Ci vuole orecchio
Rosario Canale
Il cantautore calabrese presenta il suo nuovo inedito intitolato "Resto qui accanto"
venerdì 16 giugno 2017
07.30
Rosario Canale è quello che tanti definirebbero un bambino prodigio e calca i palcoscenici da sempre.
Nato a Reggio Calabria il 26 Maggio 1992, nel 2002 ha partecipato al programma "Bravo Bravissimo" e si è laureato con 110 e lode a Vibo Valentia in "Musica, Scienze, Spettacolo e Tecnologia del Suono" . Nel 2016 ha ottenuto il disco di platino come autore per il brano "Infinite volte" in gara a Sanremo 2016 scritto per Lorenzo Fragola. Ha vinto in qualità di autore nella categoria Nuove Proposte con il brano "Ora Mai" scritto e composto per Lele.
Ha fatto anche parte della sedicesima edizione della scuola di Amici di Maria De Filippi grazie al singolo "Resto qui accanto" ed è, inoltre, autore del brano "Ti avrei voluto dire" della finalista Federica Carta.
Rosario è una rarità perché è anche tra i pochissimi talenti precoci che non ha mollato per un solo giorno. Ora sta facendo il giro d'Italia per presentare l'album che potrebbe portarlo anche alla svolta in termini di notorietà.
Quando è nato l'artista Rosario Canale?
La mia passione per la musica è nata prestissimo. Intorno a 3-4 anni i miei genitori mi hanno regalato la prima tastiera. Da li è partito tutto.
Credi che si nasca con la predisposizione innata per la musica?
Credo che, sicuramente, se parti molto presto avrai una marcia in più rispetto a chi si avvicina alla musica più tardi. Tuttavia si possono ottenere risultati anche partendo dopo. Quindi non credo sia necessariamente una cosa innata. Una cosa è certa: per raggiungere determinati risultati musicali devi studiare tanto.
Il tuo brano intitolato "Resto qui accanto" narra di una storia d'amore tormentata che continua nonostante le difficoltà.
Il brano, in realtà, è stato scritto pensando a mio fratello Filippo e parlava dell'importanza di rimanere accanto alle persone care e di come queste mi hanno risollevato nei momenti difficili facendomi anche sbagliare, perché gli errori ti insegnano a crescere.
Restare non sempre è la migliore decisione?
Non so se sia la migliore ma di sicuro spesso è la più difficile, la più faticosa ed è quella che mi ha fatto assumere più responsabilità ma anche più soddisfazioni.
Le collaborazioni con autori del calibro di: Marco Mengoni, Lorenzo Fragola, Lele e Zero Assoluto fanno di te l'artista che sognavi?
Queste collaborazioni mi hanno reso molto felice e ce ne sono già tante altre in prospettiva. Spero semplicemente di aver lasciato una traccia positiva e inconfondibile su ogni artista che incontro e in ogni cosa che ho fatto.
Che cosa ha significato per te la partecipazione alla trasmissione Amici di Maria de Filippi?
Amici è stata un'esperienza costruttiva che credevo vivamente potesse durare più a lungo. Le dinamiche televisive sono abbastanza diverse dalla vita reale quindi se non sei bravo a mettere subito a fuoco la situazione rischi di farti molto male. Al contrario se riesci a fare le scelte giuste, un format come Amici non può che aiutarti ad ampliare le tue opportunità.
Tutte le tecnologie messe a nostra disposizione distolgono gli artisti dal loro principale impiego: fare musica…
Si, è vero. I social hanno distolto l'attenzione dal reale contenuto e dalla validità di un artista. Spesso si bada più a quanti like, views o followers ci sono su una pagina piuttosto che al contenuto. Il pubblico è ormai succube di questo sistema che è ampiamente manipolabile e spesso fittizio. Oggi nascono più "artisti" (prestati alla musica) dal web che non dalla gavetta e dallo studio e questo è alquanto strano. Ho sempre ritenuto che debba esserci prima il contenuto e poi l'apparenza.
Cosa ricerchi durante la composizione e scrittura dei tuoi brani?
Ho sempre cercato di descrivere, risolvere, raccontare, far giudicare, educare. Mi è sempre piaciuto trasmettere positività attraverso le canzoni. Spesso mi è capitato di scrivere quello che mi succedeva, altre volte mi immedesimavo nelle storie che volevo raccontare. Mi è sempre piaciuto giocare con la parola e analizzare le cose da prospettive diverse. Ho tante cose in cantina da farvi ascoltare…
Qual è il desiderio più grande in questo momento della tua vita?
Il mio desiderio più grande sarebbe quello di continuare ad ampliare le mie conoscenze, imparare ancora tanto ed avere ancora tante collaborazioni cercando di stare sempre di più a contatto con il mio pubblico che spero diventi sempre più grande e contento della mia produttività.
Dacci delle anticipazioni sulle tue prossime uscite.
In questo periodo mi sto dedicando al mio "Resto qui accanto", tour del quale sono molto soddisfatto e che mi terrà impegnato per tutta l'estate. Recentemente ho conosciuto Deborah Iurato e mi piacerebbe, oltre che come autore, una collaborazione artistica con lei, che ho scoperto essere una persona veramente umile e simpatica oltre che un'interprete superlativa. Chissà.
Nato a Reggio Calabria il 26 Maggio 1992, nel 2002 ha partecipato al programma "Bravo Bravissimo" e si è laureato con 110 e lode a Vibo Valentia in "Musica, Scienze, Spettacolo e Tecnologia del Suono" . Nel 2016 ha ottenuto il disco di platino come autore per il brano "Infinite volte" in gara a Sanremo 2016 scritto per Lorenzo Fragola. Ha vinto in qualità di autore nella categoria Nuove Proposte con il brano "Ora Mai" scritto e composto per Lele.
Ha fatto anche parte della sedicesima edizione della scuola di Amici di Maria De Filippi grazie al singolo "Resto qui accanto" ed è, inoltre, autore del brano "Ti avrei voluto dire" della finalista Federica Carta.
Rosario è una rarità perché è anche tra i pochissimi talenti precoci che non ha mollato per un solo giorno. Ora sta facendo il giro d'Italia per presentare l'album che potrebbe portarlo anche alla svolta in termini di notorietà.
Quando è nato l'artista Rosario Canale?
La mia passione per la musica è nata prestissimo. Intorno a 3-4 anni i miei genitori mi hanno regalato la prima tastiera. Da li è partito tutto.
Credi che si nasca con la predisposizione innata per la musica?
Credo che, sicuramente, se parti molto presto avrai una marcia in più rispetto a chi si avvicina alla musica più tardi. Tuttavia si possono ottenere risultati anche partendo dopo. Quindi non credo sia necessariamente una cosa innata. Una cosa è certa: per raggiungere determinati risultati musicali devi studiare tanto.
Il tuo brano intitolato "Resto qui accanto" narra di una storia d'amore tormentata che continua nonostante le difficoltà.
Il brano, in realtà, è stato scritto pensando a mio fratello Filippo e parlava dell'importanza di rimanere accanto alle persone care e di come queste mi hanno risollevato nei momenti difficili facendomi anche sbagliare, perché gli errori ti insegnano a crescere.
Restare non sempre è la migliore decisione?
Non so se sia la migliore ma di sicuro spesso è la più difficile, la più faticosa ed è quella che mi ha fatto assumere più responsabilità ma anche più soddisfazioni.
Le collaborazioni con autori del calibro di: Marco Mengoni, Lorenzo Fragola, Lele e Zero Assoluto fanno di te l'artista che sognavi?
Queste collaborazioni mi hanno reso molto felice e ce ne sono già tante altre in prospettiva. Spero semplicemente di aver lasciato una traccia positiva e inconfondibile su ogni artista che incontro e in ogni cosa che ho fatto.
Che cosa ha significato per te la partecipazione alla trasmissione Amici di Maria de Filippi?
Amici è stata un'esperienza costruttiva che credevo vivamente potesse durare più a lungo. Le dinamiche televisive sono abbastanza diverse dalla vita reale quindi se non sei bravo a mettere subito a fuoco la situazione rischi di farti molto male. Al contrario se riesci a fare le scelte giuste, un format come Amici non può che aiutarti ad ampliare le tue opportunità.
Tutte le tecnologie messe a nostra disposizione distolgono gli artisti dal loro principale impiego: fare musica…
Si, è vero. I social hanno distolto l'attenzione dal reale contenuto e dalla validità di un artista. Spesso si bada più a quanti like, views o followers ci sono su una pagina piuttosto che al contenuto. Il pubblico è ormai succube di questo sistema che è ampiamente manipolabile e spesso fittizio. Oggi nascono più "artisti" (prestati alla musica) dal web che non dalla gavetta e dallo studio e questo è alquanto strano. Ho sempre ritenuto che debba esserci prima il contenuto e poi l'apparenza.
Cosa ricerchi durante la composizione e scrittura dei tuoi brani?
Ho sempre cercato di descrivere, risolvere, raccontare, far giudicare, educare. Mi è sempre piaciuto trasmettere positività attraverso le canzoni. Spesso mi è capitato di scrivere quello che mi succedeva, altre volte mi immedesimavo nelle storie che volevo raccontare. Mi è sempre piaciuto giocare con la parola e analizzare le cose da prospettive diverse. Ho tante cose in cantina da farvi ascoltare…
Qual è il desiderio più grande in questo momento della tua vita?
Il mio desiderio più grande sarebbe quello di continuare ad ampliare le mie conoscenze, imparare ancora tanto ed avere ancora tante collaborazioni cercando di stare sempre di più a contatto con il mio pubblico che spero diventi sempre più grande e contento della mia produttività.
Dacci delle anticipazioni sulle tue prossime uscite.
In questo periodo mi sto dedicando al mio "Resto qui accanto", tour del quale sono molto soddisfatto e che mi terrà impegnato per tutta l'estate. Recentemente ho conosciuto Deborah Iurato e mi piacerebbe, oltre che come autore, una collaborazione artistica con lei, che ho scoperto essere una persona veramente umile e simpatica oltre che un'interprete superlativa. Chissà.