Ci vuole orecchio
Sergio Colamartino
Il chitarrista biscegliese esprime il suo talento attraverso la musica
mercoledì 6 febbraio 2019
Sergio Colamartino, biscegliese, esprime fin dalla tenera età un forte legame con la musica imparando a suonare il suo strumento preferito: la chitarra. Nel corso degli anni ha affinato gli studi musicali prendendo lezione dall'insegnante Antonio Dell'Olio che col tempo ha migliorato la padronanza della tecnica musicale del suo allievo facendolo arrivare a livelli molto soddisfacenti. Il suo spirito altruista si fonde perfettamente con il modo consapevole e maturo di fare musica che rende piacevole ascoltarlo quando suona davanti ad una fetta di pubblico molto consistente.
Quando nasce la tua passione per la musica?
Ho iniziato a intraprendere lo studio della musica a sei anni perché credevo fosse la forma espressiva più appropriata per me per veicolare e trasmettere emozioni agli altri. La mia famiglia mi ha sostenuto nel corso degli anni nel percorso di formazione artistica e personale, spronandomi a dare sempre il meglio.
Qual è stato il motivo che ti ha spinto ad intraprendere lo studio della chitarra?
Ho capito fin dal primo momento che la chitarra sarebbe stata lo strumento più adatto per sviluppare le mie capacità compositive e musicali poiché ero fortemente attratto dal ritmo che produceva questo strumento. Lo studio della chitarra mi ha dato la possibilità di diventare un musicista versatile e completo da tutti i punti di vista.
La musica può aiutarci nei momenti di difficoltà?
La musica è un mezzo di comunicazione potentissimo che ci consente di trasformare tutte le situazioni negative che viviamo nella nostra esistenza in energia vitale da incanalare per produrre qualcosa di buono e soddisfacente per noi e per gli altri.
Che differenza riscontri tra suonare nella propria cameretta o davanti ad un pubblico numeroso?
La capacità di un grande artista sta nel saper catturare l'attenzione del proprio pubblico senza farsi tradire da emozione, paura e timidezza. Quando ci si esibisce davanti a tante persone bisogna isolarsi da tutto è cercare di concentrasi esclusivamente sull'esibizione e su ciò che si vuole comunicare al pubblico. In sintesi, bisogna comportarsi nello stesso mondo di quando si suona nella propria cameretta.
Quali sono i tuo artisti preferiti?
Essenzialmente prediligo l'ascolto del genere musicale rock-melodico italiano di band come i Litfiba. Se ci spostiamo sul versante straniero, la mia attenzione si sposa su band come U2, Red Hot Chili Peppers e Simple Minds.
È vero che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti? Lo stesso discorso vale vale per la musica?
Non concordo pienamente con questa affermazione perché penso che nella musica ci sia una cosa molto importante chiamata sintonia che nasce nel momento in cui due persone riscontrano delle affinità sia a livello artistico che relazionale. Credo che abbia la fortuna di fare questo mestiere deve mettere davanti a tutto la massima sincerità con cui si esprime al pubblico a cui si rivolge. Questo penso sia il motivo per cui sia molto difficile fingere nella musica.
Che cosa provi realmente quando suoni?
Suonare rappresenta uno dei pochi momenti in cui sono in pace con me stesso e posso essere ciò che voglio. Stare sul palco davanti a tante persone è una cosa che a parole difficilmente si può spiegare. Generalmente provo delle emozioni contrastanti che si possono sintetizzare in un misto tra felicità e paura.
I piccoli gesti quotidiani sono quelli più belli e importanti perché ti fanno riscoprire la bellezza?
Gli artisti vivono la vita con semplicità perché la musica è la cosa più bella e pura che possa esistere. Credo che nella società attuale si siano persi i valori fondamentali per i quali bisogna vivere, dando importanza alle cose abbastanza futili e materialiste.
Le cose belle durano troppo poco?
Credo che molte persone non abbiamo compreso la reale percezione che il tempo è un bene prezioso che non va sprecato inutilmente. Dobbiamo praticare uno stile di vita sano ed equilibrato divertendoci in modo corretto.
Che cosa prevedi nel tuo futuro artistico?
Sto cercando un gruppo con il quale intraprendere un nuovo ed entusiasmante percorso, auspicando di poter creare nuovi progetti musicali.
Quando nasce la tua passione per la musica?
Ho iniziato a intraprendere lo studio della musica a sei anni perché credevo fosse la forma espressiva più appropriata per me per veicolare e trasmettere emozioni agli altri. La mia famiglia mi ha sostenuto nel corso degli anni nel percorso di formazione artistica e personale, spronandomi a dare sempre il meglio.
Qual è stato il motivo che ti ha spinto ad intraprendere lo studio della chitarra?
Ho capito fin dal primo momento che la chitarra sarebbe stata lo strumento più adatto per sviluppare le mie capacità compositive e musicali poiché ero fortemente attratto dal ritmo che produceva questo strumento. Lo studio della chitarra mi ha dato la possibilità di diventare un musicista versatile e completo da tutti i punti di vista.
La musica può aiutarci nei momenti di difficoltà?
La musica è un mezzo di comunicazione potentissimo che ci consente di trasformare tutte le situazioni negative che viviamo nella nostra esistenza in energia vitale da incanalare per produrre qualcosa di buono e soddisfacente per noi e per gli altri.
Che differenza riscontri tra suonare nella propria cameretta o davanti ad un pubblico numeroso?
La capacità di un grande artista sta nel saper catturare l'attenzione del proprio pubblico senza farsi tradire da emozione, paura e timidezza. Quando ci si esibisce davanti a tante persone bisogna isolarsi da tutto è cercare di concentrasi esclusivamente sull'esibizione e su ciò che si vuole comunicare al pubblico. In sintesi, bisogna comportarsi nello stesso mondo di quando si suona nella propria cameretta.
Quali sono i tuo artisti preferiti?
Essenzialmente prediligo l'ascolto del genere musicale rock-melodico italiano di band come i Litfiba. Se ci spostiamo sul versante straniero, la mia attenzione si sposa su band come U2, Red Hot Chili Peppers e Simple Minds.
È vero che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti? Lo stesso discorso vale vale per la musica?
Non concordo pienamente con questa affermazione perché penso che nella musica ci sia una cosa molto importante chiamata sintonia che nasce nel momento in cui due persone riscontrano delle affinità sia a livello artistico che relazionale. Credo che abbia la fortuna di fare questo mestiere deve mettere davanti a tutto la massima sincerità con cui si esprime al pubblico a cui si rivolge. Questo penso sia il motivo per cui sia molto difficile fingere nella musica.
Che cosa provi realmente quando suoni?
Suonare rappresenta uno dei pochi momenti in cui sono in pace con me stesso e posso essere ciò che voglio. Stare sul palco davanti a tante persone è una cosa che a parole difficilmente si può spiegare. Generalmente provo delle emozioni contrastanti che si possono sintetizzare in un misto tra felicità e paura.
I piccoli gesti quotidiani sono quelli più belli e importanti perché ti fanno riscoprire la bellezza?
Gli artisti vivono la vita con semplicità perché la musica è la cosa più bella e pura che possa esistere. Credo che nella società attuale si siano persi i valori fondamentali per i quali bisogna vivere, dando importanza alle cose abbastanza futili e materialiste.
Le cose belle durano troppo poco?
Credo che molte persone non abbiamo compreso la reale percezione che il tempo è un bene prezioso che non va sprecato inutilmente. Dobbiamo praticare uno stile di vita sano ed equilibrato divertendoci in modo corretto.
Che cosa prevedi nel tuo futuro artistico?
Sto cercando un gruppo con il quale intraprendere un nuovo ed entusiasmante percorso, auspicando di poter creare nuovi progetti musicali.