Ci vuole orecchio
Ci vuole orecchio - Ida Tritta
L'artista tranese esprime il suo pensiero attraverso la musica
lunedì 26 febbraio 2018
17.10
Ida Tritta è una cantautrice pugliese nata a Trani il 13 aprile 1996. A 13 anni inizia a seguire lezioni di canto per dedicarsi pochi anni dopo allo studio della chitarra e del pianoforte. A 18 anni entra a far parte come cantante del gruppo vocale Sunshine con cui si esibisce in molte città della sua regione. Il percorso da solista inizia nel 2014 dove, esprimendo tutte le sue potenzialità vocali, riesce ad attirare l'attenzione degli addetti ai lavori.
Quando nasce la tua passione per la musica?
Mi sono avvicinata al canto quando avevo 13 anni. Tramite un invito di una mia professoressa, ho iniziato un corso di canto nella mia scuola. Successivamente mi sono resa conto che la musica sarebbe stata la mia strada e a quel punto ho deciso di iscrivermi all'Accademia di canto che continuo a frequentare tuttora.
L'artista traduce le proprie sensazioni in musica. Questo possiamo considerarlo un dono o capacità innata?
Secondo me è un dono, ma frutto anche di tanto impegno e studio.
Il tuo inedito intitolato "Inutile" descrive le problematiche delle nuove generazioni, troppo immerse nella vita virtuale e in stili di vita poco spesso salubri e superficiali…
Il mio brano "Inutile" è indirizzato alle nuove generazioni, ma non solo. Volevo evidenziare come esse siano così prese da tutto ciò che è futile, invece di dare valore alle cose che hanno veramente importanza. Il messaggio finale è quello di iniziare a dar peso alle cose importanti, seguire le proprie passioni e porsi degli obiettivi da seguire nonostante gli ostacoli.
A tuo parere i giovani utilizzano in maniera spropositata le nuove tecnologie?
Credo che la tecnologia faccia parte della quotidianità, ma se usata nel modo giusto può essere molto utile. E' anche vero che a volte ci si lascia quasi travolgere da essa perdendo, così, il contatto con la realtà.
Bisognerebbe incentivare all'utilizzo corretto e consapevole di questi dispositivi?
Sarebbe giusto sensibilizzare i ragazzi mostrando loro il corretto utilizzo di questi dispositivi, parlando anche dei rischi e pericoli che questi comportano.
È inutile continuare a percorrere strade incerte per realizzare i propri sogni?
Nella vita nessuna strada è certa, per questo ritengo sia giusto credere in se stessi e coltivare i propri sogni rimanendo sempre realisti.
Quanto è stato fondamentale l'apporto di Fabio Biko Vaccaro nella realizzazione del brano?
Il lavoro di Fabio Biko Vaccaro è stato fondamentale per il completamento del brano. Lui si è occupato dell'arrangiamento della canzone riuscendo a capire quale aria volessi dare al brano e a dargli la giusta carica.
L'abitudine allo stare fermi fa male alla crescita salutare della nostra società?
Il rimanere fermi, non avere ambizioni, non avere passioni, ci porta a essere inutili nei confronti della società. Questo è di certo un male perché se non si ha la voglia di fare o di fare meglio, non c'è crescita.
Come controlli le emozioni prima di una performance?
È normale essere emozionati prima di un'esibizione ma bisogna anche mantenere la giusta calma per dare il meglio sul palco. Personalmente prima di esibirmi ripeto il repertorio per essere ancora più sicura e per essere più carica sul palco.
Cosa si prospetta nel tuo futuro musicale?
Voglio continuare a lavorare sulla mia musica, continuare a comporre canzoni che mi rispecchino e che possano sempre piacere al pubblico, senza smettere di imparare e studiare tutto ciò che fa parte del campo musicale.
Quando nasce la tua passione per la musica?
Mi sono avvicinata al canto quando avevo 13 anni. Tramite un invito di una mia professoressa, ho iniziato un corso di canto nella mia scuola. Successivamente mi sono resa conto che la musica sarebbe stata la mia strada e a quel punto ho deciso di iscrivermi all'Accademia di canto che continuo a frequentare tuttora.
L'artista traduce le proprie sensazioni in musica. Questo possiamo considerarlo un dono o capacità innata?
Secondo me è un dono, ma frutto anche di tanto impegno e studio.
Il tuo inedito intitolato "Inutile" descrive le problematiche delle nuove generazioni, troppo immerse nella vita virtuale e in stili di vita poco spesso salubri e superficiali…
Il mio brano "Inutile" è indirizzato alle nuove generazioni, ma non solo. Volevo evidenziare come esse siano così prese da tutto ciò che è futile, invece di dare valore alle cose che hanno veramente importanza. Il messaggio finale è quello di iniziare a dar peso alle cose importanti, seguire le proprie passioni e porsi degli obiettivi da seguire nonostante gli ostacoli.
A tuo parere i giovani utilizzano in maniera spropositata le nuove tecnologie?
Credo che la tecnologia faccia parte della quotidianità, ma se usata nel modo giusto può essere molto utile. E' anche vero che a volte ci si lascia quasi travolgere da essa perdendo, così, il contatto con la realtà.
Bisognerebbe incentivare all'utilizzo corretto e consapevole di questi dispositivi?
Sarebbe giusto sensibilizzare i ragazzi mostrando loro il corretto utilizzo di questi dispositivi, parlando anche dei rischi e pericoli che questi comportano.
È inutile continuare a percorrere strade incerte per realizzare i propri sogni?
Nella vita nessuna strada è certa, per questo ritengo sia giusto credere in se stessi e coltivare i propri sogni rimanendo sempre realisti.
Quanto è stato fondamentale l'apporto di Fabio Biko Vaccaro nella realizzazione del brano?
Il lavoro di Fabio Biko Vaccaro è stato fondamentale per il completamento del brano. Lui si è occupato dell'arrangiamento della canzone riuscendo a capire quale aria volessi dare al brano e a dargli la giusta carica.
L'abitudine allo stare fermi fa male alla crescita salutare della nostra società?
Il rimanere fermi, non avere ambizioni, non avere passioni, ci porta a essere inutili nei confronti della società. Questo è di certo un male perché se non si ha la voglia di fare o di fare meglio, non c'è crescita.
Come controlli le emozioni prima di una performance?
È normale essere emozionati prima di un'esibizione ma bisogna anche mantenere la giusta calma per dare il meglio sul palco. Personalmente prima di esibirmi ripeto il repertorio per essere ancora più sicura e per essere più carica sul palco.
Cosa si prospetta nel tuo futuro musicale?
Voglio continuare a lavorare sulla mia musica, continuare a comporre canzoni che mi rispecchino e che possano sempre piacere al pubblico, senza smettere di imparare e studiare tutto ciò che fa parte del campo musicale.