Buongiorno
Quei dati incoerenti, quelle cifre inspiegabili
L'insopportabile reticenza delle fonti ufficiali sull'emergenza Coronavirus
domenica 5 aprile 2020
13.01
«Continueremo a percorrere la strada maestra della verifica costante di tutte le indiscrezioni e di tutte le fonti, al solo scopo di fornire ai lettori informazioni quanto più corrette e dettagliate possibile. Senza alcun timore di poter dare brutte notizie ma soprattutto senza alcuna fretta di cercare lo scoop a tutti i costi».
Sono queste le parole con cui, lo scorso 26 marzo (link), ho promesso ai lettori di BisceglieViva il massimo impegno nella ricerca di dati certi relativi al numero dei contagi e alle condizioni delle persone risultate positive al Coronavirus sul territorio, al solo scopo di garantire una copertura adeguata di quest'emergenza. Ho esortato, in quella circostanza, le autorità di ogni livello a comunicare con la maggiore chiarezza e trasparenza, convinto interiormente che quell'appello - uno fra i tanti rivolti dai giornalisti in queste settimane - sarebbe rimasto inascoltato.
L'incoerenza delle cifre diffuse è, finora, l'unica paradossale certezza per i cittadini pugliesi.
Venerdì, nella tarda mattinata (link), abbiamo anticipato la positività al tampone Covid-19 di sette dipendenti di Universo Salute, saliti poi a nove nel corso della procedura di analisi degli ultimi test: i bollettini ufficiali della regione, però, non hanno ancora tenuto di quei casi né venerdì pomeriggio (sono stati comunicati tre nuovi contagi nella Bat riferiti ad altre città e situazioni) né sabato, quando addirittura è stato riportato un dato di zero contagiati sul territorio della provincia.
È ancora più preoccupante, peraltro, la distonia rispetto ai decessi ufficializzati e a quelli effettivamente documentati dai resoconti giornalistici. Secondo i dati diffusi finora dalla regione, i morti nella Bat sarebbero 6, mentre tutti i nostri conteggi riferiscono purtroppo di dieci vittime.
Sullo sfondo, il tradito diritto di informazione dei cittadini, gran parte dei quali ha ben compreso e individuato le responsabilità e i responsabili di quanto continua ad accadere tutti i giorni. Proseguiremo nel nostro lavoro con ulteriore meticolosità affinché sia sempre più evidente, una volta che tutto questo sarà alla spalle, la differenza tra ricerca della verità ed eccesso di riserbo. Meglio: reticenza.
Sono queste le parole con cui, lo scorso 26 marzo (link), ho promesso ai lettori di BisceglieViva il massimo impegno nella ricerca di dati certi relativi al numero dei contagi e alle condizioni delle persone risultate positive al Coronavirus sul territorio, al solo scopo di garantire una copertura adeguata di quest'emergenza. Ho esortato, in quella circostanza, le autorità di ogni livello a comunicare con la maggiore chiarezza e trasparenza, convinto interiormente che quell'appello - uno fra i tanti rivolti dai giornalisti in queste settimane - sarebbe rimasto inascoltato.
L'incoerenza delle cifre diffuse è, finora, l'unica paradossale certezza per i cittadini pugliesi.
Venerdì, nella tarda mattinata (link), abbiamo anticipato la positività al tampone Covid-19 di sette dipendenti di Universo Salute, saliti poi a nove nel corso della procedura di analisi degli ultimi test: i bollettini ufficiali della regione, però, non hanno ancora tenuto di quei casi né venerdì pomeriggio (sono stati comunicati tre nuovi contagi nella Bat riferiti ad altre città e situazioni) né sabato, quando addirittura è stato riportato un dato di zero contagiati sul territorio della provincia.
È ancora più preoccupante, peraltro, la distonia rispetto ai decessi ufficializzati e a quelli effettivamente documentati dai resoconti giornalistici. Secondo i dati diffusi finora dalla regione, i morti nella Bat sarebbero 6, mentre tutti i nostri conteggi riferiscono purtroppo di dieci vittime.
Sullo sfondo, il tradito diritto di informazione dei cittadini, gran parte dei quali ha ben compreso e individuato le responsabilità e i responsabili di quanto continua ad accadere tutti i giorni. Proseguiremo nel nostro lavoro con ulteriore meticolosità affinché sia sempre più evidente, una volta che tutto questo sarà alla spalle, la differenza tra ricerca della verità ed eccesso di riserbo. Meglio: reticenza.