ENAPA e CAF Confagricoltura
Saldo e dichiarazione IMU 2019: novità e scadenze
Le istruzioni di Enapa e CAF Confagricoltura
sabato 30 novembre 2019
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Nel mese di dicembre sono previste due importanti scadenze: quella del saldo IMU da pagare entro il giorno 16 e quella per presentare la Dichiarazione IMU che, con il c.d. Decreto Crescita, è slittata al 31 dicembre.
• in unica soluzione a giugno (quest'anno scadenza 17 giugno 2019)
• in due rate con scadenza giugno e dicembre.
In entrambi i casi bisogna porre attenzione sul fatto che nel versamento dell'acconto si applicano le aliquote previste per l'anno precedente. Di conseguenza, a dicembre, a seguito di possibili variazioni delle aliquote comunali, si dovrà verificare se sarà necessario corrispondere eventuali somme a conguaglio di quanto versato in unica soluzione a giugno; nel caso di versamento in due rate, invece, non è detto che il saldo di dicembre sia dello stesso importo dell'acconto calcolato 6 mesi prima. Dunque, per scoprire quanto versare in sede di saldo, si dovrà procedere con il calcolo annuale dell'imposta con le nuove aliquote pubblicate per l'anno 2019 e togliere quanto già versato in acconto. Una volta fatto, si andrà a versare il dovuto con scadenza 16 dicembre 2019.
Dichiarazione IMU, scadenza dal 30 giugno al 31 dicembre 2019
La prima novità è rappresentata dalla scadenza per la presentazione della Dichiarazione IMU che passa dal 30 giugno al 31 dicembre già dal 2019.
La data ovviamente è da riferirsi all'anno successivo a quello in cui si è verificato il presupposto impositivo e quindi, per l'anno in corso, sono da comunicare tutte le variazioni intervenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del 2018.
L'obbligo di presentare la Dichiarazione IMU riguarda ad esempio i casi in cui l'immobile è stato assegnato all'ex coniuge dopo la separazione o il divorzio oppure, nel caso di comunicazione della scelta di quale immobile adibire come abitazione principale, nel caso di coniugi proprietari di due diverse case.
Dichiarazione IMU, quando non è più obbligatoria: via adempimenti per comodato e canone concordato
La modifica della scadenza si accompagna all'importante semplificazione introdotta proprio in materia di dichiarazione IMU, che già dal 2019 non sarà più obbligatoria per fruire di sconti e agevolazioni.
È stato infatti abolito l'obbligo di invio del modello di dichiarazione nel quale si attesta il possesso dei requisiti per fruire delle agevolazioni a titolo di imposta municipale propria (IMU) e di tassa sui servizi indivisibili (TASI) nei casi di immobili concessi in comodato a parenti in linea retta di primo grado (compreso il coniuge del comodatario in caso di decesso di quest'ultimo purché in presenza di figli minori) per i quali è possibile usufruire della riduzione del 50% della base imponibile IMU in presenza dei requisiti previsti dall'art 13, comma 3 lettera 0a) del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011.
Allo stesso modo, per ottenere l'agevolazione della riduzione al 75% dell'IMU sugli immobili locati a canone concordato il soggetto passivo è esonerato dalla presentazione del modello di dichiarazione che attesti il possesso del requisito, e da qualunque altro onere di dichiarazione o comunicazione.
Per ulteriori chiarimenti e per ritirare gli F24 a saldo potete recarvi presso i nostri uffici in Corso Garibaldi 21 o in via Lamaveta 5 a Bisceglie.
- Saldo IMU: attenzione alle nuove aliquote!
• in unica soluzione a giugno (quest'anno scadenza 17 giugno 2019)
• in due rate con scadenza giugno e dicembre.
In entrambi i casi bisogna porre attenzione sul fatto che nel versamento dell'acconto si applicano le aliquote previste per l'anno precedente. Di conseguenza, a dicembre, a seguito di possibili variazioni delle aliquote comunali, si dovrà verificare se sarà necessario corrispondere eventuali somme a conguaglio di quanto versato in unica soluzione a giugno; nel caso di versamento in due rate, invece, non è detto che il saldo di dicembre sia dello stesso importo dell'acconto calcolato 6 mesi prima. Dunque, per scoprire quanto versare in sede di saldo, si dovrà procedere con il calcolo annuale dell'imposta con le nuove aliquote pubblicate per l'anno 2019 e togliere quanto già versato in acconto. Una volta fatto, si andrà a versare il dovuto con scadenza 16 dicembre 2019.
- Cambia la scadenza della dichiarazione IMU e TASI
Dichiarazione IMU, scadenza dal 30 giugno al 31 dicembre 2019
La prima novità è rappresentata dalla scadenza per la presentazione della Dichiarazione IMU che passa dal 30 giugno al 31 dicembre già dal 2019.
La data ovviamente è da riferirsi all'anno successivo a quello in cui si è verificato il presupposto impositivo e quindi, per l'anno in corso, sono da comunicare tutte le variazioni intervenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del 2018.
L'obbligo di presentare la Dichiarazione IMU riguarda ad esempio i casi in cui l'immobile è stato assegnato all'ex coniuge dopo la separazione o il divorzio oppure, nel caso di comunicazione della scelta di quale immobile adibire come abitazione principale, nel caso di coniugi proprietari di due diverse case.
Dichiarazione IMU, quando non è più obbligatoria: via adempimenti per comodato e canone concordato
La modifica della scadenza si accompagna all'importante semplificazione introdotta proprio in materia di dichiarazione IMU, che già dal 2019 non sarà più obbligatoria per fruire di sconti e agevolazioni.
È stato infatti abolito l'obbligo di invio del modello di dichiarazione nel quale si attesta il possesso dei requisiti per fruire delle agevolazioni a titolo di imposta municipale propria (IMU) e di tassa sui servizi indivisibili (TASI) nei casi di immobili concessi in comodato a parenti in linea retta di primo grado (compreso il coniuge del comodatario in caso di decesso di quest'ultimo purché in presenza di figli minori) per i quali è possibile usufruire della riduzione del 50% della base imponibile IMU in presenza dei requisiti previsti dall'art 13, comma 3 lettera 0a) del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011.
Allo stesso modo, per ottenere l'agevolazione della riduzione al 75% dell'IMU sugli immobili locati a canone concordato il soggetto passivo è esonerato dalla presentazione del modello di dichiarazione che attesti il possesso del requisito, e da qualunque altro onere di dichiarazione o comunicazione.
Per ulteriori chiarimenti e per ritirare gli F24 a saldo potete recarvi presso i nostri uffici in Corso Garibaldi 21 o in via Lamaveta 5 a Bisceglie.