Buongiorno
Quello che mangiamo
Il blog di Vito Troilo
sabato 17 novembre 2018
13.47
La notizia dell'operazione della Guardia Costiera di Bari presso un ristorante giapponese ubicato in città, lanciata dal nostro sito nel primo pomeriggio di venerdì 16 novembre, ha scatenato il consueto tram tram mediatico della richiesta di nomi, cognomi, indirizzi, formulata dagli utenti desiderosi di sapere, conoscere, informarsi.
Non indugerò con uno spiegone sulle ragioni per cui i giornalisti non possono pubblicare questi dati comunque sensibili, non fosse altro perché ricevere un comunicato stampa, per quanto dettagliato, non equivale ad aver ottenuto il verbale di sequestro e l'eventuale ricorso dei legali degli esercenti coinvolti. Il ruolo dei media non consiste nel celebrare procedimenti penali infliggendo sanzioni e condanne.
Dovessero essere confermate o meno le responsabilità dei titolari e/o del personale del ristorante giapponese (che i lettori più attenti hanno individuato comunque) in ogni caso è lecito domandarsi quali strumenti abbiamo noi fruitori e potenziali clienti per riconoscere, nel concreto, quali rischi si possano correre.
Una riflessione, semmai, sarebbe doverosa a monte su quello che mangiamo, evitando generalizzazioni e analizzando le nostre abitudini. In un territorio nel quale ben tre locali hanno ottenuto la stella Michelin (benché non ci siano ristoranti biscegliesi) e l'offerta complessiva del comparto food è di ottima qualità, l'informazione fa la differenza. Ed è quello che cercheremo di fare in queste ore e nei prossimi giorni.
Non indugerò con uno spiegone sulle ragioni per cui i giornalisti non possono pubblicare questi dati comunque sensibili, non fosse altro perché ricevere un comunicato stampa, per quanto dettagliato, non equivale ad aver ottenuto il verbale di sequestro e l'eventuale ricorso dei legali degli esercenti coinvolti. Il ruolo dei media non consiste nel celebrare procedimenti penali infliggendo sanzioni e condanne.
Dovessero essere confermate o meno le responsabilità dei titolari e/o del personale del ristorante giapponese (che i lettori più attenti hanno individuato comunque) in ogni caso è lecito domandarsi quali strumenti abbiamo noi fruitori e potenziali clienti per riconoscere, nel concreto, quali rischi si possano correre.
Una riflessione, semmai, sarebbe doverosa a monte su quello che mangiamo, evitando generalizzazioni e analizzando le nostre abitudini. In un territorio nel quale ben tre locali hanno ottenuto la stella Michelin (benché non ci siano ristoranti biscegliesi) e l'offerta complessiva del comparto food è di ottima qualità, l'informazione fa la differenza. Ed è quello che cercheremo di fare in queste ore e nei prossimi giorni.