Buongiorno
È proprio magia
Tripudo meritato per l'orchestra "Biagio Abbate" e il maestro Benedetto Grillo
martedì 8 settembre 2020
9.41
Mentre divampa la polemica su "Ricordami", l'ultimo singolo diffuso dall'ex frontman dei Thegiornalisti Tommaso Paradiso, al punto che alcuni l'hanno definito molto somigliante al noto pezzo "È quasi magia, Johnny" di Cristina D'Avena, a Bisceglie sembra sufficiente prendere atto che "È proprio magia".
Domenica 6 settembre l'esecuzione travolgente e impeccabile di alcune delle più celebri pagine musicali di Giuseppe Verdi ha rappresentato più di qualsiasi articolo, discorso o petizione per quale motivo lasciar andar via il maestro Benedetto Grillo sarebbe imperdonabile per la comunità biscegliese. E non solo per i palati fini dei melomani più appassionati. Quando leggi negli occhi di un uomo delle istituzioni come Alfonso Manzo l'incanto e l'apprezzamento per le note suonate e cantate pensi quanto sia dirompente, in tutta la sua naturalezza, l'esempio di un Generale dei Carabinieri che applaude, in prima fila, l'esibizione di un'orchestra che rappresenta la tua città, che porta il titolo della tua Provincia. È quello il momento in cui comprendi quanto sia prezioso poter vantare una banda e un'orchestra di tale livello.
Impossibile non essere orgogliosi di ragazze e ragazzi - gran parte dei quali biscegliesi - capaci di realizzare uno spettacolo ancora più suggestivo del meraviglioso luogo scelto (il Teatro Mediterraneo) e del momento individuato per l'evento (un tramonto di settembre). Il calar del sole per godere della forza della musica, per riportare al centro i talenti dei giovani orchestrali, impreziositi dalle partecipazioni di musicisti del calibro del professor Carmine Scarpati (giusto citare anche la professoressa Clelia Sguera). Perché la musica vera è cosa ben diversa dal marketing fine a se stesso.
Gli spartiti, le voci (dei componenti dell'Alter Chorus come del soprano Marilena Gaudio, del tenore Sokol Gjergji come del baritono Antonio Stragapede) e un pizzico d'ironia - che non guasta mai - del buon Donato De Cillis cui volentieri mi presterei a far da umile spalla per condividerne l'innato senso dell'humour: tutto, nel concerto dell'orchestra lirico-sinfonica "Biagio Abbate", è sembrato al suo posto.
Tutto e tutti. Noi sui gradoni, con in prima fila il Generale Manzo cui è stato consegnato il Sigillo della Città di Bisceglie. Lui sul podio, schivo e riservato al punto da affacciarsi sul proscenio solo per fare ciò in cui è, davvero, maestro.
Benedetto Grillo è una grande eccellenza di questa città, che ha bisogno di uomini operosi, di cultura e di valore come lui. E domenica lo ha dimostrato, ancora una volta, anche ai più ottusi.
È proprio magia.
Domenica 6 settembre l'esecuzione travolgente e impeccabile di alcune delle più celebri pagine musicali di Giuseppe Verdi ha rappresentato più di qualsiasi articolo, discorso o petizione per quale motivo lasciar andar via il maestro Benedetto Grillo sarebbe imperdonabile per la comunità biscegliese. E non solo per i palati fini dei melomani più appassionati. Quando leggi negli occhi di un uomo delle istituzioni come Alfonso Manzo l'incanto e l'apprezzamento per le note suonate e cantate pensi quanto sia dirompente, in tutta la sua naturalezza, l'esempio di un Generale dei Carabinieri che applaude, in prima fila, l'esibizione di un'orchestra che rappresenta la tua città, che porta il titolo della tua Provincia. È quello il momento in cui comprendi quanto sia prezioso poter vantare una banda e un'orchestra di tale livello.
Impossibile non essere orgogliosi di ragazze e ragazzi - gran parte dei quali biscegliesi - capaci di realizzare uno spettacolo ancora più suggestivo del meraviglioso luogo scelto (il Teatro Mediterraneo) e del momento individuato per l'evento (un tramonto di settembre). Il calar del sole per godere della forza della musica, per riportare al centro i talenti dei giovani orchestrali, impreziositi dalle partecipazioni di musicisti del calibro del professor Carmine Scarpati (giusto citare anche la professoressa Clelia Sguera). Perché la musica vera è cosa ben diversa dal marketing fine a se stesso.
Gli spartiti, le voci (dei componenti dell'Alter Chorus come del soprano Marilena Gaudio, del tenore Sokol Gjergji come del baritono Antonio Stragapede) e un pizzico d'ironia - che non guasta mai - del buon Donato De Cillis cui volentieri mi presterei a far da umile spalla per condividerne l'innato senso dell'humour: tutto, nel concerto dell'orchestra lirico-sinfonica "Biagio Abbate", è sembrato al suo posto.
Tutto e tutti. Noi sui gradoni, con in prima fila il Generale Manzo cui è stato consegnato il Sigillo della Città di Bisceglie. Lui sul podio, schivo e riservato al punto da affacciarsi sul proscenio solo per fare ciò in cui è, davvero, maestro.
Benedetto Grillo è una grande eccellenza di questa città, che ha bisogno di uomini operosi, di cultura e di valore come lui. E domenica lo ha dimostrato, ancora una volta, anche ai più ottusi.
È proprio magia.