Buongiorno
Uno spiraglio al cuore
Il blog di Vito Troilo
sabato 21 luglio 2018
22.02
Mi è tornato in mente il titolo di un brano presentato al Festival di Sanremo di trent'anni fa da Mariella Nava, una cantautrice di rango eccessivamente sottovalutata. "Uno spiraglio al cuore" potrebbe essere lo slogan delle ore frenetiche e intensissime, dai mille potenziali risvolti che attendono i tifosi biscegliesi.
L'exit strategy imposta da Nicola Canonico, naturalmente alle sue condizioni, è una strada lastricata di pericoli. Il tributo da pagare al suo disimpegno, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, non si esaurisce col reperimento dei 55 mila euro della quota d'iscrizione al campionato di Serie C e con la presentazione di una garanzia fideiussoria per un importo di 350 mila euro. Il macigno, pesantissimo, è costituito dal budget necessario per affrontare il terzo torneo professionistico, seppure in una situazione di emergenza e con la prospettiva di cercare faticosamente la salvezza sul campo. Come sostenere un impegno, pur se in ristrettezza, di diverse centinaia di migliaia di euro?
L'attività dell'A. S. Bisceglie non è limitata alla prima squadra: bisognerebbe allestire un settore giovanile o tutt'al più rinsaldare il legame con Piergiuseppe Sapio e il suo staff, frutto di accordi diretti con Canonico che al momento dovrebbero essere in stand by.
Il morale della squadra attualmente al lavoro nel ritiro abruzzese di Alfedena è facilmente immaginabile: l'incertezza societaria non è certo sinonimo di serenità. Trattenere i calciatori migliori in organico, alcuni dei quali hanno importanti contratti in essere sottoscritti con l'imprenditore di Palo, non sarebbe un'impresa semplice. Sulla carta, Canonico potrebbe effettuare operazioni di mercato in entrata (o in uscita) anche in queste ore: ne ha la piena legittimità e non sarebbe tenuto a fornire alcuna spiegazione a nessuno in merito.
Quanto accaduto lunedì 16 luglio ha compromesso per sempre i rapporti già tesi tra il proprietario del club, la parte biscegliese della dirigenza (cui è imputabile, al massimo, aver peccato di lungimiranza e astuzia nel non essere riuscita a ottenere anche solo una piccola quota azionaria della srl a fronte dei sacrifici economici compiuti per salvare la società in Serie D e contribuire al budget nell'annata della promozione in C) e i tifosi. Emerge, in gran parte dei loro commenti sui social, la piena consapevolezza della gravità della situazione e una presa di maturità. Come nella canzone:
«Fammi sbagliare fammi sentire
se si può rischiare senza morire
tanto ancora tanto
fammi peccare e poi pentire
fammi un po' rubare prima di sparire
fammi un po' rubare...
Chiudi la finestra amore
ma lascia sempre uno spiraglio al cuore».
La città ha un dovere: provarle tutte, comunque.
L'exit strategy imposta da Nicola Canonico, naturalmente alle sue condizioni, è una strada lastricata di pericoli. Il tributo da pagare al suo disimpegno, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, non si esaurisce col reperimento dei 55 mila euro della quota d'iscrizione al campionato di Serie C e con la presentazione di una garanzia fideiussoria per un importo di 350 mila euro. Il macigno, pesantissimo, è costituito dal budget necessario per affrontare il terzo torneo professionistico, seppure in una situazione di emergenza e con la prospettiva di cercare faticosamente la salvezza sul campo. Come sostenere un impegno, pur se in ristrettezza, di diverse centinaia di migliaia di euro?
L'attività dell'A. S. Bisceglie non è limitata alla prima squadra: bisognerebbe allestire un settore giovanile o tutt'al più rinsaldare il legame con Piergiuseppe Sapio e il suo staff, frutto di accordi diretti con Canonico che al momento dovrebbero essere in stand by.
Il morale della squadra attualmente al lavoro nel ritiro abruzzese di Alfedena è facilmente immaginabile: l'incertezza societaria non è certo sinonimo di serenità. Trattenere i calciatori migliori in organico, alcuni dei quali hanno importanti contratti in essere sottoscritti con l'imprenditore di Palo, non sarebbe un'impresa semplice. Sulla carta, Canonico potrebbe effettuare operazioni di mercato in entrata (o in uscita) anche in queste ore: ne ha la piena legittimità e non sarebbe tenuto a fornire alcuna spiegazione a nessuno in merito.
Quanto accaduto lunedì 16 luglio ha compromesso per sempre i rapporti già tesi tra il proprietario del club, la parte biscegliese della dirigenza (cui è imputabile, al massimo, aver peccato di lungimiranza e astuzia nel non essere riuscita a ottenere anche solo una piccola quota azionaria della srl a fronte dei sacrifici economici compiuti per salvare la società in Serie D e contribuire al budget nell'annata della promozione in C) e i tifosi. Emerge, in gran parte dei loro commenti sui social, la piena consapevolezza della gravità della situazione e una presa di maturità. Come nella canzone:
«Fammi sbagliare fammi sentire
se si può rischiare senza morire
tanto ancora tanto
fammi peccare e poi pentire
fammi un po' rubare prima di sparire
fammi un po' rubare...
Chiudi la finestra amore
ma lascia sempre uno spiraglio al cuore».
La città ha un dovere: provarle tutte, comunque.