Buongiorno
È una vera schifezzeria
Il blog di Vito Troilo
domenica 8 gennaio 2017
12.31
La mia opinione riguardo la qualità del servizio offerto da Camassambiente e l'organizzazione della presunta "raccolta porta a porta" dei rifiuti è nota. Tornarci non avrebbe senso.
Non nasconderò certo di essere contrariato per l'atteggiamento volutamente assente, sul piano della comunicazione, dell'amministrazione comunale in queste ultime settimane: constatato (era chiaro da tempo) che l'azienda non sarebbe stata in alcun modo capace di spiegare ai biscegliesi cosa avrebbero dovuto fare per differenziare i rifiuti, ho sperato invano che chi governa questa città utilizzasse i canali a disposizione (più o meno diligentemente utilizzati per qualsiasi altro futile scopo) sopperendo a quell'inevitabile black-out.
Ha prevalso un'altra linea di comportamento: la netta volontà di prendere le distanze da Camassambiente. Una via di mezzo (della serie "Questo gestore non ci piace ma intanto spieghiamo ai cittadini come funziona la raccolta") sarebbe stata più opportuna. In questo caso Francesco Spina ha agito da politico anziché da amministratore. L'uomo delle istituzioni si sarebbe dovuto assumere l'onere di indire riunioni illustrative anche con gli scarni dati in possesso, informando quante più persone su questo nuovo servizio.
La lunga premessa era doverosa tanto quanto è impossibile non affrontare il rovescio della medaglia della questione. In una città disinformata e allo sbando, con migliaia di persone che continuano a non sapere cosa sia la raccolta "porta a porta" perché nessuno è andato a dirglielo, proliferano indisturbati gli sporcaccioni.
Quelli che conoscono benissimo il loro compito di buoni cittadini ma che tali, evidentemente, non sono. Quelli che si "sconfidano" e approfittano della situazione per fare un po' come cazzo vogliono. Quelli che non avrebbero dovuto godere di alcun alibi e che si nascondono dietro le comprensibili giustificazioni di tanti altri che hanno davvero difficoltà nel conferimento.
Quelli che hanno riempito di spazzatura l'area di parcheggio di piazza Vittorio Emanuele all'incrocio con via Alcide De Gasperi, come testimoniato dalla foto diffusa dal maestro di karate Francesco Simone. Il buon Franco li ha ben definiti "vigliacchi". Ha ragione: è da vigliacchi contribuire a un problema. Nessuno chiede a questi soggetti di risolverlo, ma perché aggravarlo? Quando l'amministrazione comunale si lamenta di questo ha ragione ma è da tempo scoccata l'ora di dare seriamente la caccia a questi zozzoni.
Grazina "la pasionaria", storica militante del Pci e quindi di Rifondazione, era solita assistere ai consigli comunali (quelli belli di un tempo, in cui prendevano la parola anche i rappresentanti delle varie maggioranze e il dibattito era stimolante) e commentare ad alta voce l'andamento dei lavori. Una volta, nel 1996, le scappò una frase, riportata fra l'altro da Nicola Ambrosino in un articolo apparso su "Il Ponte Lama".
Quella sera, neppure quattordicenne, ero presente a Palazzo San Domenico. Non ho mai dimenticato quella frase che mi è rimbalzata fra i ricordi al punto da sceglierla per chiudere questo blog: «È una vera schifezzeria». Buonanotte.
Non nasconderò certo di essere contrariato per l'atteggiamento volutamente assente, sul piano della comunicazione, dell'amministrazione comunale in queste ultime settimane: constatato (era chiaro da tempo) che l'azienda non sarebbe stata in alcun modo capace di spiegare ai biscegliesi cosa avrebbero dovuto fare per differenziare i rifiuti, ho sperato invano che chi governa questa città utilizzasse i canali a disposizione (più o meno diligentemente utilizzati per qualsiasi altro futile scopo) sopperendo a quell'inevitabile black-out.
Ha prevalso un'altra linea di comportamento: la netta volontà di prendere le distanze da Camassambiente. Una via di mezzo (della serie "Questo gestore non ci piace ma intanto spieghiamo ai cittadini come funziona la raccolta") sarebbe stata più opportuna. In questo caso Francesco Spina ha agito da politico anziché da amministratore. L'uomo delle istituzioni si sarebbe dovuto assumere l'onere di indire riunioni illustrative anche con gli scarni dati in possesso, informando quante più persone su questo nuovo servizio.
La lunga premessa era doverosa tanto quanto è impossibile non affrontare il rovescio della medaglia della questione. In una città disinformata e allo sbando, con migliaia di persone che continuano a non sapere cosa sia la raccolta "porta a porta" perché nessuno è andato a dirglielo, proliferano indisturbati gli sporcaccioni.
Quelli che conoscono benissimo il loro compito di buoni cittadini ma che tali, evidentemente, non sono. Quelli che si "sconfidano" e approfittano della situazione per fare un po' come cazzo vogliono. Quelli che non avrebbero dovuto godere di alcun alibi e che si nascondono dietro le comprensibili giustificazioni di tanti altri che hanno davvero difficoltà nel conferimento.
Quelli che hanno riempito di spazzatura l'area di parcheggio di piazza Vittorio Emanuele all'incrocio con via Alcide De Gasperi, come testimoniato dalla foto diffusa dal maestro di karate Francesco Simone. Il buon Franco li ha ben definiti "vigliacchi". Ha ragione: è da vigliacchi contribuire a un problema. Nessuno chiede a questi soggetti di risolverlo, ma perché aggravarlo? Quando l'amministrazione comunale si lamenta di questo ha ragione ma è da tempo scoccata l'ora di dare seriamente la caccia a questi zozzoni.
Grazina "la pasionaria", storica militante del Pci e quindi di Rifondazione, era solita assistere ai consigli comunali (quelli belli di un tempo, in cui prendevano la parola anche i rappresentanti delle varie maggioranze e il dibattito era stimolante) e commentare ad alta voce l'andamento dei lavori. Una volta, nel 1996, le scappò una frase, riportata fra l'altro da Nicola Ambrosino in un articolo apparso su "Il Ponte Lama".
Quella sera, neppure quattordicenne, ero presente a Palazzo San Domenico. Non ho mai dimenticato quella frase che mi è rimbalzata fra i ricordi al punto da sceglierla per chiudere questo blog: «È una vera schifezzeria». Buonanotte.