Ci vuole orecchio
Dimina
L'artista conversanese presenta il suo primo singolo intitolato "And I feel you"
domenica 9 luglio 2017
12.00
Che cosa significa il nome d'arte "Dimina"?
Ho vissuto in un piccolo paesino dove ci conoscevamo tutti, e sin da piccolo tutti si riferivano a me come Angelo di Mina, che sarebbe mia madre, da lì nasce Dimina.
Sognare è lecito anche a trent'anni?
È sempre stato lecito sognare, non bisogna mai smettere di farlo. Crescere non credo voglia dire dover smettere di farlo, e poi come si dice: sognare è gratis.
È più importante essere se stessi o trasmettere originalità...
Essere se stessi per me è sempre stata la cosa più importante, oggi non è così semplice trasmettere originalità, però credo che essendo se stessi si possa essere riconoscibili.
Il tuo inedito "And I feel you" parla del rapporto che ognuno di noi ha con la felicità, a partire da quando si è bambini a quando si è grandi...
La felicità bisogna ricercarla nella semplicità delle cose di tutti i giorni.
Cosa rappresenta per te la felicità?
Avere la possibilità di fare quello che mi piace con il sostegno di chi mi ama.
Ci sono alcune cose del tuo passato che non rifaresti?
Se dovessi per forza trovare qualcosa che non rifarei, non avrei voluto lasciare la pallacanestro quando avevo 16 anni.
Qual è il tuo gesto scaramantico prima di salire sul palco?
Non ho un gesto scaramantico in particolare, cerco solo di rilassarmi il più possibile per affrontare la performance nel miglior modo.
Per quale motivo scrivi le tue canzoni solo in inglese?
Mi piacerebbe scrivere anche in italiano però l'inglese ti permette di avere più possibilità anche all'estero. Per quanto riguarda l'italiano spero di sentirmi ispirato: ci proverò, prima o poi.
La musica è uno strumento per esorcizzare la paura?
Per me non è esattamente così, nel senso che ci sono sempre state le paure, i momenti difficili, però sono anche quelli che ti rendono più forte. Credo che avere paura sia normale quando si tiene molto a qualcosa.
Cosa prevedi per il tuo futuro artistico?
Stiamo lavorando all'uscita dell'ep, spero che la gente continui a seguirmi e sostenermi, e di avere la possibilità di poter fare questo il più a lungo possibile.
Ho vissuto in un piccolo paesino dove ci conoscevamo tutti, e sin da piccolo tutti si riferivano a me come Angelo di Mina, che sarebbe mia madre, da lì nasce Dimina.
Sognare è lecito anche a trent'anni?
È sempre stato lecito sognare, non bisogna mai smettere di farlo. Crescere non credo voglia dire dover smettere di farlo, e poi come si dice: sognare è gratis.
È più importante essere se stessi o trasmettere originalità...
Essere se stessi per me è sempre stata la cosa più importante, oggi non è così semplice trasmettere originalità, però credo che essendo se stessi si possa essere riconoscibili.
Il tuo inedito "And I feel you" parla del rapporto che ognuno di noi ha con la felicità, a partire da quando si è bambini a quando si è grandi...
La felicità bisogna ricercarla nella semplicità delle cose di tutti i giorni.
Cosa rappresenta per te la felicità?
Avere la possibilità di fare quello che mi piace con il sostegno di chi mi ama.
Ci sono alcune cose del tuo passato che non rifaresti?
Se dovessi per forza trovare qualcosa che non rifarei, non avrei voluto lasciare la pallacanestro quando avevo 16 anni.
Qual è il tuo gesto scaramantico prima di salire sul palco?
Non ho un gesto scaramantico in particolare, cerco solo di rilassarmi il più possibile per affrontare la performance nel miglior modo.
Per quale motivo scrivi le tue canzoni solo in inglese?
Mi piacerebbe scrivere anche in italiano però l'inglese ti permette di avere più possibilità anche all'estero. Per quanto riguarda l'italiano spero di sentirmi ispirato: ci proverò, prima o poi.
La musica è uno strumento per esorcizzare la paura?
Per me non è esattamente così, nel senso che ci sono sempre state le paure, i momenti difficili, però sono anche quelli che ti rendono più forte. Credo che avere paura sia normale quando si tiene molto a qualcosa.
Cosa prevedi per il tuo futuro artistico?
Stiamo lavorando all'uscita dell'ep, spero che la gente continui a seguirmi e sostenermi, e di avere la possibilità di poter fare questo il più a lungo possibile.