Buongiorno
Un faro che si riaccende
#sergiocosmaivive
mercoledì 13 marzo 2019
0.01
Non sono mai stato un tipo facilmente suscettibile al richiamo delle manifestazioni esplicite in favore o contro qualcuno o qualcosa e spesso questo mio lato del carattere è parso equivalere a una volontà di prendere le distanze da certi argomenti. In realtà non ho nulla di diverso rispetto a nessun altro e ciò che preferisco, semmai, è mettere in risalto le mie opinioni solo se utili, in qualche modo, a stimolare un confronto, aprire un dibattito quanto più costruttivo possibile sul tema, generare riflessioni. Faccio il giornalista: non ho il compito di convincere alcuno a sostenere delle tesi ma il dovere di informare con la maggiore completezza possibile. Lezioni non ne ho mai date e non comincerò certo adesso.
Non ho la tessera di "Libera" e forse non la sottoscriverò mai e al contempo rispetto e apprezzo la solerzia, l'inflessibilità, la passione di chi si impegna in quest'associazione dalle nobili finalità, cui auguro un giorno non troppo lontano di chiudere i battenti, perché equivarrebbe a certificare la fine della mafia.
Il 13 marzo non è una data qualsiasi per questa città. Lo sa benissimo chi, come me, ha compreso e riscontrato nella quotidianità con quali ferite insanabili siano costretti a convivere i parenti delle vittime. Chi, poco più che adolescente e per cinque anni, è stato alunno di un'insegnante, di una madre, di una donna forse in quella fase della sua vita troppo sola. Ma dal carattere tenace e dalla dignità immensa.
Le iniziative nel ricordo di Sergio Cosmai si sono fatte più intense, forti, decise, larghe quasi a voler scacciare il timore che l'inesorabile trascorrere del tempo potesse relegare quel tragico evento nell'oblio. Lo ritengo uno scatto sorprendente di senso civico e farò tutto quello che è nelle mie possibilità per contribuire a tenere questo faro acceso.
Ho il dovere di informare con la maggiore completezza possibile, non ho il compito di convincere qualcuno a sostenere delle tesi ma se mi dev'essere consentita un'eccezione allora scriverò che Tiziana Palazzo, la mia professoressa d'inglese al liceo, era ed è una donna straordinaria. Non a caso aveva sposato un grande uomo; un grande biscegliese.
#sergiocosmaivive
Non ho la tessera di "Libera" e forse non la sottoscriverò mai e al contempo rispetto e apprezzo la solerzia, l'inflessibilità, la passione di chi si impegna in quest'associazione dalle nobili finalità, cui auguro un giorno non troppo lontano di chiudere i battenti, perché equivarrebbe a certificare la fine della mafia.
Il 13 marzo non è una data qualsiasi per questa città. Lo sa benissimo chi, come me, ha compreso e riscontrato nella quotidianità con quali ferite insanabili siano costretti a convivere i parenti delle vittime. Chi, poco più che adolescente e per cinque anni, è stato alunno di un'insegnante, di una madre, di una donna forse in quella fase della sua vita troppo sola. Ma dal carattere tenace e dalla dignità immensa.
Le iniziative nel ricordo di Sergio Cosmai si sono fatte più intense, forti, decise, larghe quasi a voler scacciare il timore che l'inesorabile trascorrere del tempo potesse relegare quel tragico evento nell'oblio. Lo ritengo uno scatto sorprendente di senso civico e farò tutto quello che è nelle mie possibilità per contribuire a tenere questo faro acceso.
Ho il dovere di informare con la maggiore completezza possibile, non ho il compito di convincere qualcuno a sostenere delle tesi ma se mi dev'essere consentita un'eccezione allora scriverò che Tiziana Palazzo, la mia professoressa d'inglese al liceo, era ed è una donna straordinaria. Non a caso aveva sposato un grande uomo; un grande biscegliese.
#sergiocosmaivive