Buongiorno
Quasi primarie
Angarano e Silvestris si affronteranno realmente o decideranno di candidarsi entrambi? Il tempo stringe
mercoledì 4 gennaio 2023
09.00
Era il 18 settembre, una calda domenica. Angelantonio Angarano e Sergio Silvestris, riuniti i loro sostenitori e convocati i giornalisti accettando - una volta tanto - di sottoporsi a domande vere, annunciarono l'intenzione di svolgere primarie di coalizione per individuare chi dei due sarebbe stato il candidato sindaco espressione dell'attuale compagine amministrativa alle comunali della tarda primavera 2023 (link all'articolo).
Sono trascorsi oltre 100 giorni, ben tre mesi e mezzo, e quell'appuntamento previsto non ha ancora una data fissata sul calendario. I ragionevoli dubbi sollevati nelle scorse settimane sull'effettiva sussistenza dell'accordo fra gli sfidanti, frutto anche degli irriferibili discorsi privati e delle voci dei soliti meglio informati, hanno trovato terreno fertile al punto che, in realtà, oggi quasi nessuno crede che le primarie si svolgeranno realmente. L'attività politica di Angarano (da non confondere con quella istituzionale) si è improvvisamente intensificata dopo oltre quattro anni di sostanziale silenzio. Silvestris, poi, ha accelerato bruscamente, insistendo su progetti a medio e lungo termine quasi a segnare un distacco rispetto ad alcune scelte di colui che presiede una Giunta nella quale però siedono tre suoi fedelissimi ed è sostenuto da cinque consiglieri di suo riferimento.
La partita è virtualmente aperta nel senso che i due non nascondono di essere già in campagna elettorale ma è doveroso chiedersi, a questo punto, cosa frenerebbe la coalizione di maggioranza dal compiere il passo più significativo: definire il giorno e le modalità di svolgimento delle primarie. Il primo turno delle comunali, secondo i meglio informati, potrebbe tenersi al massimo domenica 28 maggio se non addirittura una settimana prima. Indietreggiando di due mesi esatti si giungerebbe a considerare fine marzo come il momento nel quale svelare gli schieramenti in campo e soprattutto i candidati alla carica di sindaco e, di conseguenza, per lasciar maturare le scelte dei singoli e dei gruppi sarebbe necessario che Angarano e Silvestris si fossero affrontati almeno un mese prima, quindi a fine febbraio.
L'organizzazione di un appuntamento così determinante non può certo essere lasciata a caso, specie se si tiene conto che il luogo storicamente utilizzato per le primarie (quelle del Pd e del centrosinistra) è l'ex monastero di Santa Croce, ora non disponibile. Bisognerà stampare le schede, allestire i seggi, scegliere chi "arbitrerà" le potenziali controversie. E poi ci sarebbe una campagna da portare sui fatti concreti, magari affrontando un confronto pubblico sui punti programmatici.
Ecco perché sono sempre più coloro che hanno sostituito le perplessità con la sicumera e commentano ad alta voce «Ma quali primarie?», convinti che alla lunga sia Angarano che Silvestris troveranno una scusa per candidarsi entrambi. I prossimi 15 giorni saranno decisivi e rivelatori sulle effettive intenzioni dei due pretendenti.
Sono trascorsi oltre 100 giorni, ben tre mesi e mezzo, e quell'appuntamento previsto non ha ancora una data fissata sul calendario. I ragionevoli dubbi sollevati nelle scorse settimane sull'effettiva sussistenza dell'accordo fra gli sfidanti, frutto anche degli irriferibili discorsi privati e delle voci dei soliti meglio informati, hanno trovato terreno fertile al punto che, in realtà, oggi quasi nessuno crede che le primarie si svolgeranno realmente. L'attività politica di Angarano (da non confondere con quella istituzionale) si è improvvisamente intensificata dopo oltre quattro anni di sostanziale silenzio. Silvestris, poi, ha accelerato bruscamente, insistendo su progetti a medio e lungo termine quasi a segnare un distacco rispetto ad alcune scelte di colui che presiede una Giunta nella quale però siedono tre suoi fedelissimi ed è sostenuto da cinque consiglieri di suo riferimento.
La partita è virtualmente aperta nel senso che i due non nascondono di essere già in campagna elettorale ma è doveroso chiedersi, a questo punto, cosa frenerebbe la coalizione di maggioranza dal compiere il passo più significativo: definire il giorno e le modalità di svolgimento delle primarie. Il primo turno delle comunali, secondo i meglio informati, potrebbe tenersi al massimo domenica 28 maggio se non addirittura una settimana prima. Indietreggiando di due mesi esatti si giungerebbe a considerare fine marzo come il momento nel quale svelare gli schieramenti in campo e soprattutto i candidati alla carica di sindaco e, di conseguenza, per lasciar maturare le scelte dei singoli e dei gruppi sarebbe necessario che Angarano e Silvestris si fossero affrontati almeno un mese prima, quindi a fine febbraio.
L'organizzazione di un appuntamento così determinante non può certo essere lasciata a caso, specie se si tiene conto che il luogo storicamente utilizzato per le primarie (quelle del Pd e del centrosinistra) è l'ex monastero di Santa Croce, ora non disponibile. Bisognerà stampare le schede, allestire i seggi, scegliere chi "arbitrerà" le potenziali controversie. E poi ci sarebbe una campagna da portare sui fatti concreti, magari affrontando un confronto pubblico sui punti programmatici.
Ecco perché sono sempre più coloro che hanno sostituito le perplessità con la sicumera e commentano ad alta voce «Ma quali primarie?», convinti che alla lunga sia Angarano che Silvestris troveranno una scusa per candidarsi entrambi. I prossimi 15 giorni saranno decisivi e rivelatori sulle effettive intenzioni dei due pretendenti.