E guardo il mondo da un oblò
Bisceglie-Bari, una domenica particolare
Il giorno che tutti abbiamo sempre sognato
domenica 10 novembre 2019
9.10
Tanta invidia. Abitare a 800km di distanza e non poter assistere ad una storica gara, non poter ascoltare i cori degli ultrà, con lo stadio tutto esaurito. Per la mia generazione, l'ultima cresciuta senza le tv a pagamento, Bari e "la Bari" hanno rappresentato l'anello di congiunzione tra la passione per il calcio e la possibilità di vedere dal vivo i propri campioni preferiti. "La Bari" permetteva di dare corpo e spessore al tuo album di calciatori. Le domeniche al "San Nicola" erano gite familiari a base di panini, parmigiana, Borghetti, senza tornelli e zone di prefiltraggio.
Ho molti amici che tifano Bari, non per le grandi squadre del nord. Per la prima volta non dovranno percorrere tanti chilometri per seguirla. Io invece sarò a 800 chilometri di distanza e non potrò godermi lo spettacolo. In fin dei conti, con buona pace di politici e politicanti, Bisceglie è una città del nordbarese e non una del sud dell'insulsa Bat. Il nostro prefisso è 080. Non lo dimentichiamo.
Lo scorso anno, probabilmente per la prima volta insieme al Monopoli, Bisceglie è stata la squadra calcistica professionistica capofila della nostra terra. Domenica ci sarà la riconsegna dello scettro. Per me, oggi, si chiude un cerchio. In piedi, tra i distinti, ci sarà anche mio zio, Pinuccio Losapio, che da bambino mi accompagnava mano a mano al "San Nicola" una domenica e sui gradoni del campi del Don Uva l'altra, prima di diventare il segretario del "Bisceglie1913DonUva" e trascinarmi con sé al "Ventura", nel periodo dei campionati di Promozione ed Eccelleza, insegnandomi che non importa la categoria ma la passione.
Cara Bisceglie, goditi questa giornata. Fallo per me e per tutti quelli che abitano a centinaia di chilometri di distanza, sono biscegliesi e hanno "la Bari" nel cuore. Oggi è il giorno che tutti abbiamo sempre sognato.
Ho molti amici che tifano Bari, non per le grandi squadre del nord. Per la prima volta non dovranno percorrere tanti chilometri per seguirla. Io invece sarò a 800 chilometri di distanza e non potrò godermi lo spettacolo. In fin dei conti, con buona pace di politici e politicanti, Bisceglie è una città del nordbarese e non una del sud dell'insulsa Bat. Il nostro prefisso è 080. Non lo dimentichiamo.
Lo scorso anno, probabilmente per la prima volta insieme al Monopoli, Bisceglie è stata la squadra calcistica professionistica capofila della nostra terra. Domenica ci sarà la riconsegna dello scettro. Per me, oggi, si chiude un cerchio. In piedi, tra i distinti, ci sarà anche mio zio, Pinuccio Losapio, che da bambino mi accompagnava mano a mano al "San Nicola" una domenica e sui gradoni del campi del Don Uva l'altra, prima di diventare il segretario del "Bisceglie1913DonUva" e trascinarmi con sé al "Ventura", nel periodo dei campionati di Promozione ed Eccelleza, insegnandomi che non importa la categoria ma la passione.
Cara Bisceglie, goditi questa giornata. Fallo per me e per tutti quelli che abitano a centinaia di chilometri di distanza, sono biscegliesi e hanno "la Bari" nel cuore. Oggi è il giorno che tutti abbiamo sempre sognato.