associazione e magari confidare in una maggiore capacità di relazione coi media (la nostra mail è redazione@bisceglieviva.it: ogni tanto un comunicatuccio mandatelo anche a noi, dai...) e soprattutto con la città. Sono, anzi, siamo a completa disposizione della Pro Loco per conoscere, fin dentro i dettagli, di cosa si occupa e come lo fa. Un consiglio solo mi permetto di rivolgere a Vincenzo, uomo verso il quale nutro profonda stima: non trascurare più il rapporto coi mezzi di comunicazione.
Senza rancore: #ProLocostaiSerena. Buonanotte.
Il guaio di questi tempi è che cani e porci si sono convinti, in ragione del fatto di disporre degli strumenti tecnici necessari, di poter gestire la comunicazione di un evento, di un'azienda, di un'associazione sportiva o culturale senza però comprendere un'emerita mazza delle possibili ricadute negative di un loro utilizzo distorto.
«Quando un giornalista si occupa di qualsiasi materia deve assolutamente informarsi ed avere piena cognizione di causa dell'argomento, altrimenti si spara nel mucchio disinformando» avrebbe (il condizionale è d'obbligo) affermato Vincenzo De Feudis, presidente della Pro Loco di Bisceglie, in merito a una questione di lana caprina sollevata a proposito di un pezzo del blog "Il pizzicotto" nel quale il nostro direttore ha rimarcato gli effetti spiacevoli conseguenti alla chiusura dello sportello Iat. La cui natura, lo ha poi ulteriormente ribadito Serena Ferrara di modo che proprio tutti ci arrivassero a capirlo, è differente rispetto a quella delle Pro Loco.
Il buon Vincenzo De Feudis si è sentito chiamato in causa in una vicenda totalmente estranea alla Pro Loco e, senza dubbio mal consigliato, ha sparato una nota pavida, nascondendosi nel generico e non citandoci. Un evitabile infortunio comunicativo nel tentativo, ne sono convinto, di far parlare un po', attraverso il più seguito mezzo di comunicazione della città, di un ente dimenticato da tutti che a Bisceglie, negli ultimi anni, ha saputo organizzare solo qualche concorso fotografico.
Altrove, a quanto pare, la Pro Loco sembra piuttosto efficace: quella di Monte Urano, notissimo borgo di 8280 abitanti della provincia di Fermo, nelle Marche, ha addirittura organizzato, il 2 agosto del 2016, un concerto della superstar internazionale Anastacia.
La Pro Loco di Bisceglie si è comportata come quella donna di Ragusa che nel 2010 pianse la morte di un parente al funerale sbagliato. È nostro desiderio augurare il meglio a quest'associazione e magari confidare in una maggiore capacità di relazione coi media (la nostra mail è redazione@bisceglieviva.it: ogni tanto un comunicatuccio mandatelo anche a noi, dai...) e soprattutto con la città. Sono, anzi, siamo a completa disposizione della Pro Loco per conoscere, fin dentro i dettagli, di cosa si occupa e come lo fa. Un consiglio solo mi permetto di rivolgere a Vincenzo, uomo verso il quale nutro profonda stima: non trascurare più il rapporto coi mezzi di comunicazione.
Senza rancore: #ProLocostaiSerena. Buonanotte.